PARCO EOLICO

Tra gli impatti di un impianto eolico quello visivo risulta essere tra i più rilevanti, dato che l'elemento di visibilità ha effetti sia sui caratteri di storicità e naturalità che di fruibilità dei luoghi. Gli aerogeneratori per la loro configurazione sono visibili in ogni contesto in cui vengono inseriti, in modo più o meno evidente in relazione alla topografia e all'antropizzazione del territorio,a tal proposito va precisato che n°8 aerogeneratori su 10 sono posizionati in modo tale che l’osservatore li percepisca sempre da un punto di osservazione dinamico dominante ,riducendo quindi,la percezione degli aerogeneratori stessi,mentre per quanto riguarda i punti di osservazione statici privilegiati ( Santuario di Santa Maria di Monteverde) tutto l’impianto viene percepito da una posizione dominante. Le dimensioni dei 10 aerogeneratori – 80-90 metri mozzo + rotore Vestas V90 ( 45 m di diametro) - utilizzati in questo impianto rendono l'impatto visivo una componente rilevante ai fini della valutazione di compatibilità ambientale, sebbene i produttori per cercare di minimizzare la visibilità degli aerogeneratori, abbiano scelto colori come il grigio chiaro per una maggiore integrazione con lo sfondo del cielo. L'uso del colore chiaro e opaco attribuisce un aspetto neutro nella maggior parte delle condizioni atmosferiche e di illuminazione. L’impianto eolico in oggetto è localizzato quindi,in prossimità di una strada intercomunale che come tutti i percorsi di un tempo segue di preferenza l’andamento dei rilievi a differenza di quelle odierne che predilige le fasce di territorio più basse( l’arteria che dalla piana di Bojano collega Campobasso è destinata a diventare la direttrice dell’autostrada).Da questa strada che collega il quadrivio delle “quattro vie nove” con Mirabello Sannitico non è possibile cogliere il rapporto tra parco eolico e paesaggio perché ci si trova all’interno del parco stesso, bisogna allora spostarsi sulla S.S. n° 17 dove la percezione che si ha da questo punto di osservazione dinamico è quello di una disposizione del parco eolico posizionato a confine tra l’estensione boschiva della Rocca di Monteverde localizzata a quota più elevata e non interessata dal progetto e la zona destinata a colture e ad uso produttivo estrattivo in cui la pendenza del suolo si attenua. L'interferenza visivo-paesaggistica è indubbiamente minore rispetto ad altre fonti di energia . E' importante notare che nelle wind-farm, a differenza delle centrali elettriche convenzionali, la parte di territorio non occupata dalle macchine può essere impiegata per l'agricoltura e il pascolo.