RISTRUTTURAZIONE PIAZZALE STAZIONE E FABBRICATO DENOMINATO EX ARTE MECCANICA. SAN GIOVANNI IN PERSICETO | Giuseppe La Malfa

L’idea progettuale nasce e si sviluppa dalla sintesi degli interessi manifestati dai cittadini e dagli obiettivi posti dal Committente. Abbiamo trovato già nel titolo stesso del concorso e nel grande interesse suscitato nella cittadinanza i poli su cui centrare l’azione del progetto. Il flusso scandito dalla musica, il ritmo scandito dalla vita della Città e dal quotidiano delle persone. La stazione ferroviaria è un luogo di transito nel quale le persone sostano o transitano velocemente per spostarsi da una zona all’altra. Nella piazza prospicente abbiamo un traffico veicolare altrettanto veloce. In questo punto si innestano e si intersecano altri due percorsi che, contrariamente, possiamo definire lenti: il percosso pedonale e il percosso ciclabile di cui, il percosso cittadino rappresenta il passante emiliano fra Bologna e Verona che si innesta in quello più ampio di “EUROVELO 7”. Tutto questo movimento genera quello che noi abbiamo inteso definire “flussi” che rimandano ad un pentagramma musicale. La suggestione tra flussi (di persone) e pentagramma con il disegno delle sue onde sonore ha generato il progetto. L’idea di gestire i flussi attraverso la musica e le onde sonore ha permesso di creare uno spazio fruibile e molto accattivante, con l’inserimento di nuove funzioni di utilizzo che vanno a stimolare la curiosità di un’utenza vasta. L’intervento è suddiviso in tre aree, distinte fisicamente ma interconnesse fra di loro in modo da creare un continuum e un nuovo ski line dello spazio antropico. 1. PIAZZALE DELLA STAZIONE: i flussi qui sono molto veloci. Danno origine alla nostra onda sonora, creano il vortice di partenza. Qui gli utenti decidono se sostare e continuare, attraversare l’edificio della stazione, utilizzare la pista ciclo pedonale o utilizzare i servizi offerti. 2. LOCALI DELLA MUSICA: sono edifici siti nell’area ferroviaria ma concessi in uso all’Ente. Piccoli interventi manutentivi e di adeguamento spaziale offrono sale per la musica attrezzate, una piccola caffetteria, i servizi igienici e un piccolo bed & breakfast, oltre ad un locale officina per il rimessaggio e la manutenzione delle bici. 3. EDIFICIO EX ARTE MECCANICA: è un edificio di nuova costruzione che a va a sostituire quello esistente. Realizzato in legno lamellare e vetro basso emissivo, risponde in modo puntuale alle esigenze di resistenza sismica e di efficienza energetica. Esso accoglie laboratori didattici, sala multifunzione, area mostre permanente (per le attrezzature industriali già presenti nel vecchio capannone), Nell’area esterna, attraversata dalla pista ciclo pedonale, trova spazio un’area per mostre temporanee. Diventa un grande centro di aggregazione, la “Cattedrale laica” della Città. In generale, l’onda sonora generata nel piazzale della stazione, vorticosa e veloce, si dirama sui circuiti ciclo pedonali attraversando la Città, gli spazi della musica per arrivare e concretizzarsi nel nuovo edificio dell’arte meccanica che, nel “giardino dell’arte” trova l’enfasi nell’unica opera d’arte fissa, in acciaio corte e vetro, una chiave di violino. L’area esterna viene enfatizzata dalla presenza di grandi vele ombreggianti (all’occorrenza rapidamente richiudibili) sostenute da pali in acciaio. Questo edificio ricade nell’area del sedime ferroviario, per cui verso il lato della ferrovia non sono state praticate aperture e, per limitare l’intensità del rumore, vengono poste barriere alberate con essenze ad alto assorbimento acustico. L’ingresso è disegnato con un invito segnato da un prato delimitato da gradoni inclinati che vanno a inventare una sorta di tastiera da pianoforte. Il piazzale della stazione è riordinato nell’assetto viario e nei percossi, che vengono rimarcati e delimitati anche con colorazioni vistose. Uno spazio è dedicato ad un orto del paese con essenze aromatiche quali timo e rosmarino. La valorizzazione di quest’area è completata dall’inserimento di aree di sosta attrezzate con ombreggianti, panchine movimentabili e con disegnati i giochi più comuni quali dama, scacchi) e l’integrazione dei circuiti regionali di mobilità sostenibile. Tutte le aree in progetto sono realizzati per io pieno utilizzo da parte dei soggetti diversamente abili, utilizzando, quando necessario, speciali pavimentazioni in rilievo in modo da indicare i percossi. Tutti i circuiti ciclo pedonali vanno ad inserirsi, in continuità con i percossi interregionali, nazionali e internazionali già esistenti o in progetto. In questa ottica, nei locali messi a disposizione della ferrovie sono stati creati degli spazi per la gestione, il rimessaggio e la manutenzione delle biciclette, oltre alle necessarie aree di sosta e di riposo. Essi diventano quindi tappa di tutti i circuiti ciclo pedonali. Tutti gli interventi in progetto sono compatibili con le caratteristiche sismiche e idrogeologiche dell’area, secondo quanto desunto dalla relazione geologica disponibile. Particolare attenzione è stata prestata alle prestazioni energetiche dell’intervento. L’utilizzo delle più attuali tecnologie disponibili, quali il fotovoltaico, il solare termico, l’inerzia passiva degli involucri, rendono l’intero intervento ad emissioni quasi zero. Anche l’illuminazione dei percossi ciclo pedonali è ottenuta da tecnologia fotovoltaica e corpi illuminanti a led con corpo annegato nel pavimento. In sintesi, abbiamo voluto “raccontare” un nuovo pezzo di Città attraverso le suggestioni delle onde sonore generate dai flussi, creando luoghi vivi e vivibili.