Museo per la città nell'area ex Enel di Porta Volta,MILANO | matteo medina

Il progetto si sviluppa a partire dalla lettura e dall' interpretazione dei segni presenti in questa zona a nord-ovest della città di Milano a ridosso della cintura delle mura spagnole del XVI sec.
Rilevante la presenza del Cimitero Monumentale che si collega al Bastione di Porta Volta e quindi alla città entro le mura attraverso l'asse definito di via Ceresio. Il cimitero è un elemento delimitato da una piazza costruita in un secondo momento che riprende il tipo del foro romano con il tempio che si attesta su di esso. A questo proposito possiamo vedere come il muro che delimita la piazza rappresenti il colonnato del foro, riprendendo il linguaggio classico.
A partire da questa analisi il progetto vuole completare la presenza del muro estendendone la continuità nel disegno della piazza. Il costruito attorno a questa situazione presenta un tessuto residenziale poco sviluppato in altezza e delle zone a sviluppo industriale recintate rispetto al piazzale del cimitero dal muro di cui sopra. Il muro ha dunque un duplice affaccio: su cimitero e sulle industrie.
Il progetto cerca quindi di prendere spunto dal tema del muro, confrontandosi con l'esigenza di creare collegamenti con le aree dell'ex Fabbrica del Vapore, dell'ex ENEL e del deposito ATM. Il risultato è la definizione di una corte interna al nostro isolato di progetto che rimane aperto verso il risvolto del muro in via Bramante e chiuso lungo il perimetro sulle via Niccolini e Fioravanti.
Da un lato la corte si relaziona con il risvolto del muro in via Bramante che delimta l'area come il muro colonntao fa con il Cimitero Monumentale; dall'altro si relaziona con l'elemento che definisce la chiusura del Piazzale del Monumentale come i fabbricati industriali con il muro-recinto.