REGGIO CALABRIA | Saverio Tommaso Ganino

UNA NUOVA STAZIONE METROPOLITANA PER L’AREA SUD Reggio di Calabria / Italy / 2009

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La costa a sud di Reggio Calabria è occupata da circa trenta ettari di parco ferroviario, calato fra costa e abitato; anche in prossimità di Villa San Giovanni, circa una dozzina di chilometri più a nord della cittadina reggina, sorge lo stesso episodio, senza rilevare la circostanza che in aggiunta a quelli menzionati, anche nella città di Messina risiede un terzo parco ferroviario che, inevitabilmente, riflette le stesse problematiche. L’area di studio è un cuneo di territorio, eterogeneo e denso di attività strategiche, compreso fra le fiumare Calopinace (a nord) e Sant’Agata (a sud), il litorale costiero (ad ovest); ad est l’area si spinge verso l’entroterra regino. Delimitata dalla linea di costa e dall’asse urbano di Viale Calabria, il territorio, con una superficie di circa duecento ettari, compresa tra 0 e 15 m slm., è pianeggiante ed al suo interno risiede una popolazione che si agira intorno ai 24.000 abitanti. Le circoscrizioni a nord della città di Reggio sono, quasi tutte, servite da una stazione ferroviaria, mentre l’area sud (quella che paradossalmente è più popolosa) risulta essere priva di tale servizio. La tesi nasce da questi presupposti e quindi dall’esigenza di dover dotare di una nuova stazione metropolitana la parte sud della città; inoltre la dismissione del parco ferroviario darebbe modo per ridisegnare una enorme porzione di città mancante, nonché ricucirebbe quel rapporto con il mare, restituendo, in un’immagine unitaria, le spiagge e con esse il “diritto” alla balneazione. L’immagine planimetrica che ne consegue nasce da un intreccio di assi derivanti da maglie diverse, quella storica e quella derivante dall’espansione della città verso sud. Il continuo ricercare, fra l’intreccio di questi assi, l’immagine fulcro, ha generato un impianto capace di dialogare con l’esistente e in contempo connotare una propria identità. L’intreccio determina percorsi pedonali e percorsi carrabili, delimita isolati e parchi, scandisce direzioni e interruzioni, lega l’esistente al progetto segnando le dissolvenze fra l’uno e l’altro. Si estende da nord a sud un enorme parco lineare avvolta da lembi di terra affioranti che ne segue le tracce della rete ferroviaria esistente e per molti tratti quella di progetto, lambendo, in prossimità dello Stadio Comunale, la nuova stazione metropolitana; a ridosso dell’edificato, nuovi isolati si legano a quelli esistenti e un’enorme quinta verde li ripara dalle ebbrezze marine, senza però occultarne la vista sullo stretto. La nuova stazione metropolitana per l’area sud non vuole essere un episodio isolato all’interno di un sistema complesso di maglie, assi e intrecci, tutt’altro, oltre ad assolvere le funzioni per le quale viene pensata, fa gravitare attorno a se servizi ed opere che ne riqualificano tutta l’area; concepita attraverso lo studio e il rapporto fra piano d’imposta e sezione, la stazione appare come una sorta di scatola ponte; gli appoggi li nasconde apparendo sospesa alla quota della città, li accentua e gli conferisce funzione nell’attacco a terra; si apre al suo interno e mostra, per grandi vetrate, lo spazio che la circonda; stereometrica, pura ed essenziale, ne denuncia un linguaggio frutto di un percorso formativo appreso da “grandi” personaggi dell’architettura contemporanea; egoisticamente rispecchia la volontà di chi l’ha ideata, forte della propria immagine, trascura, forse, tradizioni, culture e linguaggi che l’hanno preceduta ma senza voler essere solo immagine o manifesto. Quadrata dall’alto, sembra poggiare sulle sponde di un alveo ricavato fra la quota della città e quella di accesso alla linea ferrata. Si apre sulla strada tirando a se, verso il proprio interno, parte della facciata, come a voler segnarne l’accesso. Lo stesso episodio si avverte all’interno, dove parte del soffitto si schiaccia verso l’interno svelando una sorta di interno dilatato e aperto su vari fronti e in vari modi. Alla stessa quota, -6 metri dall’asfalto, prende posto un grande spazio commerciale, concepito per capsule indipendenti l’una dall’altra, delle boutique che si aprono all’interno dell’alveo tagliato dalla strada attraverso un piano inclinato verde, accessibile dalle due estremità attraverso due gradinate dalle caratteristiche dissimili fra loro; alla stessa quota è stato ideato un parcheggio, questo su di un unico livello, in modo da garantire un’efficienza massima in termini di luminosità ed areazione, che viene garantita attraverso tagli in copertura, dai quali spuntano alberature affioranti da grandi vasche poste all’interno del parcheggio.
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    La costa a sud di Reggio Calabria è occupata da circa trenta ettari di parco ferroviario, calato fra costa e abitato; anche in prossimità di Villa San Giovanni, circa una dozzina di chilometri più a nord della cittadina reggina, sorge lo stesso episodio, senza rilevare la circostanza che in aggiunta a quelli menzionati, anche nella città di Messina risiede un terzo parco ferroviario che, inevitabilmente, riflette le stesse problematiche. L’area di studio è un cuneo di territorio, eterogeneo e...

    Project details
    • Year 2009
    • Status Research/Thesis
    • Type Parks, Public Gardens / Underground Stations
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