Cantina alle Pendici dell’Etna | Vid’A

Castiglione di Sicilia / Italy / 2012

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Una cantina alle pendici dell’Etna è un tema progettuale di grande interesse ma, nello stesso tempo, molto “difficile” in quanto pone questioni di interazione con un “sistema” consolidato dove vi è la presenza di elementi di notevole interesse paesaggistico quali il vulcano, la sciara lavica, le pietraie (imponenti basamenti in pietra a secco che razionalizzano la morfologia del territorio) e una vegetazione variegata dove la ginestra predomina e contrasta il colore scuro della lava. L'iniziativa imprenditoriale è promossa dall’Aziende Agricole Planeta s.s. che si occupa della gestione di fondi agricoli, della produzione e commercializzazione di vini ed oli confezionati di qualità, nei comuni di Menfi, Sciacca e Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento, Acate in provincia di Ragusa e Noto in provincia di Siracusa. Le A.A.P. oggi producono ed esportano i loro prodotti in 40 paesi diversi. L’avvio di questa nuova iniziativa sull’Etna, che si concretizza in un impianto viticolo di circa 35 ettari, nasce dall’interesse verso i contesti dei distretti vitivinicoli di qualità (strade del vino, altre aziende produttrici di uguale segmento, favore delle amministrazioni comunali nella cura del territorio etc.etc Il luogo di progetto consiste in una spianata ricavata nel mezzo di una sciara lava del 1800 che si affaccia su uno splendido paesaggio ricco di una vegetazione imponente. Il sito è servito dalla viabilità di livello territoriale, consentendo il facile raggiungimento delle principali mete del bacino e delle grandi arterie di comunicazione. Dal punto di vista morfologico l'area in studio è ubicata ad una quota di circa 620 mt. s.l.m. nel versante nord dell’Etna e ricade nell'ambito di una zona sub-pianeggiante, degradante verso Nord Nord-Est, caratterizzata da pendenze debolmente accentuate. La morfologia territoriale risulta caratterizzata dalla presenza, a Nord, dal “Fiume Alcantara” che assieme al fiume Simeto ubicato ad ovest dell’area in studio, delimitano l’intero complesso vulcanico. La proposta progettuale, si è posto l’obiettivo di realizzare un insediamento produttivo dimensionato per una capacità di circa 2.000 hl, proponendo volumi essenziali con un linguaggio architettonico contemporaneo. L’impianto plani-volumetrico è composto da tre corpi di fabbrica (edificio lavorazione - bottaia - magazzino) ed è stato impostato cercando di istituire relazioni continue con il vulcano in quanto elemento “cospicuo” predominante del paesaggio, generando spazi “conclusi” tra gli edifici e la sciara, capaci di accogliere percorsi e aree di lavorazione senza perdere il contatto con l'ambiente rurale circostante. Edificio lavorazione - Imbottigliamento L’edificio principale è un prisma a base rettangolare organizzato su un’unico livello con dimensioni in pianta di mt. 39,10x17,25 ed è diviso in due parti da una “galleria” nella quale avviene il conferimento uve. Destinata ad accogliere le zone di lavorazione, la struttura è stata realizzata in elementi di c.a.p. e tamponata da paramenti murari dello spessore di 60 cm, realizzati in pietra lavica di cava montati a secco secondo la tradizione locale. L’interno è diviso in tre zone: la prima destinata al conferimento delle uve, in posizione quasi centrale e aperta lateralmente, consente l’attraversamento trasversale dell’edificio. A sud è organizzata la zona di stoccaggio e vinificazione con un’altezza utile interna di circa 5,50 mt dove sono installati i serbatoi in acciaio inox. A nord ha sede la zona destinata all’imbottigliamento con un piccolo laboratorio enologico ed i servizi igienici per il personale. La copertura dell’edificio è piana con tetto giardino. L’edificio si configura come un monolite che si integra e si confronta con l’ambiente circostante indirizzando, tramite il suo orientamento, lo sguardo del visitatore verso il cono del vulcano. Bottaia La bottaia è pensata come una pietraia. L’edificio, parzialmente interrato, esce 1,8 ml dal piano di campagna. La parte fuori terra è tamponata da pietra lavica raccolta, montata a secco secondo il metodo di costruzione delle pietraie dell’etna. Le dimensioni in pianta sono di circa mt. 9x20. Il piano di calpestio interrato di circa 2 metri rispetto al piano di campagna è raggiungibile mediate una lieve rampa ed una scaletta incassata nella pietra. All’interno è ricavato un unico ambiente di circa 160 mq destinato alla conservazione del vino in botti. Anche il tetto è ricoperto da pietrisco lavico e una scala scavata nella pietra lo fa diventare una terrazza dalla quale potere ammirare lo splendido paesaggio. Deposito Il terzo Volume, anch’esso con pianta rettangolare di dimensioni 10x15 mt circa, è realizzato interamente con elementi modulari in cemento armato prefabbricato, ma con le pareti esterne rifinite con intonaco tradizionale di colore grigio scuro. Il corpo di fabbrica è destinato ad accogliere il deposito dei pieni e dei vuoti. L’edificio è circondato da un muro alto 1,8 ml che genera un orto concluso.
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    Una cantina alle pendici dell’Etna è un tema progettuale di grande interesse ma, nello stesso tempo, molto “difficile” in quanto pone questioni di interazione con un “sistema” consolidato dove vi è la presenza di elementi di notevole interesse paesaggistico quali il vulcano, la sciara lavica, le pietraie (imponenti basamenti in pietra a secco che razionalizzano la morfologia del territorio) e una vegetazione variegata dove la ginestra predomina e contrasta il colore scuro della lava....

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