Concorso di idee per la Palestra di arrampicata di Ferentillo | Marco Persichetti

Menzione speciale della Giuria Ferentillo / Italy / 2012

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Una volta un intervistatore chiese a George Mallory: “perchè volete scalare il monte Everest?”. Lui ripose:“Because it’s there (perchè è lì)”, ad affermare l’insito istinto naturale di una disciplina che si rapporta con ciò che esiste, con ciò che si vede. Il Mantra dei climbers è diventato, quidi un punto di partenza per un progetto volutamente di forte impatto visivo. Un edificio che vuole autodeterminarsi, che vuole affermare che “c’è”, che “è lì”, proprio come le montagne che, esistendo, non possono non attrarre l’attenzione degli scalatori. In prima analisi, parlando con gli abitanti del luogo, si è capito che la pendenza della copertura è un segno che connota fortemente il territorio e che -anche alla luce della fattibilità economica, logistica e temporale dell’eventuale intervento- si è deciso di non demolire. L’idea compositiva riprende e cita la morbidezza delle curve della gola montuosa in cui sorge Ferentillo, trasformandola in una serie di nastri colorati che muovendosi, arricciandosi e srotolandosi diventano sedute, giochi per bambini, attrezzature sportive ed àmbiti, fino ad adagiarsi sulla struttura esistente in acciaio, per creare percorsi scalinati che conducono ad aperture vetrate -distribuite sulla superficie della falda- da cui si può godere delle gare di climbing anche dall’esterno (e soprattutto da una prospettiva fino ad oggi inutilizzata). Quando le striscie si piegano, scoprono idealmente un’area sul lato nord ovest che diventa una cinta alberata di protezione dell’ingresso al lotto. L’attacco a terra degli alberi è sottolineato ed ingentilito da dei tagli nella pavimentazione in listoni di ipè bianco. Il progetto vuole creare un collettivo urbano per il paese di Ferentillo, che sia fruibile a tutta la popolazione, diventando sì un polo sportivo, ma anche di relax, socializzazione e divertimento. L’edificio quindi come fulcro della riqualificazione dello spazio urbano, aldilà della peculiarità della sua destinazione d’uso. Questa trasversalità nella fruizione dell’edificio si palesa visivamente nella scelta dei colori. Una sorta di schema funzionale nella realtà, in cui i tre colori principali determinano una funzione: la fascia rossa è quella dedicata al relax, con una pavimentazione in gomma goffrata vulcanizzata resistente ai raggi UV ( un tappeto morbido su cui stendersi), la fascia viola identifica le attività sportive, con rampe ed half pipe rivestiti in assi di teak verniciate. Infine la striscia gialla che segna l’ingresso alla palestra. Le zone verdi sono trattate a prato nella porzione inferiore e con rotoli di erba sintetica in quella superiore, questo per l’evidente maggiore difficoltà di manutenzione della seconda. L’idea è quindi quella di restituire al paese uno spazio che, seppur rivisitato in chiave contemporanea, dialoghi tramite riferimenti e citazioni linguistico-espressive, con un contesto strutturato in grado di cogliere tali riferimenti.
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    Project details
    • Year 2012
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Urban Furniture / Sports Centres / Fitness Centres / Sports Facilities / Leisure Centres
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