PERU LONDON PAVILION | Alessandro Buccioni

MENZIONE D'ONORE Il concorso riguardava la progettazione di un padiglione che rappresentasse il Perù al World Travel Market di Londra del 2012. Tra le indicazioni fornite dal bando, c’era quella della possibilità di riutilizzo del padiglione stesso per altre fiere. Tre sono I CONCETTI che abbiamo deciso di seguire per questo progetto spazio – modularità – evocazione Spazio inteso come possibilità di movimento, spazio per i banchi di contrattazione, fluido e ampio spazio per la zona spettacoli e quella ristorazione. Questo ha portato alla concentrazione delle funzioni principali in un unico, chiamiamolo così, oggetto architettonico e alla decisione di porre i banchi contrattazione ai “confini” del nostro lotto. Modularità ,che era specificatamente richiesta dal bando, per poter permettere allo stand di adattarsi nel miglior modo possibile a tutte le possibili configurazioni future. Questo ha portato allo studio dell’oggetto architettonico come un incastrarsi di oggetti già di per se conclusi, separabili e per i quali si può decidere di volta in volta se farne o meno uso e dove posizionarli all’interno del lotto. Una specie di gioco di scomposizioni e ricomposizioni che offre innumerevoli soluzioni. Anche la spettacolare copertura ha una sorta di modularità, tale che possa adattarsi alle situazioni più diverse . Infine evocazione . Non essendo peruviani e conoscendo il paese come un turista potrebbe farlo, abbiamo deciso di dare allo stand un sentore evocativo, a nostro avviso, del paese, allusivo ma non sfacciatamente ad alcune delle attrazioni più conosciute e riconoscibili del Perù. Da qui la copertura a forma di montagna a richiamare le Ande . Copertura che per inciso con le sue proiezioni delle immagini del paese, contribuisce all’effetto di stupore anche dato dal fatto che le persone all’interno dello stand si ritroveranno immancabilmente a girare con la testa all’insù. La pavimentazione che richiama un tessuto tipico del vostro paese e i tavoli contrattazione che con giocosità richiamano vagamente alla figura di un lama. Il fine ultimo era quello di creare curiosità voglia di entrare per saperne di più attraverso un progetto funzionale, equilibrato e vivace.