Villa NP a Nuoro

L'area di intervento è situata nella periferia della città di Nuoro, in un'area di recente espansione alle pendici del colle di Tanca Manna, futuro parco urbano e archeologico della città. Il terreno è di dimensioni pari a ca. 2000 mq a destinazione d'uso residenziale. L'intervento riguarda una porzione del terreno pari a 500 mq destinata alla residenza vera e propria dei proprietari, di superficie pari a 220 mq distribuiti su due livelli (escluso il livello seminterrato). Una prima proposta di progetto, quando ancora non esisteva un piano per la restante porzione di terreno, prevedeva un edificio libero su quattro lati. La committenza, successivamente, ha richiesto che l'immobile fosse in aderenza al primo degli edifici di nuova costruzione nella porzione di terreno restante. Prima proposta La prima proposta si configura come un parallelepipedo puro, collocato perpendicolarmente alla strada di accesso e poggiato su un piano basamentale, che ospita il piano seminterrato. La pendenza del terreno consente in maniera naturale di liberare la facciata del piano seminterrato a ovest e rivolgerla direttamente su uno spazio esterno, cosicché sul lato a valle l'edificio risulta alto tre livelli, mentre due nei restanti lati. Il trattamento materico delle superfici evidenzia il rapporto esistente tra la stereotomia del piano seminterrato, che funge da basamento e si presenta in calcestruzzo a vista, sopra il quale poggia il volume puro dell'abitazione vera e propria, intonacato e tinteggiato di bianco. L'organizzazione spaziale avviene intorno a un nucleo centrale, costituito dalla scala e ascensore di collegamento ai tre livelli, la parete attrezzata della cucina e il camino del soggiorno. Il nucleo centrale può ritenersi il “motore” dell'abitazione in quanto ospita sia elementi strutturali, distributivi e impiantistici, ma soprattutto il camino che assume una posizione centrale e che evoca riflessioni semperiane. Nel definire gli elementi basilari dell'edilizia primitiva, Gottfried Semper aveva individuato il focolare come “il germe, l'embrione, di tutte le istituzioni sociali”1, il principio stesso dell'atto insediativo, cui segue nel tempo la costruzione delle parti di fabbrica destinate a proteggerne l'esistenza. Intorno a questo nucleo ruotano lo spazio di ingresso della abitazione a est, il soggiorno a doppia altezza verso sud, la cucina ad ovest, il blocco studio e il bagno verso nord. Al piano primo, in corrispondenza di questo, vi è il corridoio distributivo di tutti gli ambienti: tre camere da letto, di cui una matrimoniale con bagno esclusivo, il bagno principale, un secondo studio affacciato sulla doppia altezza del soggiorno. I due bagni sono separati da una chiostrina comune che ne garantisce l'aerazione e l'illuminazione. A caratterizzare il prospetto ovest è la presenza di una lunga finestra a nastro che serve le due camere da letto singole. La logica, che vuole gli spazi interni ruotare intorno al nucleo centrale, si deve estendere anche ai quattro differenti spazi esterni: il lato di ingresso ad est si presenta come un lungo viale alberato che collega due patii-giardino (a sud e a nord), definiti oltre che dai rispettivi prospetti, da due muri alti che ne conferiscono un certo grado di intimità. A ovest questi si affacciano su uno spazio esterno al livello inferiore, accessibile sia da una scala a nord, sia da una a rampa carrabile dalla strada posta a sud. Al patio sud si affaccia il soggiorno, mentre su quello nord lo studio e una delle tre camere da letto. Gli impianti di risalita conducono al piano seminterrato che oltre alla presenza della lavanderia e della cantina, presenta un grande spazio da destinarsi a garage, alla produzione del vino ed altre attività, direttamente rivolto sullo spazio esterno ad ovest per mezzo di una grande vetrata.