L’aeroporto di Reggio Calabria: Un’ipotesi di sostenibilità Infrastrutturale e Ambientale. | Filippa Tiziana Grasso

Reggio Calabria / Italy / 2006

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La sostenibilità è un concetto antico e recente al tempo stesso, derivante da un insieme di valori che hanno un ruolo trasversale assai più vasto ed importante del significato attribuito da singole discipline e scienze, portatore di un consistente cambiamento.
Molto più che essere una prescrizione concreta, la sostenibilità è una “idea regolativa”, basata sulla volontà degli esseri umani di riconciliarsi con la natura. Anche per essa, come per tutte le “idee regolative”, esiste e ci sarà quindi sempre una varietà di interpretazioni, di attuazione e di modi di agire.
Sostenibilità intesa come processo di cambiamento in cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti ed i cambiamenti istituzionali, vengono resi compatibili, oltre con i bisogni presenti,anche con quelli futuri.
Da tale filosofia discerne la elaborazione dell’oggetto aeroporto, l’utopia di un “verso” che segna il solco del divenire di un’idea.
La tesi “espressione ed utopia” di un’ipotesi di sostenibilità infrastrutturale ed ambientale, vuole essere in questa sua valenza il riflesso del sentire di un pensiero di contemporaneità.
La tesi analizza in generale lo stato di fatto del sistema infrastrutturale dei trasporti dell’intera regione Calabria, per poi passare all’esame del sistema prettamente urbano e della mobilità della città di Reggio.
Dalle interrelazioni tra i sistemi ed il territorio sono emerse problematiche che hanno indotto a gli indicatori di valutazione. Lo studio di analisi e valutazione è stato esteso a tutti quegli aspetti peculiari inerenti l’area aeroportuale; quali:
-acustico, (attraverso le isofoniche di campo e le relative fasce di rispetto);
-viabilità e fasce di rispetto, (nell’immediato intorno dell’area aeroportuale);
-massa di costruito, (vincoli di edificabilità in relazione al perimetro aeroportuale).
L’intervento nella sua specificità, mira ad ampliare il bacino di utenza dell’aeroporto, cosi l’analisi si è spinta, inoltre, ad esaminare i principali poli urbani, quindi i potenziali passeggeri.
Lo studio di monitoraggio dei sistemi in relazione al luogo, fatto attraverso dei criteri selettivi derivanti dalle caratteristiche Topografiche, Geomorfologiche e Podologiche, inducono alla stesura del quadro esigenziale. Tale strumento è stato il fondamento per la redazione dell’ipotesi sostenibile di progetto. Si è valutato considerando esigenze requisiti e prestazioni, da cui sono scaturite una serie di risposte alle domande emerse dalle analisi.
Risposte che riguardano:
-la localizzare orografica del progetto, creando un rapporto diretto con la costa per la realizzazione di un polo intermodale di accesibilità all’aeroporto per chi arriva dal mare;
-riqualificare e rifunzionalizzare le aree dismesse nell’intorno dell’intervento, per annullare lo stato di degrado;
-il connettere la nuova aerostazione con la città attraverso una zona “filtro” data dalla realizzazione di un parco urbano facilmente accessibile da tutti e in particolar modo dagli abitanti della città.
-l’elaborazione di un progetto Sostenibile che tenga conto delle modificazioni future.
Il progetto nasce dallo studio del movimento, dalla rotazione di due elementi geometrici identici fra loro e immaginati come le gambe di un uomo che si spostano, da questi due corpi emerge il fulcro, il “cuore” dell’aerostazione, la torre di controllo che svettando verso l’alto dà alla città la sua riconoscibilità. L’aerostazione è stata volutamente mantenuta in un altezza contenuta con molte parti completamente trasparenti per non creare alcuna barriera fra il mare e la città. Mediante degli scorci prospettici si è voluto mantenere il rapporto visivo con lo Stretto, questo è visibile nella rappresentazione volumetrica dell’aerostazione.
Si è cercato, nell’elaborazione di riportare all’interno dell’ambito aeroportuale il tracciato urbano per evidenziare ancora di più la volontà di integrare l’aeroporto con il resto della città attraverso dei segni che in base alla loro funzione assumono diversa identità dei materiali, dal vetro al cemento bianco, ai corsi d’acqua fino al completo sfrangiamento sul mare dando vita al pontile di attracco per gli aliscafi.
Nella parte iniziale e in quella finale dell’aerostazione sono previsti i servizi di supporto al sistema, quali: biglietterie, autonoleggi ,deposito e smistamento bagagli, uffici polizia di stato, uffici ENAC, consolato e agenzie viaggi. Mentre la parte centrale è destinata per lo svolgimento delle attività prettamente aeroportuali, quali gli arrivi, i check-in e le partenze. Questi spazi sono stati relazionati fra loro attraverso delle serre solari (vedi tav.19 e tav 21) dalla massima trasparenza, tipologia d’intervento studiata per assicurare condizioni di confort adeguate, soprattutto per quanto riguarda la temperatura dell’aria, la ventilazione, l’umidità relativa.
Elementi leggeri dati attraverso l’impiego del vetro strutturale come materiale innovativo, anno indotto a studi appropriati di soleggiamento e d’inclinazione dei raggi solari (vedi tav.15) atti a mitigare il clima dell’ambiente.
La scelta è stata fatta anche per sfruttare opportunamente l’energia rinnovabile, quindi i raggi solari e il vento.
Da ciò si è avuta l’esigenza di progettare una parete ventilata (vedi tav.14) inclinata rispetto ai raggi solari in modo da avere una doppia funzione, la prima attraverso il raffrescamento passivo e quindi la mitigazione del clima interno dell’aerostazione riducendo al minimo l’uso dei condizionatori, e la seconda attraverso la continuità prospettica dando unitarietà e contemporaneità all’edificio.
Quindi l’uso della trasparenza assoluta.
La parete ventilata nasce dalla stilizzazione di una vela, in cui l’elemento che la tiene in vita è il vento. Si configura come seconda pelle che funziona come una persiana, un filtro passivio, fissata alla struttura retrostante mediane delle piastre che assumono anche la funzione di supporto per delle passerelle di servizio (vedi tav 16). Una forma di traliccio molto leggero che si ancora al terreno mediante delle piastre opportunamente progettate, sul traliccio vengono fissati i vetri temprati mediante dei ganci di fissaggio anch’essi opportunamente progettati. L’intero sistema è stato concepito mantenendo sempre il concetto di sostenibilità, in previsione delle modificazioni future, smontabile in tutte le sue parti.
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    Project details
    • Year 2006
    • Status Competition works
    • Type Airports / Landscape/territorial planning / Feasibility Studies / Pavilions / Urban Renewal
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