Ricami urbani

Progetto 'segnalato' al concorso di Riqualificazione di via Sparano e degli spazi pubblici del Borgo Murattiano a Bari Bari / Italy / 2007

2
2 Love 1,726 Visits Published

capogruppo: prof. arch. Giorgio De Ferrari
gruppo di progettazione: prof. ing. Marcello Di Marzo; ing. Gaetano Di Marzo; arch. Cecilia Di Marzo; arch. Giancarlo dell’Aquila; ing. Giovanni dell’Aquila; arch. Agostino De Ferrari; arch. Claudio Germak; arch. Osvaldo Taurini; arch. Vittorio Iacomussi; ing. Vittorio Cappato. collaboratori e/o consulenti: prof. Edoardo De Liddo; ing. Anna De Liddo.

La “croce” murattiana: uno strumento di marketing urbano per il recupero e il rilancio dell'identità del quartiere ottocentesco.
La riqualificazione della via Sparano va colta come prima occasione (FASE 1) per la sperimentazione di un modello, estendibile in fasi successive all'intero quartiere, in cui lo spazio pubblico incluso tra quattro isolati, da noi denominato "croce", si caratterizza per un disegno di pavimentazione di tradizione mediterranea. Il modello "croce" offre soluzioni per la mobilità (pedonalizzazione in superficie e possibili parcheggi pertinenziali interrati), occasioni per il commercio, suolo decorato come un "ricamo urbano", nuove piantumazioni vegetali, valorizzazione della centralità del "fulcro" con elementi di arredo unici o ripetuti. 


Sono obiettivi del modello "croce": - il miglioramento qualitativo del sistema urbano murattiano attraverso un modello di riqualificazione di semplice attuazione, flessibile nella caratterizzazione e che l'Amministrazione potrà sviluppare ed estendere nel tempo alla città; - il consolidamento della centralità della via Sparano, definitasi nel tempo per la crescita di funzioni aggregative e di richiamo (commercio, passeggio) e non tanto per il modello spaziale, che infatti qui non distingue tra vie primarie e secondarie, se non nella posizione: in questo caso, ideale e fisica connessione tra il Centro Storico e la Stazione. 


All'adozione della "croce", segue la riorganizzazione della mobilità. Nell'ipotesi di progetto, lo scacchiere murattiano alterna vie pedonali a vie carrabili il cui senso di marcia è definito anche in funzione dei fondali prospettici che possono aiutare l'orientamento e migliorare la percezione della qualità ambientale. 


Una nuova viabilità primaria (FASE 2) consentirà di convogliare il traffico oggi attraversante il murattiano in percorsi di adeguata sezione per il collegamento agevole con le altri parti della città. Tra le soluzioni attuabili si propongono: - all'esterno del murattiano, due itinerari, uno tangente esternamente il centro storico sul lungo mare; uno oltre l'asse ferroviario lungo l'extramurale; - all'interno del murattiano, il recupero a viabilità primaria di quelle strade che data la loro posizione in prossimità degli accessi obbligati al centro (sottopassi e cavalcavia) si prestano a diventare assi principali di attraversamento dello stesso. 


Avranno senso unico e due corsie libere, in funzione delle quali si dovrà impedire la sosta dei veicoli su entrambi i lati ampliando la larghezza dei marciapiedi. In futuro, a seguito di opportune opere infrastrutturali a più grande scala, il declassamento di questi assi al ruolo di accesso e uscita dal quartiere e non più di attraversamento, consentirà di estendere ulteriormente il modello di pedonalizzazione "croce". 


Creare la ZTL all'interno del murattiano è possibile (FASE 2) poiché il traffico al suo interno già oggi è di “scarsa” entità. L'accesso e la sosta nella ZTL sarà consentito ai soli residenti. La riduzione di traffico così ottenuta consentirà, nelle vie non pedonalizzate, il ridisegno della sezione stradale attraverso la trasformazione del parcheggio in "diagonale" su entrambi i lati della carreggiata: ciò renderà impossibile il parcheggio in doppia fila e comporterà un incremento degli stalli (circa 950) rispetto alla situazione attuale. Detto incremento potrà compensare l'eliminazione degli attuali stalli (circa 550) presenti lungo le strade destinate in progetto a “viabilità primaria”. 


L'accesso e la mobilità interna alla ZTL dovrà essere comunque accompagnata da un rafforzamento sostenibile del servizio pubblico (es. navette con emissioni pulite). Se l'offerta di posti auto è quasi sufficiente a soddisfare la domanda dei residenti, con l'attuazione della ZTL risulta invece da potenziarsi l'offerta di parcheggi per i non residenti. Il servizio di “park & ride” (FASE 2) è da potenziarsi attraverso l'individuazione e l'attrezzamento di luoghi di scambio intermodale privato/pubblico, esperienza già avviata con successo dall'Amministrazione: nuove aree di “scambio” vanno individuate lungo altre arterie di accesso alla città. 


Nuovi parcheggi, ai margini del Murattiano e all'interno del Murattiano (FASE 4) sono da leggersi come opportunità tra loro integrabili: - capienti parcheggi a rotazione, perimetrali al murattiano (interrati sotto le piazze del murattiano e/o di superficie sull'area dell'ex Caserma Rossani) rispondono alla necessità di fornire parcheggio a tutti colori che non sono residenti nella zona, ma che vi convergono per lavoro, acquisti, passeggio; - un sistema di piccoli parcheggi diffusi, ossia parcheggi pertinenziali sotto ogni "croce" pedonalizzata, garantisce la prossimità del parcheggio al residente e favorisce la possibilità di ampliare ulteriormente le aree pedonali. 


