FRIBURGO-2003 (non realizzato) | PASQUALE CASSAVIA
Progetti faro per la città di Friburgo Fribourg / Switzerland / 2003
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...per questo progetto di urban design si è scelto, in sostanza, di armonizzare il connubio tra la vita di quartiere e la transizione tra periferia, centro storico e città moderna, apportando una profonda innovazione nel concetto di ambiente, supportata da un'offerta diversificata in grado di rispondere ad una forte richiesta di abitare in città.
Questa è una città caratterizzata da una forte attrattiva turistica che però si ritrova a lottare contro la forte concorrenza dei due poli urbani di Lausanne e Berne. Per tale motivo nasce la necessità di rafforzarla con un'offerta di alloggi più variata, in grado di supportare lo sviluppo di un'infrastruttura culturale più ricca. Mentre nelle precedenti tendenze si è cercato di sfruttare al massimo le zone non edificate, ora si rende necessario il ritorno alla questione dell'edificato nel cuore della città per una presa di coscienza degli ambienti professionali, economici e politici.
L'area di progetto si trova sul sito di Montrevers che è vicino ad uno degli ingressi medievali della città ed ai bastioni, ancora esistenti, sull'asse principale che collega un'uscita dell'autostrada al centro della città. Le zone circostanti sono costituite da immobili per abitazione ed attrezzature diverse, separate, dal lotto da riadattare, dalla linea ferroviaria. Il legame con la città culturale è però interrotto da un vallone, sul fondo del quale sono installati edifici per diverse attività artigianali . Bisogna inoltre sottolineare che il terreno occupa una posizione privilegiata poiché posto su un
versante esposto a sud, di fronte alla città vecchia dominata dalla sua cattedrale.
Ci siamo allora trovati davanti alla richiesta di creare alloggi differenziati, spazi mutevoli in grado di adattarsi facilmente ai bisogni, sigillando un profondo legame tra questi ed il quartiere in cui si trovano. Ovviamente abbiamo dovuto tener conto della necessità di trattenere o attirare popolazione in città, mediante un'attraente offerta di alloggi che fossero in grado di divenire progetti-faro, in modo da affermarsi sia per la pertinenza della loro funzione che per il loro carattere di identità. In seguito ad una profonda analisi, ci siamo resi conto che dietro le innegabili qualità del sito si cela una mancanza essenziale di progetti veramente attrattivi. Di conseguenza abbiamo pensato ad un progetto che ci permettesse di proporre un'idea forte, in grado di liberare il sito dal concetto di "quartiere tranquillo e confortevole ai margini della città", insomma di affrontare un vero e proprio progetto di vita. Tenendo ben presente l’obbiettivo, si è scelto di riqualificare l'intera area del sito operando una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire lo spazio, nel tentativo
di creare spunti interessanti per l' attuazione di un nuovo concetto del vivere la comunità. Abbiamo così pensato di realizzare tre complessi residenziali, un complesso di villette a schiera, un centro commerciale ed una piscina sotterranea con solarium.
Inoltre ci siamo ritrovati a dover ristrutturare due edifici già esistenti sul sito, rendendoli servizi utili alla vita di comunità. La grande innovazione del progetto consiste nell'intuizione di realizzare i complessi residenziali ed il complesso delle villette a schiera mediante la composizione di moduli abitativi, altamente versatili ed internamente mutevoli, capaci di soddisfare qualunque esigenza, senza provocare l'interruzione della perfetta regolarità esterna. Per salvaguardare un certo grado di riservatezza normalmente richiesto ad una cellula abitativa, si è cercato di isolare la vita della comunità dalla strada e dalla ferrovia, poste nelle immediate vicinanze del sito, pensando di mettere due dei tre complessi residenziali lungo la parte perimetrale dell'area posta nei pressi
della strada ed il centro commerciale lungo la zona vicina alla ferrovia. Poiché la strada e la ferrovia sono pressoché perpendicolari fra loro, gli edifici-scudo creano una sorta di corte interna in cui si trovano i rimanenti edifici dell'intero complesso, in modo da far sviluppare l'intera vita comunitaria all'interno dell'area isolata dagli agenti esterni.
Al fine di ottenere una tale situazione, abbiamo reso i complessi residenziali esterni più alti rispetto agli edifici interni. Cosi li abbiamo pensati come composti, in altezza, dalla sovrapposizione di due moduli abitativi posti a specchio l'uno rispetto all'altro. Per accedere a ciascuna unità, abbiamo ideato un unico ballatoio collocato lungo l'asse di simmetria orizzontale capace di servire sia i moduli abitativi superiori che quelli inferiori. Ciascun modulo sviluppa una superficie di 84mq (con ulteriori 4,8mq di terrazza) su quattro livelli, dei quali tre presentano un affaccio su un'unica parete vetrata (esposta a sud) su cui si è studiato un sistema di brie soleil . Per le unità abitative superiori, dal ballatoio si accede al primo livello che si trova ad una quota superiore di l,35m rispetto a quella di accesso (quota del ballatoio). Dal primo livello si può poi accedere ad un secondo livello, posto a 2,7m dalla quota di ingresso, ad un terzo livello, che crea un gioco di spazi con il primo livello inserendosi come una sorta di doppia altezza, ed infine ad un quarto livello, caratterizzato da una vetrata obliqua posta nella parte superiore della parete esposta a sud. Per le unità abitative inferiori la situazione risulta essere perfettamente simmetrica. All'interno le cellule risultano essere estremamente versatili, infatti abbiamo cercato di mostrare diverse ipotesi di sfruttamento dello spazio interno.
Il terzo complesso residenziale, quello interno alla corte creata dai complessi esterni, è composto dagli stessi moduli abitativi con la sola differenza che in altezza se ne trova uno anziché due posti a specchio. Le villette a schiera, composte anch'esse dalle medesime cellule abitative, sono separate le une dalle altre e disposte in modo da seguire l' andamento delle isoipse.
Per mostrare la versatilità delle cellule non solo nella disposizione interna ma anche nel modo di comporle reciprocamente, abbiamo proposto una serie di soluzioni che permetterebbero di salvaguardare una certa regolarità esterna, ma, allo stesso tempo, di creare un gioco di un vivace dinamismo.
Infine, come completamento del progetto, abbiamo pensato anche ai momenti di relax necessari a rendere migliore la qualità della vita comunitaria, inserendo nel contesto una piscina sotterranea dotata anche di solarium, con un tetto giardino.
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...per questo progetto di urban design si è scelto, in sostanza, di armonizzare il connubio tra la vita di quartiere e la transizione tra periferia, centro storico e città moderna, apportando una profonda innovazione nel concetto di ambiente, supportata da un'offerta diversificata in grado di rispondere ad una forte richiesta di abitare in città. Questa è una città caratterizzata da una forte attrattiva turistica che però si ritrova a lottare contro la forte concorrenza dei due poli urbani di...
- Year 2003
- Status Competition works
- Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Apartments / Modular/Prefabricated housing
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