BIBLIOTECA HERTZIANA | Juan Navarro Baldeweg

Rome / Italy / 2012

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EN - The new building of the Hertziana Library, Max Planck Institute for the History of Art, in Rome, designed by Juan Navarro Baldeweg, was inaugurated on 15th January, after almost ten years of work, during which the institute and the library were only partially accessible. The reopening of the library and the photo library is scheduled for 1st February 2013. The institute was threatened with closure because the previous library structure, located between Palazzo Zuccari and Palazzo Stroganoff, no longer complied to the fire safety standards and also had stability problems. Added to these problems there was a progressive lack of space due to the growing number of books in the library: this led to an international competition being called in 1994, won in 1995 by Juan Navarro Baldeweg. The client was the Max Planck Society, Germany's most successful scientific research organization based in Munich. The City of Rome council, which also deserves a mention, has always supported the construction of the new building in the historic centre of the city. Juan Navarro Baldeweg's project managed to combine the tradition and history of the place by opening a courtyard where there was once the garden of Palazzo Zuccari and covering it with a trapezium shaped skylight. The reading rooms and book deposit have been developed around this space. The new library is convincing not only because of its size, transparency and brightness, but also for the seventy percent increase of linear space thanks to the adoption of a compact shelving system. Two-thirds of the € 20 million required was provided by the German Bund and Länder and the remaining third came from private donations. The benefactors were Alfried Krupp von Bohlen und Halbach-Stiftung, Fritz Thyssen Stiftung, Ernst von Siemens Kunststiftung, Gielen-Leyendecker-Stiftung, Kulturstiftung der Deutschen Bank AG, BASF SE, Dr. Arend Oetker, Deutsche Bank AG, Siemens Italia S.p.A. and Fördernde Mitglieder der Max-Planck-Gesellschaft. The construction of a new building in the centre of Rome, subject to constraints for the protection of cultural heritage, represented a real challenge for the architects: the façades of the buildings could not be changed, nor was it possible to provide traditional foundations because of important archaeological finds. Italian archaeologists discovered the remains of a villa dating from about 60 BC belonging to General Lucius Licinius Lucullus. A team of engineers of the TeknoIn, along with Professor Alberto Parducci, engineer Alfredo Marimpietri and Roman architect Enrico Da Gai, developed a statically bold construction that can be used as an example for works on land with building constraints due to their archaeological interest. The Bibliotheca Hertziana was created thanks to the foundation of the Jewish philanthropist Henriette Hertz, who bought Palazzo Zuccari in 1904, donating it later in 1913 to the Kaiser Wilhelm Society established two years earlier and merged later into the Max Planck Society. This Institute is not only one of the oldest of the Max Planck Society, but is the first with a humanistic direction. The “Hertziana” is one of the most renowned research institutions for the history of Italian art, particularly Roman art, and is a fundamental place of study for art historians from all over the world due to its excellent library, its rich photographic archive and the databases on seventeenth century Roman painting and on the architectural design of the First Modern Age which represent research projects of greatest interest. The research conducted by the Institute focuses on the art of Rome and central and southern Italy, as it was in these areas that the trends that determined and influenced all European art began. Roman art also owes this prominent role to the constant dialogue with Antiquity in all its aspects. Another central objective of the institute's research concerns the artistic exchange between Italy and Europe. In March 2013, the Bibliotheca Hertziana celebrates the centenary of its foundation. At the same time Palazzo Barberini, in collaboration with the