Riqualificazione centro storico di Valstagna

Il progetto si propone di rispondere alle esigenze dell’Amministrazione poste in luce dal bando, in particolare, alla volontà di poter offrire un maggior numero di spazi di qualità per la collettività. L’idea si concretizza nella riorganizzazione del sistema del traffico e nella riqualificazione degli spazi nel nucleo storico del paese. Il pregevole contesto architettonico e ambientale, tra le montagne venete e il fiume Brenta è in parte soffocato da un notevole traffico veicolare, prevalentemente di attraversamento, che tende, per l’impatto ambientale negativo visivo-acustico e di inquinamento da gas di scarico e polveri sottili, ad abbassare il livello di vivibilità complessivo. Il traffico di attraversamento lungo le sponde del Brenta costituisce una negazione del forte legame tra i Valstagnesi e il corso d’acqua. In un centro così piccolo e prezioso, ma dall’identità culturale e storica molto definita dalla presenza delle contrade ( San Marco, Torre, Londa, Oliero, Mori, Fontoli, San Gaetano, Sasso Stefano, Costa-Collicello) è irrealistico continuare ad avere un tipo di traffico a velocità sostenuta e automobili parcheggiate ovunque, anche ridosso degli edifici, come ad esempio capita davanti alla sede comunale in piazza San Marco. Un tappeto in ciottoli di porfido rievoca l’immagine dell’acqua del fiume che anticamente serviva per trasportare il legname. Esso si distende come un liquido, mentre le fasce in pietra di Trento non levigata, tipica dei luoghi, ricordano l’immagine dei tronchi galleggianti o delle zattere utilizzate per il trasporto delle merci. Generate da alcune direttrici esistenti nel contesto, le fasce lapidee collegano le varie parti siano esse pedonali o carrabili e mirano a collegare e a ordire una trama che definisce il prevalere degli usi pedonali e ciclabili su quelli veicolari che comunque permangono. Per questo, anche all’interno delle aree a Via Roma traffico limitato, vengono affondate, all’interno del ciottolato, alcune lastre allineate di pietra per segnalare gli attraversamenti pedonali controllati e nello stesso tempo creare percorsi agevoli. Orientata perpendicolarmente verso le facciate degli edifici una teoria di fasce più strette si origina dai percorsi pedonali, crea gli spazi per i posti auto, attraversa la strada e riammaglia il lato ovest con l'est. Le fasce si alternano a parti in ciottolo che oltre a creare una superficie più sconnessa che rallenta le auto, assieme alla pietra genera una superficie omogenea. Dal punto di vista percettivo abbiamo voluto creare un unico livello tra area pedonale e veicolare, ad esclusione dei punti di attraversamento verso gli sbalzi sul Brenta che sono a +15cm rispetto al livello carrabile, stringendo la carreggiata a doppio senso a 6 ml e fecendo sì che i percorsi pedonali mettano in subordine quelli automobilistici. Gli attraversamenti in pietra di Trento, senza il ricorso a tecniche forzose, creano nel conducente di un veicolo necessità di rallentare e attenzione. Ove queste fasce sono rialzate, come nei due attraversamenti sopradescritti, il senso di protezione aumenta. Il centro riacquista il suo valore di luogo d'incontro tra la gente, privo di separazioni. La strada carrabile non sottrae fisicamente spazio, si integra e ne fa parte. Il tappeto di pietra si distende inglobando e rispettando Piazza San Marco le alberature esistenti. Verde/natura I lecci della passeggiata lungo il Brenta vengono mantenuti mentre un filare di nuova piantumazione viene realizzato verso gli edifici di via Roma e prosegue verso via Garibaldi in entrambi i lati. Il doppio filare diventa così elemento di decorazione e di comfort. La natura “pietra” lascia spazio alla natura verde che in alcune parti affiora a ricordare il paesaggio di Valstagna fatto di pietra, bosco e acqua. Sedute/riposo Lungo via Roma, via Garibaldi e in piazza San Marco vengono previste delle sedute che sembrano emergere dalla pavimentazione come elementi materici sospinti dalla natura sottostante. Realizzate in c.a. e rivestite in pietra di Trento, della stessa larghezza delle fasce da cui emergono, esse permettono la sosta, il riposo e l'osservazione dell'intorno. Le sedute sono state pensate prive di schienale permettono di orientare la visione in ogni direzione: verso il percorso pedonale, verso il fiume, verso le montagne. Sagrato/memoria Lo spazio del sagrato davanti alla chiesa è stato ampliato. L'attuale muro di recinzione allineato alla scala della chiesa è stato spostato in avanti verso la strada. L'attuale piano degradante davanti alla facciata della chiesa è stato eliminato creando un piano Via Roma davanti alla chiesa parrocchiale Piazza San Marco unico che allarga lo spazio destinato a sagrato. Il nuovo intervento si identifica con l'uso dell'acciaio cor-ten che, evitando effetti mimetici, e diventa una sorta di basamento che evidenzia l'architettura settecentesca della chiesa. Sul muro in cor-ten si è pensato di ricordare la memoria delle personalità storiche valstagnesi che si sono distinte per il loro patriottismo nella prima guerra mondiale. Mercato/commercio Il mercato settimanale può diventare, con la soluzione proposta, l'occasione per valorizzare la passeggiata lungo il Brenta. Ogni venditore ambulante del mercato si potrà allineare lungo via Roma fino alla piazza dove i banchi potranno essere distribuiti orientati secondo il ritmo delle fasce di pietra. L'andamento del mercato diventa così parte del disegno dello spazio urbano rafforzando l'identità del paese.