PORTUGUESE PAVILION - LISBON GROUND

ENG - The Portuguese Directorate-General for the Arts (DGArtes) presents Lisbon Ground, the exhibition that will represent Portugal at the 13th International Architecture Exhibition – La Biennale di Venezia. It is a project conceived and developed by the architect Inês Lobo as designated curator, responding to the theme topic “Common Ground” put forward by the director of this Venice Biennale, David Chipperfield. The city of Lisbon is the main focus of the planned exhibition, from the standpoint of Lisbon as a “common territory, just one possible meaning of the theme topic ‘Common Ground’”, “a common area of knowledge, territory shared by a group of thinkers, which includes people from architecture, cinema, photography, literature...”, in the words of Inês Lobo. In Lisbon Ground the city is presented by means of three themes: Lisbon Downtown, Lisbon River and Lisbon Connections. These three themes arose after reflection and discussion about a select group of specific works and projects sharing a territory and common themes – Lisbon. Participants in the process included well-known architects such as Álvaro Siza Vieira, Bárbara Rangel, Eduardo Souto Moura, Francisco Mateus, Gonçalo Byrne, Joana Vilhena, João Carrilho da Graça, João Favila Menezes, João Gomes da Silva, João Nunes, João Pedro Falcão de Campos, João Simões, José Adrião, Manuel Graça Dias, Manuel Mateus, Manuel Salgado, Paulo Mendes da Rocha, Pedro Domingos, Ricardo Bak Gordon, Ricardo Carvalho, Rui Furtado and Rui Mendes. The works in question reflect 24 years of intervention in the city, the time period (1988-2012) on which those reflections are focused, and serve as raw material for the exhibition’s various components: Video, by Catarina Mourão, recordings of conversations from three round-tables that consider the city vis-à-vis the proposed themes, and drawings made by the speakers during those discussions; Map of Lisbon indicating “between spaces”, a synthesis register of the city in 2012; Photographs, byDuarte Belo, which represent and synthesise the inherent complexity of the city’s design while at the same time affirming Lisbon as a metropolis with multiple meanings in the context of European urban culture; Testimony about the city through selected texts by Antonio Tabucchi. The curator Inês Lobo asserts that “if we think of cities as complex and nowadays dysfunctional systems, albeit still one of mankind’s greatest inventions, then they should be returned to their inventor. Mobility/access, public space, private space, programmes, closeness and comfort must be considered to get those systems working again. This exercise implies recognition/understanding of the city, the invention of a city-dwelling mode pertinent to these times.” With the precise aim of promoting a future perspective, the “Lisbon Ground” exhibition also includes the holding of an international public competition to design a project for the Campo das Cebolas/Doca da Marinha area of the waterfront in Lisbon’s Baixa Pombalina, organised in partnership with the Lisbon Municipal Council. The Portuguese representation will be on show in the Fundaco Marcellobuilding located on the Grand Canal between the Rialto and Accademia bridges. The space has an entrance on the canal for those arriving by boat as well as a street access for pedestrians. ITA - La Direzione Generale delle Arti (DGArtes) presenta Lisbon Ground, l’esposizione che rappresenterà il Portogallo nella 13. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, un progetto creato e realizzato dalla commissaria scelta per questa rappresentanza, l’architetto Inês Lobo, che in questo modo risponde al tema base proposto dal commissario de La Biennale di Venezia, David Chipperfield, “Common Ground”. Il progetto di questa esposizione è focato principalmente sulla città di Lisbona vista come “territorio comune in una delle possibili traduzioni del tema base ‘Common Ground’”, “territorio di conoscenze, territorio comune ad un gruppo di pensatori fra cui si trovano” nelle parole di Inês Lobo “figure dell’architettura, del cinema, della fotografia, della letteratura...”. Così in Lisbon Groundla città ci si presenta seguendo tre temi – Lisbon Downtown, Lisbon River, Lisbon Connections. I tre temi nascono da discussioni e riflessioni a partire da un gruppo selezionato di progetti e lavori specifici che hanno un territorio e dei temi in comune - Lisbona - alle quali ha partecipato un gruppo di architetti di referenza come Álvaro Siza Vieira, Eduardo Souto Moura, Francisco Mateus, Gonçalo Byrne, Joana Vilhena, João Carrilho da Graça, João Favila Menezes, João Gomes da Silva, João Nunes, João Pedro Falcão de Campos, João Simões, José Adrião, Manuel Mateus, Paulo Mendes da Rocha, Pedro Domingos, Ricardo Bak Gordon, Ricardo Carvalho, Rui Furtado e Rui Mendes. Le opere in analisi riflettono ventiquattro anni d’interventi sulla città, ed è quindi su questo periodo che sono concentrate queste considerazioni (1988-2012) che sono la base delle diverse parti di cui è costituita l’esposizione: Video di Catarina Mourão, proiezione dei filmati delle tre tavole rotonde in cui si discute la città partendo dai temi proposti e simultaneamente dei disegni prodotti dagli oratori durante quei dibattiti. Mappa di Lisbona che mostra “gli spazi fra”, registro sintesi della città nel 2012; Fotografie di Duarte Belo, che rappresentano e sintetizzano la complessità inerente al disegno della città e al tempo stesso affermano Lisbona come una metropoli plurisignificante nel contesto di una cultura urbana europea; Testimonianza sulla città attraverso la lettura di una selezione di testi dello scrittore italiano Antonio Tabucchi. Secondo la Commissaria Inês Lobo “se pensiamo alle città come sistemi complessi e oggi disfunzionali, ma che senza dubbio continuano ad essere una delle maggiori invenzioni dell’uomo, urge che esse vengano restituite a chi le ha inventate. Spazio pubblico, spazio privato, accessibilità/mobilità, programmi, prossimità e conforto, devono essere riconsiderati se vogliamo rimettere questi sistemi in funzione. Questo esercizio implica riconoscimento/comprensione della città, l’invenzione di un modo di abitarla che sia di questo tempo”. E proprio per promuovere una prospettiva di futuro l’esposizione “Lisbon Ground” con la partecipazione del Comune di Lisbona comprende inoltre la realizzazione di un concorso pubblico internazionale per la concezione di un progetto per il Campo das Cebolas/Doca da Marinha sul lungofiume della Baixa Pombalina. L’esposizione della rappresentanza portoghese sarà situata nell’edificio del Fondaco Marcello, sul Canal Grande, fra il ponte di Rialto e il ponte dell’Accademia. Lo spazio ha un’entrata diretta dal Canal Grande per chi volesse arrivare in barca e un accesso dalla via pedonale.