Riqualificazione urbana Parco del Tevere | Architetto Ramona Rometta

tratto di via Capoprati a Roma Rome / Italy / 2010

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Il Tevere è un elemento determinante per equilibrio ecologico all’interno del territorio romano, come sintesi tra aspetti ambientali, storici ed archeologici. Nel corso dei secoli il Tevere è stato per Roma un luogo dall’alto contenuto simbolico, economico, sociale e culturale, ma un lento disinteresse e abbandono, soprattutto novecentesco, si è trovato ad essere avulso e degradato. E’ possibile recuperare un “rapporto di necessità” tra architettura e contesto, tra sociale e naturale; ciò può avvenire solo attraverso il riconoscimento del suo reale valore strategico, la compatibilità paesaggistica e con la realizzazione di nuovi parchi fluviali, strutture per la ricettività, contribuendo notevolmente al recupero di un forte legame tra città e fiume. Introducendo cultura, salvaguardia dell’habitat ambientale, rivalutare storia ed archeologia, restituendo in specialmodo quotidianità, per riscoprire il luogo come spazio urbano, per renderli luoghi sottoposti a tutela, ma anche adatti all’incontro, allo sport e allo svago, aprendosi verso la città ed integrarsi in essa. Riqualificando il suo corso e le sue banchine per restituire ai cittadini un grande spazio all’aria aperta nel cuore di Roma che possa essere destinato anche ad attività e funzioni di carattere sociale. Il Tevere, quindi, può divenire una risorsa ambientale primaria per la città di Roma in grado di contribuire al buono stato dell’ecosistema urbano. OBIETTIVI • Studio delle criticità sociali e manutentive. • Riqualificazione ambientale e riconnessione con il locus-urbis. • Progettazione di aree tematiche rivolte alla rivalutazione del “fatto urbano”, riconducibile ad una strategia urbana e ad un quadro pianificatorio. IL PROGETTO L’idea di progetto si propone come un contributo di qualità volto ad integrare il Tevere nel tessuto cittadino, rendendolo un elemento funzionale di riqualificazione ambientale ed urbana. La strategia è fondata su di un processo evolutivo e flessibile di riorganizzazione dell’area, usando positivamente la frammentazione del luogo, per inserire parchi, giardini, promenades; prefigura azioni in grado di innescare progettualità mirate a riportare qualità nel contesto urbano adiacente al fiume, creare nuove centralità, nuove relazioni e la riqualificazione delle aree del waterfront connesse. L’area presa in esame è l’asse naturalistico di Via Capoprati, (adiacente al ponte Duca d’Aosta). Lo scopo principale del piano è migliorare la navigabilità del fiume intervenendo sulle banchine, sulle rampe di accesso all’acqua, rafforzando l’uso ricreativo delle sponde con l’inserimento di nuove e più funzionali piste ciclabili, parchi e giardini urbani, spazi per lo sport e per la cultura, operando, tutelando, valorizzando i caratteri naturali del paesaggio fluviale. ISOLE GIRASOLE Si rendono possibili “giardini istantanei” articolati in cluster, attraverso l’innovazione tecnologica, formale e teorica; piastre giardino galleggianti, realizzate con griglie metalliche zincate, a contenimento del terreno vegetale. Si tratta di isole galleggianti (Isole Girasole), sulle quali sono disposti dei particolari pannelli solari (di terza generazione) a concentrazione, che permettono sia di ridurre i costi delle infrastrutture a terra per porre i pannelli, sia di diminuire l’utilizzo di vaste porzioni di territorio per il posizionamento. Ciò permetterà all’impianto urbano del parco fluviale, costituito da strutture illuminanti, ascensori, bar, info totem e bici pubbliche, nonché all’edificio polifunzionale, di essere energeticamente autonomi. Diviene un impianto a rete che può essere fruttato come modello da utilizzare e gestire per tutta la lunghezza del Tevere servendo, così, la città con modalità logistico-energetiche. BICI PUBBLICHE L’idea può essere concepita per la strutturazione di tutta la città, ispirandosi al concept spagnolo, ovvero tramite una mappatura della “ciclabilità”, creando delle aree di raccolta per migliaia di biciclette disponibili in tutta l’area romana, in rastrelliere dedicate con annesse mappe del percorso ciclabile e info in tempo reale tramite wifi, di quanti mezzi sono fruibili nelle diverse rastrelliere della città o della zona in cui ci si trova. Non sono da valutare come bici in affitto ma mezzi di trasporto pubblico, una soluzione ideale per aumentare l’offerta e l’utilizzabilità dei mezzi pubblici: “[…]Pensiamo di creare – ha detto il presidente della Commissione Ambiente Andrea De Priamo – un Grac, un Grande Raccordo Anulare della Ciclabilità che colleghi tutta la città riallacciando le piste già esistenti con quelle che poi verranno realizzate[…]». (Dichiarazione del 16-04-2010 ) Per quanto concerne l’area di nostro interesse, lo scopo preminente è la riabilitazione dell’asse ciclabile che costeggia tutta la via di Capoprati per predisporre l’eventuale integrazione automatizzata, al sistema di ciclabili di Roma. EDIFICIO POLIFUNZIONALE L’intervento usa gli strumenti dell’architettura, operando su un rapporto dialettico tra pieni e vuoti, tra natura ed artificio. Le diverse funzioni specifiche, espositive, di ristoro, luoghi di aggregazione, rappresentano la forza aggiuntiva per un uso quotidiano qualificante. L’edificio si divide in una parte superiore, con un foyer d’ingresso e una parte dedicata al ristoro, ma soprattutto zona espositiva tematica come osservatorio ambientale-naturalistico del parco fluviale e permanente per allestimenti temporanei. La copertura di tale struttura è adibita a piazza cittadina, che aggetta verso il Tevere, con arredamenti urbani e con verde sia spontaneo, che antropico. La parte inferiore dell’edificio è posizionata in modo longitudinale al Tevere ed ospita l’associazione di Legambiente Capoprati, con le diverse attività correlate. MANUFATTI DI COMPLETAMENTO Si prediligono prestazioni di leggerezza, amovibilità, mitigazione dell’impatto visivo, impiego di materiali eco-compatibili e facilmente riciclabili: pedane, pontili e passerelle sono realizzati in legno ed acciaio. Per i pontili e le piccole banchine per l’attracco sono impiegati diffusamente elementi galleggianti. Al livello della strada, vi sono diversi elementi in vetro che hanno la funzione di collegamento alla parte sottostante, con scala ed ascensore. Al livello della pista ciclabile sono state inserite delle funzioni del tutto nuove, sfruttando lo spazio ipogeo: un internet caffè; info point del comune; libreria. Camminando sempre al livello della ciclabile, verso Ponte Milvio, è stata ideata una scogliera artificiale, che permette di scendere al livello inferiore, ma anche di assistere a rappresentazioni teatrali che si svolgono su una piattaforma galleggiante. MATERIALI Gli interventi possono essere affrontati in termini sostenibili attraverso il ricorso a soluzioni e materiali presenti nella tradizione costruttiva locale oppure con prodotti tecnologicamente avanzati che aumentano le prestazioni garantendo al contempo un buon grado di inserimento ambientale: mosaico in vetro colorato con particolari effetti di profondità, realizzato utilizzando fino al 75% di vetro riciclato della raccolta differenziata; miscela di cristalli riciclati pre-consumo e leganti resinosi, racchiusa da lastre di cristallo vergine. Il materiale così composto viene impiegato per una parte della pavimentazione, una parte dei rivestimenti e pareti divisorie per ambienti interni e può essere personalizzato attraverso l’inserimento di loghi o altro materiale all’interno della mescola.
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    Project details
    • Year 2010
    • Main structure Mixed structure
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / multi-purpose civic centres / Landscape/territorial planning / Feasibility Studies / Multi-purpose Cultural Centres / Theme Parks, Zoos / Pavilions / Bars/Cafés / Leisure Centres / Urban Renewal / River and coastal redevelopment / Bridges and Walkways / Cycle Paths
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