Bibliotheca Hertziana, is organizing an exhibition dedicated to the donation of Henriette Hertz Italian State. The works from the Hertz collected, now preserved in the National Gallery of Ancient Art, will be exhibited together for the first time. IT - Il nuovo edificio della Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte progettato da Juan Navarro Baldeweg sarà inaugurato il 15 gennaio 2013, dopo quasi dieci anni di lavori, durante i quali l'istituto e la bibliote-ca sono stati solo parzialmente accessibili. La riapertura della biblioteca e della fototeca è prevista per il 1 feb-braio 2013. L’istituto minacciava di essere chiuso poiché la precedente struttura della biblioteca, collocata tra il Palazzo Zuccari e il Palazzo Stroganoff, non rispondeva più alle norme di sicurezza antincendio e presentava inoltre problemi di natura statica. A questa situazione veniva ad aggiungersi la progressiva carenza di spazio dovuta al crescente numero di volumi della biblioteca: tali condizioni hanno indotto a bandire nel 1994 un concor-so internazionale vinto nel 1995 da Juan Navarro Baldeweg. Il committente era la Società Max Planck, la grande istituzione di ricerca tedesca con sede a Monaco di Baviera. Il Comune di Roma, a cui va il nostro ringraziamento, ha sempre sostenuto la costruzione del nuovo edificio nel centro storico della città. Il progetto di Juan Navarro Baldeweg è riuscito a coniugare la tradizione e la storia del luogo aprendo un cortile là dove un tempo c’era il giardino di Palazzo Zuccari e coprendolo con un lucernario a forma di trapezio. Intorno a questo spazio si sviluppano le sale di lettura e il deposito dei libri. La nuova biblioteca appare convincente non solo per la sua ampiezza, la trasparenza e la luminosità, ma anche per l’aumento del settanta per cento dello spazio lineare grazie all’adozione di un sistema di scaffalature compatte. Il finanziamento di 20 milioni di euro è stato erogato per due terzi dal Bund e dai Länder tedeschi e sostenuto, per il rimanente terzo, da donazioni priva-te. I donatori sono Alfried Krupp von Bohlen und Halbach-Stiftung, Fritz Thyssen Stiftung, Ernst von Siemens Kunststiftung, Gielen-Leyendecker-Stiftung, Kulturstiftung der Deutschen Bank AG, BASF SE, Dr. Arend Oetker, Deutsche Bank AG, Siemens Italia S.p.A., Fördernde Mitglieder der Max-Planck-Gesellschaft. La costruzione di un nuovo edificio nel centro di Roma, sottoposto ai vincoli per la tutela dei beni culturali, ha rappresentato una vera sfida per gli architetti: le facciate dei palazzi non potevano essere modificate, né era pos-sibile realizzare delle fondamenta tradizionali a causa dei rinvenimenti di reperti archeologici di gran valore. Gli archeologi italiani hanno infatti scoperto i resti di una villa risalente circa al 60 a.C. appartenuta al generale Lucio Licinio Lucullo. Una squadra di ingegneri della TeknoIn, insieme al professor Alberto Parducci, all'ingegner Alfre-do Marimpietri e all'architetto romano Enrico Da Gai, ha sviluppato una costruzione staticamente ardita che potrà essere di esempio per gli interventi sui terreni vincolati per il loro interesse archeologico. La Bibliotheca Hertziana nasce grazie alla fondazione della mecenate ebrea Henriette Hertz, che acquistò il Pa-lazzo Zuccari nel 1904 per donarlo successivamente, nel 1913, alla Società Kaiser Wilhelm costituita due anni prima e confluita più tardi nella Società Max Planck. Questo Istituto non è solo uno dei più antichi della Società Max Planck ma è il primo a indirizzo umanistico. La ›Hertziana‹ è una delle istituzioni di ricerca più rinomate per la storia dell'arte italiana, in particolare romana, e un luogo di studio fondamentale per gli storici dell’arte di tutto il mondo grazie alla sua eccellente biblioteca, alla ricchissima fototeca e alle banche dati sulla pittura romana del Seicento e sul disegno architettonico della Prima Età Moderna che ne rappresentano i progetti di ricerca di mag-giore interesse. La ricerca condotta dall'Istituto si focalizza sull'arte di Roma e dell'Italia centrale e meridionale, poiché da queste aree hanno avuto inizio le tendenze che hanno determinato e influenzato l’intera arte europea. L'arte romana deve questo ruolo così preminente anche al costante