Premio di architettura fondazione F.L. Catel 2011 Rione Esquilino – I Municipio – Roma

Rome / Italy / 2011

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Il progetto per la risistemazione dell’area dell’Esquilino, prende le mosse dall’idea di creare dei percorsi pedonali/ciclabili in grado di dare vita a delle connessioni all’interno dell’area, attualmente assenti o comunque non collegate tra loro. Partendo da tale presupposto, si è pensato di utilizzare la centralità data dall’asse costituito da Via Carlo Alberto, Via Conte Verde e Via di Santa Croce in Gerusalemme, per creare un percorso completamente pedonale/ciclabile che taglia l’intero quartiere dell’Esquilino collegando la Basilica di Santa Maria Maggiore e la Basilica di S.Croce in Gerusalemme. Tale percorso riprende il tracciato rinascimentale che un tempo caratterizzava l’area, collegando proprio le due basiliche prima citate, passando attraverso Piazza Vittorio Emanuele II, che da sempre rappresenta il cuore centrale di tale quartiere. Il percorso prosegue poi attraverso i giardini di Viale Carlo Felice, si snoda lungo il piazzale della Basilica di San Giovanni in Laterano e continua sul marciapiede alberato di Via Merulana, che si prevede di riadattare e completare laddove mancante, per ritornare, infine, al punto di partenza. Oltre al tracciato appena descritto, il progetto prevede anche la pedonalizzazione di Via Rattazzi, per il collegamento con Piazza Fanti, e del primo tratto di Via Ricasoli, per il collegamento con la restante parte, già pedonale, di accesso all’Aqua Iulia. Un altro importante asse ciclo-pedonale, parallelo a quello descritto in precedenza, è rappresentato dallo spostamento delle “Laziali” all’interno dell’area della Stazione Termini, recuperando la parte di Via Giolitti attualmente occupata dai binari ed inserendo un viale alberato, che collega l’attuale capolinea delle “Laziali” con Porta Maggiore, passando a fianco del Tempio di Minerva Medica. Proprio in corrispondenza di quest’ultima, questo nuovo viale si apre completamente, escludendo pertanto in questo tratto il transito dei veicoli, per poi tornare ad occupare, superato il Tempio, solamente la parte dei binari delle “Laziali”. La dislocazione dei percorsi sopra descritti è stata studiata in modo tale da consentirne la massima fruibilità sia da parte dei turisti, permettendo l’accesso ai più importanti punti di interesse storico-culturali del quartiere, sia ai cittadini che, sfruttando proprio la centralità del nuovo asse pedonale che attraversa Piazza Vittorio Emanuele II, possono utilizzare un rapido e semplice mezzo di collegamento tra i principali servizi presenti nel quartiere. Questi nuovi percorsi pedonali si caratterizzano, inoltre, per l’inserimento di elementi di arredo urbano, rappresentati da nuove aiuole e delimitazioni, che si sviluppano con un andamento dinamico che spezza con la continuità delle linee rette che caratterizza i contesti nei quali sono inseriti, ed incrementano considerevolmente il verde pubblico dando un nuovo respiro all’intero quartiere. Nonostante la chiusura al traffico di ampie zone del quartiere, la viabilità principale a scala urbana rimane inalterata, permettendo quindi alle due arterie principali, rappresentate da Viale Manzoni e Viale Carlo Felice, di attraversare l’Esquilino da sud-ovest a nord-est. La pedonalizzazione, invece, di Piazza Vittorio Emanuele II mantiene comunque inalterata la viabilità dei mezzi pubblici (tram e bus), e crea una sorta di cordone di sicurezza, rappresentato da una zona ZTL, con accesso limitato ai soli residenti, che contorna la piazza stessa e ne evita il contatto con i mezzi privati. Approfondendo l’area che costituisce l’intorno del Tempio di Minerva Medica, il progetto prevede la creazione di una piazza pedonale che si attesta lungo il nuovo percorso creato dallo spostamento delle “Laziali”, e che consente al monumento un inserimento nel contesto più adeguato rispetto a quello attuale. Una delle peculiarità di questo nuovo spazio urbano è rappresentata dallo sfalsamento dei piani, che creano un dislivello di 40 cm, visibile in corrispondenza dell’attuale sede dei binari delle “Laziali”, dove il piano parte dalla quota più bassa per poi raccordarsi, alle estremità, con il nuovo viale posto in corrispondenza delle “Laziali”. Questa particolare conformazione segue l’attuale tracciato dei binari creando una forma che ricorda un’ansa di un fiume, riprendendo quindi quello che è il legame del Tempio con l’acqua, in quanto ninfeo degli Horti Liciniani, creando un dinamismo che invita l’osservatore a seguire il nuovo tracciato costeggiando il monumento. In questo modo il Tempio stesso diventa, giustamente, il protagonista indiscusso del nuovo spazio urbano creato e, proprio a tal proposito, il raccordo tra questo fiume immaginario e la piazza stessa avviene mediante l’inserimento di lastre sovrapposte che rimandano all’erosione tipica dell’acqua e che rappresentano una sorta di gradonata, proprio come in un immaginario teatro, dove in questo caso al centro della scena si erge il Tempio di Minerva Medica.
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    Il progetto per la risistemazione dell’area dell’Esquilino, prende le mosse dall’idea di creare dei percorsi pedonali/ciclabili in grado di dare vita a delle connessioni all’interno dell’area, attualmente assenti o comunque non collegate tra loro. Partendo da tale presupposto, si è pensato di utilizzare la centralità data dall’asse costituito da Via Carlo Alberto, Via Conte Verde e Via di Santa Croce in Gerusalemme, per creare un percorso completamente pedonale/ciclabile che taglia l’intero...

    Project details
    • Year 2011
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Urban Renewal
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