Showroom HABITAT Arredamenti | Gianluca Fornari

Nel 2006, durante il periodo di collaborazione con il negozio di Mobili Habitat ad Arceto di scandiano (RE), mi venne commissionato, da parte del Titolare, la progettazione del nuovo spazio vendita che sarebbe sorto a Rubiera (RE) all'interno di uno spazio negozi al pian terreno di un edificio residenziale. Tale spazio si presentava come un grande spazio aperto con una piccola zona bagno ripostiglio e 5 vetrine di cui 4 che si affacciavano sulla strada principale e una rivolta verso la laterale che serviva il quartiere residenziale retrostante. Le richieste del committente furono quelle di cercare di sfruttare al meglio lo spazio espositivo e di allestire 3 uffici, di cui uno che desse direttamente nella showroom, per possibili futuri collaboratori. Essendo 2 vetrine dotate di ingresso stante sulla strada principale e sul parcheggio, rispettivamente la prima e la terza rispetto al lato nord, si poteva decidere in vari modi su come impostare il layout del negozio. La scelta progettuale tuttavia fu abbastanza indirizzata dal fatto che, a mio modesto parere, si dovesse poter accedere facilmente al bagno dagli uffici e si potesse controllare tutto lo spazio espositivo dall'ufficio principale. Per fare ciò è stato sfruttato l'ingresso più vicino alla zona uffici, riuscendo ad utilizzare anche l'ultima vetrina, quella al fianco degli uffici, e quella di ingresso, anche se solo per piccoli allestimenti con oggetti particolari. Si è così potuto posizionare l'open-office di fronte ad un corridoio che presentava ai fianchi, disposti a pettine, i vari allestimenti. Creando così, oltre al più totale sfruttamento dello spazio, un gioco prospettico dall'esterno che desse l'idea di ambientazioni che in questo modo potevano anche essere integranti l'una dell'altra, dando così, attraverso ogni vetrina, l'idea di un unico appartamento openspace. In questo modo è stato possibile sfruttare al pieno tutte le vetrine e non solo generando la possibilità di ben 6 zone di allestimento. Dall'interno, queste ambientazioni, venivano evidenziate al visitatore, attraverso dei piaccoli rialzi, rispetto alla quota normale di pavimento, circa 15 cm, in legno o simili, andando a diversificare anche il pavimento e indirizzando il visitaroe verso il giro completo dello showroom generando una sorta di percorso. Allo stesso modo anche il controsoffitto, realizzato per alloggiare gli apparecchi illuminanti e per diminuire la notevole altezza dell'ambiente (più di 4 metri), evidenzia il percorso attraverso un diverso gioco di altezze tra il corridoio e il resto ed è stato sfruttato anche per nascondere le luci notturne delle vetrine attraverso uno sfondato pensato appositamente. Le forme morbide ed arrotondate di questi ultimi due elementi, pavimenti e controsoffitti sono state utilizzate per accentuare l'idea del percorso e del morbido scorrerere dei visitatori all'interno dello spazio, oltre che per rompere l'estrema rigidità dell'ambiente esistente probabilmente pensato in origine per essere diviso in due negozi più piccoli, come evidenziato dal doppio ingresso. L'intervento tuttavia non fu realizzato per una successiva mancanza di fondi che non permise l'investimento previsto.