confronto con l’Antichità in ogni suo aspetto. Un altro obiet-tivo centrale dell’attività di ricerca dell’Istituto riguarda lo scambio artistico tra l'Italia e l'Europa. Nel marzo 2013 la Bibliotheca Hertziana celebra il Centenario della sua fondazione. Contemporaneamente Pa-lazzo Barberini, in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana, organizza una mostra dedicata alla donazione di Henriette Hertz allo Stato italiano. Le opere provenienti dalla collezione Hertz, oggi conservate nella Galleria Nazionale d’arte antica, saranno esposte insieme per la prima volta. [SP] Un proyecto de remodelación del área que fue jardín en el Palacio Zuccari exige en primer lugar considerar las raíces físicas de este singular espacio. Sería difícil no actuar en conformidad al genius loci que siempre trataría de manifestarse transparentándose en cualquier intervención respetuosa. El lugar que fue ya jardín aterrazado en la villa romana de Lúculo se generaba por la disposición escalonada de los muros de contención en la pendiente del Pincio descendiendo por la ladera meridional. Las sugerencias formales de ese jardín que hubieran permitido una visión unitaria en su presentación escalonada han servido de inspiración en nuestro proyecto. Proponemos que el acceso público a la nueva biblioteca se haga por el portale mascherone figura que fue para Zuccari el necesario contraste al encanto paradisíaco de lo que se abría a la vista al traspasar sus puertas. También en nuestro caso desde esa entrada se comprenderá de golpe la constitución general de la biblioteca. Ahora el lugar aparece metamorfoseado en un pozo de luz de perímetro acristalado con un fondo mural ligeramente inclinado en el que resbala y se refleja la luz. En torno a ese elemento central se organizan terrazas escalonadas en perímetro libre conteniendo las librerías y las salas de lectura. Así se obtiene un espacio interior que aun siendo reducido ofrece un gran interés por su progresión vertical por la luminosidad ambiental y la riqueza formal de un orden escalonado en corte trapezoidal. Las distintas plantas se organizan según una distribución regular que sitúa las librerías en la zona que da a la vía Sixtina y las zonas de lectura en la mitad correspondiente a la vía Gregoriana abriéndose a las ventanas y terrazas que se asoman al panorama de Roma. En la planta superior se dispone como actividad segregada e independiente del espacio común central de gran altura una sala de lectura de silencio que se beneficia además de la terraza superior como lugar de descanso y disfrute de vistas. La transición desde la terraza más baja del palacio Stroganoff a la terraza alta del Palacio Zuccari se hace por medio de una cubierta convencional inclinada. Así se consigue un paso más fácil y se hacen más dulces los saltos en el perfil del conjunto de la Hertziana. Esta cubierta se combina con elementos de lucernario que garantizan una buena iluminación cenital en la sala superior de silencio. La propuesta pone de manifiesto el deseo de dar variedad a la planta de cubiertas aceptando la fragmentación y la convivencia de terrazas planas y cubiertas inclinadas apreciando lo que es típico de los techos de Roma y lo que muestra la visión aérea de la ciudad. El ladrillo visto lavado en blanco es el acabado propuesto para los paramentos que encierran el espacio de gran altura central. La textura buscada invita a recordar el interior de la Gliptoteca de Munich. El tono claro del ladrillo así tratado será un buen reflector de la luz cenital tiñendo el ambiente de un color cálido y luminoso. En la planta de la entrada el suelo será de travertino. El piso de las plantas superiores será en su mayor parte madera. El conjunto sencillo y noble de los acabados ladrillo lavado en blanco piedra madera e incluso los libros como piel visible crearán un sistema de materiales en buena resonancia recíproca haciendo grata la experiencia ambiente.
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    Project details
    • Year 2012
    • Work finished in 2012
    • Client Instituto Max Planck
    • Cost 20.000.000
    • Status Completed works
    • Type Libraries
    • Websitehttp://www.biblhertz.it/
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