Resienze in classe A | Marco Piovesan

L’edificio è situato alle porte della città di Treviso, in un piccolo borgo caratterizzato da morfologia edilizia tipica degli anni 60. L’evolversi delle metodologie costruttive e delle tipologie architettoniche, le diverse esigenze e gli stili di vita, portano oggi il progettista ad interpretare questi mutamenti concependo degli edifici che garantiscano un ambiente non solo funzionale ma anche sereno ed appagante. Il progetto ha puntato l’attenzione su tutti i fondamentali fattori di confort: privacy, risparmio energetico e comfort termo-acustico. Il rispetto di questi tre requisiti ha dato vita ad un edificio stilisticamente lineare, diviso in due corpi collegati tra loro da un blocco servizi e dall’autorimessa al piano interrato, ciò per rendere indipendenti il più possibile le diverse unità abitative in modo da aumentarne privacy e comfort acustico. Successivamente si è pensato di conformare i fronti dell’edificio al fine di poter sfruttare l’energia solare nel modo più diretto possibile, e cioè rendendoli permeabili alle radiazioni solari dirette nei mesi più freddi e viceversa nei periodi più caldi, evitando l’ingresso diretto del sole. Tutto ciò è stato possibile semplicemente predisponendo delle generose aperture sul fronte sud, che vengono però protette da porticati. Ciò che non si può intuire semplicemente osservando l’edifico è la complessità impiantistica e dell’involucro termo-acustico. Per l’involucro si è pensato di coniugare due tipi di sistemi costruttivi: la classica muratura in cotto con rivestimento a cappotto esterno, mentre verso l’interno si è adottato un sistema costruttivo a secco. Unendo questi due sistemi si è ottenuto un ottimo isolamento termico per il periodo invernale ed un ottimo sfasamento ed attenuazione per il periodo estivo. Il sistema a secco inoltre ha consentito di ottenere degli ottimi risultati in termini di comfort acustico. Con esso, infatti, è stato possibile creare una sorta di scatola all’interno dell’edificio, scollegata dalla struttura portante, in grado di evitare il propagarsi dei rumori attraverso gli elementi ad elevata massa. L’impianto è stato studiato per sfruttare il più possibile le fonti d’energia pulita, quali il sole e l’energia del sottosuolo. Una pompa di calore geotermica sfrutta l’energia solare per alimentare l’impianto di climatizzazione sia nel periodo invernale che in quello estivo, inoltre i pannelli solari-termici posti sulla copertura garantiscono il quasi totale fabbisogno di acqua calda sanitaria.