Sphyra

Il progetto è sviluppato dallo Studio SAUDprojects nel 2010 su commissione della ditta Richardel Murano. Realizzato ed esposto in anteprima durante il convegno di presentazione del magazine CASEARCHITETTURE nell' Aula Magna dell' “Università La Sapienza” di Roma, il progetto propone una lettura in chiave contemporanea di una icona della produzione del made in Italy: il lampadario in vetro di murano a bracci. Nato come estensione concettuale di un classico candeliere, il lampadario a bracci ha conservato nel tempo, anche dopo la sostituzione delle candele con lampadine, la sua forma originariamente pensata allo scopo di “reggere per ovvi motivi verticali le candele”. Nell' intento di conservare una morfologia consolidata e ancora oggi apprezzata da un particolare segmento di mercato, ma di agire al contempo nel segno della contemporaneità, il progetto dello studio SAUDprojects si muove nella direzione di un ribaltamento quasi ironico del punto di vista: in sostanza permangono i bracci che però, avendo ormai perso la loro funzione originaria, vengono con un semplice gesto rivolti verso il basso. La forma a spirale accentua questa caratteristica: questo perchè nella percezione comune essa simboleggia la rotazione, il movimento, proprio quello che spegnerebbe la fiamma delle candele. "Aliquid stat pro aliquo" : conservazione di un archetipo ma ribaltamento della semiotica ad esso legata è in sostanza il concetto alla base del progetto. A oggi commercializzato dalla Richardel Murano.