Villa unifamiliare | Luca Barcella

L'edificio nella sua interezza, è composto da due nuclei ben distinti: la villa e il deposito semi-interrato. La vocazione progettuale mira ad esaltare la composizione architettonica della villa minimizzando il più possibile la stretta relazione con il capannone con il quale si attesta sul confine ovest. Infatti si vuole dare l'effetto che la residenza resti in qualche modo un'entità indipendente e non addossata ad un volume imponente come quello del fabbricato produttivo alle sue spalle. A tal proposito, il deposito semi-interrato funge delicatamente da diaframma separando i due volumi grazie alla quota semi-interrata dello stesso e all'aspetto poco invasivo e al tetto giardino che cerca di mimetizzare il magazzino con il resto del parco. L'accesso carrale al deposito è garantito anche da un accesso carrale appositamente studiato. La villa presenta invece un aspetto bipartito. Nel rispetto del grande giardino e del suolo già evidentemente attaccato dal cemento, si è scelto di ridurre l'appoggio della nuova costruzione sul terreno al solo spazio occupato dalla zona living, dal deposito e dalla autorimessa, permettendo con un decisivo sbalzo del primo piano, di non compromettere il rispetto della terra ricreando in tal modo nuovi spazi esterni per la socialità e riducendo sensibilmente le spese di eventuali scavi invasivi. I due piani sono stati differenziati non solo nei volumi e nelle quote ma anche nei materiali: intonaco e pietra per il piano terra (più ancorato al suolo) e legno di larice per il primo piano (più leggero e aereo, praticamente alla quota delle chiome degli alberi). La villa si apre a sud e ad est mentre si chiude a nord (per limitare le dispersioni termiche e aumentare la privacy) e ad ovest, negando con forza ogni dialogo con il grande capannone produttivo dal quale prende nettamente le distanze. A sud-est si apre il grande solarium al primo piano, sfruttando in tal modo gran parte della copertura dell'edificio.