Green Factory | Rosmery Lagalla

Uno degli elementi necessari per il benessere dell’uomo è la presenza del verde nella propria vita quotidiana. Il dibattito sulla della questione ambientale si riduce a un confronto tra le tesi di coloro che credono in un ruolo potenzialmente attivo delle tecnologie avanzate e gli argomenti di coloro che intravedono un aumento del rischio ambientale proporzionale all’aumento della dipendenza tecnologica e che ritengono dunque necessario ridurre tale dipendenza, ridisegnando o rallentando il processo di sviluppo. Queste sono alcune delle tematiche che verranno affrontate durante l’Expo 2015 a Milano, che vede tra i suoi maggiori punti d’interesse l’area di Porta Nuova/Garibaldi. A tale proposito è stata scelta la Stazione di Porta Garibaldi come location per l’impianto per il progetto di Green Factory. Quest’ultimo si pone l’obiettivo di formulare un pensiero tecnologico il cui esito sia non solo una generica compatibilità ambientale, ma anche la produzione di una nuova qualità naturale. Green Factory propone un impianto produttivo di verdure e ortaggi all’interno del sotterraneo del passante ferroviario di Porta Garibaldi utilizzando tecnologie volte alla coltivazione indoor già esistenti e riadattate al contesto specifico. Tra le innovazioni più recenti che riguardano le tecniche colturali Green Factory ha deciso di porre l’attenzione sulle coltivazioni fuori suolo e in particolar modo sulle coltivazioni idroponiche.