RIQUALIFICAZIONE DELL ’AREA EX SCHIATTI | Maurizio Pino

Il carattere industriale e la cortina che ne definisce il perimetro fa dell’area ex-Schiatti una città nella città, una sorta di ghetto, inaccessibile e decadente, quanto affascinante. Attualmente l’area è quasi totalmente satura di edifici industriali abbandonati ed è cinta da una cortina continua ed omogenea sulle vie Battisti e Matteotti, più frammentaria su via Garibaldi. Posizionata a soli 200 metri dal nucleo storico, vicina al cuore amministrativo e pubblico di Lentate, l’area impone un ripensamento sulla sua identità futura. Il progetto mira innanzitutto all’inclusione dell’area nella città, garantendo un nuovo concetto di spazio pubblico nel quale predomina il mix funzionale, la continuità e la permeabilità tra pubblico e privato. Le operazioni che il progetto propone per quanto riguarda gli edifici esistenti sono essenzialmente: il ripensamento del bordo e la sua apertura; lo “svuotamento” dell’area; la riconversione funzionale delle preesistenze. La riconfigurazione dell’area è affidata ad un disegno unitario che introduce una regola compositiva alla quale rispondono gli edifici “nuovi”, (residenze, auditorium e uffici comunali). Una lunga stecca sospesa da terra e ortogonale a via Matteotti, rappresenta un’interferenza a tale regola e diventa l’elemento che media con l’esistente. In virtù di tali obiettivi vengono mantenute solo alcune preesistenze: la cortina edificata che definisce il fronte dell’area su via Matteotti, un edificio con copertura a shed posto all’interno del perimetro e la ciminiera trasformata in un faro luminoso. Queste testimonianze del passato industriale dell’area non vengono musealizzate ma assumono nel progetto nuovi significati accogliendo nuove funzioni e ibridandosi con quanto di nuovo viene inserito. Lo spazio compreso tra il Municipio, l’Auditorium e la serie delle residenze diventa una piazza urbana, in continuità con una vasta area a verde, un parco urbano. Il disegno degli spazi aperti sottolinea queste scelte compositive. Lo spazio pubblico è caratterizzato da una totale permeabilità pedonale alla quale contribuisce la scelta di svuotare quanto più possibile i piani terra degli edifici, e la minimizzazione delle separazioni tra questo e lospazio privato. La strategia di interrare una strada di collegamento tra via Battisti e via Garibaldi indicata dal bando, è stata acquisita dal progetto che prevede anche la pedonalizzazione di via Matteotti. Tale scelta sottolineerebbe la volontà di ricucire gli spazi, di riportare l’area ex Schiatti dentro la città.