CB BOTTAZZO

boutique e office Galatone / Italy / 2011

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INTERNI A REGOLA D’ARTE Ci sono stagioni della storia in cui le città crescono veloci e, quindi, frettolosamente senza troppe attenzioni, anzi, distrattamente. Ci sono, poi, stagioni in cui, con calma, riflettendo, le città e le loro architetture correggono eventuali errori, e vanno a recuperare quella dignità propria di ogni costruzione progettata e realizzata a regola d’arte, capace, quindi, di stabilire un termine di paragone con il tempo e con l’ambiente circostante, di ambire a diventare un episodio concreto, una delle tante avventure che, tutte insieme, costruiscono quella storia straordinaria, fatta di stratificazioni e sovrapposizioni, che coincide con la storia di ogni città grande o piccola che sia. A Galatone l’edificio che ospita CB Bottazzo è proprio il risultato di un momento di riflessione e quindi di riprogettazione di un architettura funzionale ma senza pretese di natura estetica o comunicativa; questo progetto di Kubico srl, architettura degli interni con l’architetto Piero Massimo Surdo prende forma nel 2006 e fodera in travertino un fronte stradale che viene riorganizzato in termini di comunicazione commerciale con, grazie a grandi ed espressive vetrine che creano un ritmo di pieni e vuoti che reinventano e rigenerano una facciata unica dove prima c’erano i due corpi eterogenei, su due piani si articolano gli spazi di un grande negozio di moda. Oggi ( 2011) il progetto originario cresce e si articola come fosse un organismo vivo, nasce, quindi, un progetto di ampliamento che si pone come una appendice funzionale al negozio originario che, in questo modo, trova nuovi spazi e muove ambizioni di uso. Questi sono gli anni dei social network, anni in cui l’interazione tra le persone è virtuale, spesso fuggente, tanto leggera e superficiale da non lasciare spazio all’interiorizzazione, all’analisi dei concetti e, quindi, viene da pensare che forse, ci sarebbe bisogno di una pausa e di ricominciare a socializzare fisicamente. Partendo da queste considerazioni nasce il progetto di espansione del negozio che arriva così in una strada laterale dove trova spazio una facciata di grande impatto, rigorosa e potente quanto inaspettata, ancora una volta in travertino. Questa nuova facciata è un gioco geometrico di forature rettangolari che traforano una volumetria pura, un grande e regolare parallelepipedo monocromo e monomaterico e alterano la normale corrispondenza tra piani e finestre. Si tratta del fronte strada di un volume dedicato ad accogliere, su tre piani, gli uffici, gli ambienti per i rappresentanti e un office bar che CB Bottazzo apre e mette a disposizione dei clienti. Kubico ha pensato a questo spazio come ad un grande contenitore dedicato alla multimedialità, un ambiente dove tutti i sensi vengono stimolati per ampliare le possibilità percettive. Gli elementi decorativi rimandano al tempo, alla strada, all’accoglienza, alla riflessione, al dinamismo e alla partecipazione; si cerca e si crea un contrasto espresso, anche, grazie alla diversa natura dei materiali utilizzati: il legno massello che con la sua rugosità, il suo profumo e la natura decorativa delle venature che viene utilizzato per costruire un container metaforico (un rimando al viaggio avventuroso) e, in antitesi, il corian sintetico, compatto, rigido ed efficiente (come deve essere l’informazione contemporanea), usato per costruire tavoli e armadi archivio. C’e’ anche un cortile interno attrezzato come un giardino di inverno e dotato di una spazialità sorprendente, esaltata dall’utilizzo di acciaio e vetro che ne sottolineano le peculiarità strutturali e che arricchiscono un disegno costantemente controllato e teso alla ricerca di un rapporto continuo tra vecchio e nuovo, pieno e vuoto, aperto e chiuso. La luce, naturale o artificiale domina gli ambienti, ne indica percorsi e soste, ne definisce l’uso e aiuta a scandire i tempi della fruizione o a catalizzare l’attenzione sulle piacevoli invenzioni; non ultima, una planimetria urbana a fortissimo impatto grafico che decora tutto il soffitto e ribalta i piani della percezione spaziale. Spesso l’arte non e’ nel tema ma nel modo in cui lo si svolge; questo è uno di quei luoghi da frequentare perche un giorno anche noi, come dice il poeta, si possa: “confessare di aver vissuto”.
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    INTERNI A REGOLA D’ARTE Ci sono stagioni della storia in cui le città crescono veloci e, quindi, frettolosamente senza troppe attenzioni, anzi, distrattamente. Ci sono, poi, stagioni in cui, con calma, riflettendo, le città e le loro architetture correggono eventuali errori, e vanno a recuperare quella dignità propria di ogni costruzione progettata e realizzata a regola d’arte, capace, quindi, di stabilire un termine di paragone con il tempo e con l’ambiente circostante, di ambire a diventare...

    Project details
    • Year 2011
    • Work started in 2006
    • Work finished in 2011
    • Status Completed works
    • Type Office Buildings / Showrooms/Shops / Bars/Cafés / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design
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