Cantina Ottoventi | Gianni INGARDIA
Un abbraccio verso il panorama Valderice / Italy / 2010
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Il progetto della Cantina Ottoventi è idealmente nato nel
2001, quando l’azienda decise di acquistare un lotto di
terreno di circa tre ettari alle pendici del costone roccioso
del Monte Erice, nella punto nord occidentale della
Provincia di Trapani.
La scelta del territorio ha avuto sin dall'inizio un ruolo
strategico per la realizzazione del progetto aziendale e
anche di quello architettonico.
L'agro ericino, con le sue peculiarità paesaggistiche e la
vicinanza ai più importanti siti di interesse culturale della
provincia di Trapani (dalla vetta della città medievale di
Erice al parco archeologico di Segesta, dalla vicina città di
Trapani alla riserva dello Stagnone e alla città Lilibetana) ha
sin da subito conferito un valore aggiunto al progetto della
cantina.
La committenza, che già possedeva una azienda agricola,
aveva una visione tradizionalista e conservatrice
dell'architettura e privilegiava modelli architettonici
esplicitamente riconducibili alla tipologia rurale del baglio
contadino.
Da queste premesse, prende vita l’idea di reinterpretare in
chiave moderna l’architettura del modello tipologico
caratteristico della nostra cultura contadina, il baglio.
Nasce quindi l’idea di un edificio che si articola
planimetricamente secondo una forma organica a ferro di
cavallo asimmetrico, al centro del quale si colloca una
grande corte centrale con le caratteristiche di una piazza
dalla quale percepire il paesaggio circostante.
Lo sviluppo planimetrico a ferro di cavallo ha fornito
l’occasione progettuale per proporre tre diverse
composizioni architettoniche nelle facciate rivolte sulla
piazza, approfittando dei punti di snodo interni alla corte.
L’intersezione tra l’ala ovest e quella nord dell’edificio è
stata risolta con l’interposizione di una torre contenente la
scala e un ascensore panoramico.
Il progetto ha previsto una rotazione di 30° rispetto alle
facciate che la inglobano e la continuità di un rivestimento
lapideo in pietra arenaria a blocchi squadrati applicata su
tutte le superfici inclinate, al fine di conferire una
articolazione volumetrica che renda dinamica
l’architettura dell’edificio.
Da qui la scelta di seguire lo stesso angolo di rotazione per
l’ala est, il cosiddetto padiglione dei silos.
La facciata centrale dell’edificio sintetizza l’essenza del
progetto architettonico e rivela tutte le tensioni spaziali che
regolano gli spazi ed i volumi.
Le due testate di punta delle ali, annunciano a sud la natura
dell’edificio attraverso il linguaggio architettonico.
Il tetto a doppia falda spiovente sorretto da una capriata
Polenceau, denuncia la funzione dell’edificio facendo un
esplicito richiamo alla tipologia costruttiva delle coperture
degli ambienti di conservazione per prodotti agricoli nei
bagli contadini.
La testata ad ovest si affaccia con un’architettura dalla
natura rappresentativa dell’avvenuta industrializzazione
del’azienda agricola attraverso un parallelepipedo che
alleggerisce il volume compatto, sventrando l’angolo
dell’ala, distinguendosi attraverso il rivestimento in pietra
arenaria ed allineandosi esplicitamente con la torre della
scala.
Questo volume che funge da portale d’ingresso, si apre al
suo interno con un pavimento in vetro che rivela la piccola
barriccaia del piano ipogeo.
La bianca struttura a maglia reticolare che sostiene il
pavimento in vetro genera all’interno della stanza ipogea
un interessante effetto di riverbero continuo della luce che
si diffonde in modo omogeneo per tutta la durata del
giorno.
I rivestimenti esterni sono caratterizzati da una bianca tinta
mediterranea e da un rivestimento lapideo in pietra
arenaria proveniente da Caltanissetta.
L’edificio si sviluppa su tre piani.
Il primo, completamente ipogeo contiene il locale per le
botti di rovere per l’invecchiamento dei vini e dello
spumante. Questo livello si trova ad una quota di 13 metri al
di sotto dell’originale piano di campagna, pertanto i livelli di
umidità e di temperatura sono eccellenti per la
conservazione e la maturazione dei vini in botte e in
bottiglia.
Il piano terra è occupato per metà da ambienti di
lavorazione delle uve e per la restante parte da ambienti di
rappresentanza, all’interno dei quali sorgerà a breve il
concept store della cantina Ottoventi. Un luogo in cui al
termine della visita della struttura si potrà sorseggiare il vino
aziendale, acquistandone casse o bottiglie davanti a
proiezioni multimediali sulla raccolta dell’uva e la
produzione del vino. Il concept Ottoventi sarà anche spazio
per cene di lavoro ed aziendali.
Il piano secondo è destinato quasi completamente ad
ospitare gli uffici dell’azienda ed una sua porzione di circa
120 mq è occupata dalla casa padronale che si affaccia
direttamente dall’ala centrale sulla grande corte.
Ila costruzione della cantina è stata ultimata nel 2008 e si è
provveduto a dare una sistemazione provvisoria alla
pavimentazione della corte. L’interessante progetto di
allestimento dello spazio esterno sarà realizzato a breve
integrando un pavimento cementizio con stringhe di verde
erboso e presenza di acqua e conferendo a questo spazio
esterno di 1000 mq la dignità architettonica di un piazza.
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Il progetto della Cantina Ottoventi è idealmente nato nel 2001, quando l’azienda decise di acquistare un lotto di terreno di circa tre ettari alle pendici del costone roccioso del Monte Erice, nella punto nord occidentale della Provincia di Trapani. La scelta del territorio ha avuto sin dall'inizio un ruolo strategico per la realizzazione del progetto aziendale e anche di quello architettonico. L'agro ericino, con le sue peculiarità paesaggistiche e la vicinanza ai più importanti siti di...
- Year 2010
- Work started in 2004
- Work finished in 2010
- Main structure Reinforced concrete
- Client Fattoria costa d'aquila s.s
- Contractor FC costruzioni
- Cost 4.500.00,00 €
- Status Completed works
- Type Wineries and distilleries
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