Progetto (F) (G) (H)

Rifunzionalizzazione della Fortezza di Casale Monferrato Casale Monferrato / Italy / 2012

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PROGETTO (F) Open space: avanzamento Questa ulteriore definizione del Progetto (F) mira a conservare l'assetto delle coperture, fermo restando l'abbattimento della manica trasversale fino ai sottotetti, nei quali posizionare le macchine roof top per la climatizzazione. La canalizzazione è posizionata esternamente alla copertura in vetro e raggiunge diffusori che in questa versione garantiscono maggiore uniformità del trattamento aria e minore impatto estetico. Vista dall'alto Si notino la conservazione della copertura e sottotetto della manica trasversale, l'impianto fotovoltaico posto sopra di essa e le canalizzazioni dell'aria in esterno per ridurre l'impatto estetico e per migliorare la diffusione dell'aria. Vista 2 Tutto lo spazio vuoto determinato dall'abbattimento della manica è di colore blu avio, anche la pavimentaziome. VIsta 3 Accessi laterali allo spazio lasciato dalla manica trasversale, si noti la riproduzione della torre fino al piano terra. Per ovviare al dislivello del pavimento insito nello stato attuale si crea un corridoio protetto con cristallo e corrimano. PROGETTO (G) Con questa ipotesi si vuole dimostrare come in un'ottica della conservazione della manica trasversale e relativa copertura si possa comunque realizzare un oggetto architettonico più funzionale e se vogliamo anche più bello rispetto a quanto fino ad ora ottenuto. Il tutto poggia sui cardini del precedente Progetto (F) e cioè: -creare una comunicazione tra le due corti -proteggere gli spazi aperti con una copertura in vetro strutturale -climatizzare i volumi chiusi di risulta. La copertura è mutuata dal Progetto (F) ma in questa ipotesi manca di appoggi centrali, si preferisce non creare una dorsale in favore di una maggiore percezione di leggerezza. La manica trasversale viene "svuotata" dalle murature in stretta osservanza della struttura attuale, quanto ne risulta è un porticato di considerevole altezza, circa 6 metri dal momento che il piano terra e il piano primo vengono totalmente eliminati. Al secondo piano della manica trasversale sono previste le macchine roof top per la climatizzazione, le uscite dell'aria sono mimetizzate nel colore della muratura. Proprio il colore è la novità rispetto ai precedenti progetti, dal momento che la manica viene totalmente riveduta e ridestinata, pareva naturale segnare una simile trasformazione anche nelle cromie. In questo caso un grigio carta da zucchero, colore presente nella cappella adiacente e che si spera verrà comunque ripreso nel piano di recupero e restauro in atto. --------------------------------------- Il gruppo aperto Ma che bel Castello, nato nel maggio 2012, è scaturito da una riflessione sulla Fortezza di Casale Monferrato. Interpretando il popolare social network come una sorta di agorà virtuale, si è voluta creare un’opportunità di discussione e di condivisione in merito ad un questione ritenuta cruciale per il futuro della città, sia perché il recupero dell’edificio impiega risorse pubbliche, sia perché è nostra convinzione che una rideterminazione degli spazi e delle funzioni della struttura possa avere rilevanti ricadute sul piano sociale, economico ed occupazionale. Il dibattito, promosso da alcuni membri con competenze attinenti i campi dell’architettura, della comunicazione, del fund rainsing e del project management culturale e dello spettacolo, si è concentrato su un duplice ordine di esigenze: una è dotare la città di una moderna struttura polifunzionale, attraverso un progetto non sterilmente conservativo, ma che ne riattualizzi e ne renda fruibile la totalità degli ambienti in qualsiasi stagione; l’altra è sollecitare un programma culturale di ampio respiro, basato su una visione che concepisca la “territorialità” non come elemento obbligatorio e vincolante, ma come punto di partenza, di confronto e di scambio con altre realtà. Il progetto proposto, del quale sono state rese note in fieri varie simulazioni con relative varianti, prevede l’abbattimento del corpo centrale dell’edificio, la cosiddetta “manica trasversale”, e la creazione di una corte unica in grado di ospitare, tramite un sistema di pannelli mobili, piccoli eventi simultanei o un’unica manifestazione di grande richiamo. Tale distribuzione permetterebbe di non interferire con le ordinarie attività previste per la struttura – quali mostre, convegni, enoteca regionale, sale di lettura, ufficio turistico –e costituirebbe un attrattore per diverse tipologie di utenza. Nel ragionare sulle possibili destinazioni d’uso, si è scelto di evitare atteggiamenti settari o snobistici, preferendo invece allargare la prospettiva a diverse espressioni della creatività, dalla street art al jazz, dalla classica al cinema, dai dj-set alla danza, dal teatro ai saggi scolastici. Tra i punti di forza del progetto, oltre all’ecosostenibilità, la copertura e la climatizzazione del Castello, necessarie sia contro i rigori invernali, che contro l’afa e le moleste zanzare della bella stagione. Provate solo a immaginare come potrebbe essere piacevole, per un residente o un turista di passaggio, sostare in ampio e arioso cortile dalla temperatura mite, chiacchierando, leggendo o navigando con la connessione wireless prevista in tutta l’area. Al Castello, attualmente poco valorizzato e sottoutilizzato, verrebbe in tal modo “regalato” il nuovo ruolo di prestigioso biglietto da visita della Città, richiamo turistico e fulcro della vita cittadina dalla forte valenza storica e identitaria. Un progetto ambizioso, in linea con esperienze italiane ed europee, che presuppone una piccola “rivoluzione copernicana” anche nella mentalità dei casalesi, nel loro modo di vivere e di concepire la città, ma che, seppur in modo “informale” ed estemporaneo, non ha mancato di raccogliere consensi, ponendosi come una valida risposta al bisogno di far emergere e valorizzare le energie e le potenzialità inespresse a livello locale, in un’ottica di rilancio globale della città.
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    PROGETTO (F) Open space: avanzamento Questa ulteriore definizione del Progetto (F) mira a conservare l'assetto delle coperture, fermo restando l'abbattimento della manica trasversale fino ai sottotetti, nei quali posizionare le macchine roof top per la climatizzazione. La canalizzazione è posizionata esternamente alla copertura in vetro e raggiunge diffusori che in questa versione garantiscono maggiore uniformità del trattamento aria e minore impatto estetico. Vista dall'alto Si notino la...

    Project details
    • Year 2012
    • Main structure Masonry
    • Cost 2.000.000,00/2.500.000,00
    • Status Research/Thesis
    • Type Recovery/Restoration of Historic Buildings
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