La loro realizzazione, attivata per singole aree d'intervento e programmata per fasi successive finanziabili attraverso operazioni di project financing, permetterebbe anche la graduale riorganizzazione e aggiornamento dei sottoservizi ordinabili all'interno di cunicoli tecnologici ispezionabili. Le due soluzioni hanno proprietà e obiettivi differenti che dovranno essere sviluppati in collaborazione con l'Amministrazione. 


La forza del modello "croce" è anche quella di generare effetti indotti di qualificazione per l'integrazione e valorizzazione dei sistemi commerciale, culturale, universitario e del verde (giardini storici e verde diffuso) oggi non correlati. Il sistema commerciale, potrà implementarsi attraverso il graduale recupero alla pedonalità di tutto il quartiere. Ciò favorirà la creazione di un grande centro commerciale urbano costituito prevalentemente da esercizi al dettaglio, forma di commercio diffusa e specializzata che da sempre garantisce l'attrazione, la socializzazione, la sicurezza, nonchè lo sviluppo e l'arricchimento delle attività commerciali già presenti.

Il sistema culturale, formato dalla presenza dei principali spazi culturali della città (teatri, edifici governativi, spazi aperti sedi di manifestazioni, spazi espositivi) potrà beneficiare della pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele collegabile con quella del “nuovo” corso Cavour (FASE4). Si rompe in tal modo la forte cesura tra “città vecchia” e città ottocentesca creando una nuova coesione fra queste parti della città, integrando i sistemi di pedonalizzazione e di ZTL del murattiano con quelli del centro storico. Il sistema università, oggi isolato anche se fisicamente a ridosso del murattiano, costituisce, nella proposta, parte integrante di un progetto esteso di riqualificazione ambientale.

Sia attraverso la semi pedonalizzazione delle vie Crisanzio, Suppa, Garruba (FASE 3) sia attraverso l'iterazione di alcuni sistemi di arredo urbano strutturanti (pavimentazione e illuminazione), si coglie anche l'occasione per creare un collegamento funzionale tra il quartiere murattiano e la nuova sede universitaria all'interno dell'ex Manifattura Tabacchi e, più in generale, con il quartiere Libertà.

Il sistema del verde deve essere implementato: lo si deduce dall'esigenza manifestata sia attraverso gli interventi frammentari di piantumazione nella via Sparano (palme in vaso) sia dalle rimostranze per la temporanea rimozione del verde negli interventi infrastrutturali in corso.
Questo progetto affida al verde molteplici e diverse prestazioni: controllo microclimatico, orientamento urbano, recupero dell'identità dei giardini storici. La sicurezza è un requisito fondamentale dell'abitare lo spazio pubblico, da soddisfare concentrandosi sull'obiettivo di minimizzare il "rischio" sia per l'utente che per l'arredo. Il progetto apporta benefici attraverso soluzioni passive o attive.. La sostenibilità di un progetto per lo spazio pubblico si misura sulla risposta ai requisiti espressi dalle diverse utenze (d'uso, di produzione, di gestione) e dall'ambiente. Le proposte tengono in forte considerazione le utenze deboli, l'ambiente storico e culturale del murattiano, gli aspetti climatici, il risparmio energetico, l'inquinamento luminoso, l'adozione di materiali ecocompatibili e sostenibili, la facilità di gestione e manutenzione. Il modello "croce" visto in dettaglio: - la pavimentazione di memoria mediterranea declina "ricami urbani" baresi attraverso l'impiego di due soli materiali litici tradizionali, bianchi o neri.

Nell'insieme appare come soluzione unitaria, come omogeneo è l'impianto urbanistico del murattiano; in dettaglio, ogni "croce" è caratterizzata da una pavimentazione specifica sempre uguale nei componenti, ma sempre diversa nel disegno, che si accompagna alla declinazione architettonica (talora anche disomogene) degli edifici del quartiere; - i fulcri sottolineano fisicamente e simbolicamente il centro delle "croci". Concepiti come luoghi di attrazione, incontro, sosta, servizio, saranno allestiti con dotazioni uniche o ripetute (i fulcri: "fontana con seduta", "abat-jour urbana", "palmeto", ecc.); - il verde, nell'ambito della "croce" è rappresentato dalla palma, localizzate principalmente sulle braccia ed eccezionalmente concentrate in "fulcro". Il verde esistente (es. via Putignani), sarà implementato e integrato nella nuova sistemazione anche con funzione di canale prospettico verso i fondali aulici; - l'illuminazione pubblica adotta un unico sistema illuminante, formato da elementi a stelo con diversa altezza, dal disegno sobrio e volutamente minimale per non entrare in competizione con la forte caratterizzazione dei "fulcri", di cui alcuni sono luminosi.

2 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    capogruppo: prof. arch. Giorgio De Ferrari gruppo di progettazione: prof. ing. Marcello Di Marzo; ing. Gaetano Di Marzo; arch. Cecilia Di Marzo; arch. Giancarlo dell’Aquila; ing. Giovanni dell’Aquila; arch. Agostino De Ferrari; arch. Claudio Germak; arch. Osvaldo Taurini; arch. Vittorio Iacomussi; ing. Vittorio Cappato. collaboratori e/o consulenti: prof. Edoardo De Liddo; ing. Anna De Liddo. La “croce” murattiana: uno strumento di marketing urbano per il recupero e il...

    Project details
    • Year 2007
    • Client Comune di Bari
    • Status Competition works
    • Type Urban Furniture / Urban Renewal
    Archilovers On Instagram
    Lovers 2 users