La Freccia

Esame Universitario: Laboratorio di progettazione architettonica 1 Milan / Italy / 2000

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L'esame consisteva nel progettare uno spazio multifunzionale di servizi per la facoltà di architettura di Milano Leonardo, andando a sostituire le piscine Ponzio e riorganizzare l’area pedonale di via Ampere. Lo studio urbanistico dell’area si e’ articolato in diverse fasi. Dapprima sono stati focalizzati quelli che vengono definiti i punti nodali e le direttrici primarie dei percorsi di coloro che sfruttano l’area universitaria quali piazza Piola, la stazione di Lambrate, l’uscita della tangenziale a lei correlata, via Pacini e via Ponzio. Successivamente si sono studiate le differenze degli spazi edificati notando che l’area degli edifici più in prossimità del politecnico presentano una tipologia a corte. Sono poi stati evidenziati tutti quelli che possono considerarsi spazi aperti e infine i percorsi per giungere all’area e gli spazi di relazione più utilizzati dai fruitori. Si e svolta poi un analisi della stazione metropolitana di Piola, analizzandone i percorsi più utilizzati dalla gente che la frequenta. L’analisi si è poi spostata in una scala più ridotta tenendo come limiti il centro di piazza Piola, il centro dell’area occupata dagli edifici di ingegneria e via Ponzio, dove sono stati evidenziati i nodi e i percorsi già individuati su larga scala e se ne sono trovati di ulteriori quali il centro del Politecnico di Ingegneria, via Spinosa, l’uscita metrò di via d’Ovidio, e il percorso di via Bonardi, via Zancia e quello lungo via compagni fino ad incrociare via Ampere. Ci era inoltre stato chiesto di procedere ad un analisi per via modulare dell’area, dove si è notato che l’area si poteva suddividere lungo 5 direttrici principali ( via Ponzio, via Ampere, e le strade perpendicolari a via Zancia) in 3 quadrati aurei e un rettangolo equivalente alla metà di questi ultimi. E’ stata poi analizzata la viabilità intorno e all’interno dell’area considerando sia le strade che le aree pedonali, portandoci alla scelta di allungare l’area pedonale fino alla fine di via Ampere comprendendo anche il tratto di via Compagni; creare un passaggio rettilineo tra l’area di progetto e l’area degli edifici di architettura che collegasse via Ponzio con via Ampere, sfruttabile per collegare le due aree attraverso un prolungamento della passerella di ingresso agli edifici del Trifoglio e della Nave. Sono stati creati inoltre una serie di passaggi all’altezza del patio dell’edificio di Vigano e infine nell’accesso su via ampere è stata posizionata una cerniera ideologica realizzata mediante una serie di travi e colonne in acciaio. Un'altra scelta progettuale e’ stata quella di preservare a livello ideologico, storico e formale una parte della vecchia piscina trasformandola in una fontana con una grande vasca contenente 9 colonne lisce dalla cui sommità sgorga un getto che le ricopre a mò di ombrello. La parte retrostante a quota 0 poneva il vincolo di mantenere l’edificio storico che da su via Ponzio, quindi si e’ deciso di mantenerla come una grande area verde adibita al relax. La parte antistante all’edificio era stata pensata come una piazza in leggera pendenza, divisa da tre pianerottoli piani, con piccole aree verdi di sosta e meditazione leggermente nascoste sul lato a nord. Queste si incastravano a pettine con i percorsi di collegamento sotterraneo col patio, affiancati a loro volta da piccole aree verdi strutturate a collina, con rampa di accesso, della stessa dimensione di quelle dal lato apposto. Sia gli accessi che le aree verdi in piano presentano coperture in metallo con briesesoleil più alte della normale quota 0 sorrette da pilastri e tiranti con aperture sui camminamenti che permettono di affacciarsi sulla piazza e/o sulle aree verdi privè. La piazza in pendenza termina nell’accesso dell’edificio a quota – 4 e in due scale che riportavano alla quota zero dell’area e davano la possibilità di ricollegarsi con il percorso pedonale tra le due aree. Infine dopo l’analisi fatta sulla stazione metropolitana di piola si e’ deciso di inserire un ulteriore uscita (progettata a livello di schizzi preliminari) nel punto nodale all’incrocio tra via compagni e via ampere sfruttando una delle due scalinate dell’uscita preesistente prolungandola nel sottosuolo e illuminando tale percorso con particolari lucernari sfruttanti il sistema a bocche di lupo. Infine si e’ inserito all’incrocio tra via d’ovidio e via compagni un monumento di notevole altezza come punto di riferimento per i nuovi fruitori dell’area. Proprio per questa sua totale fruibilità da parte degli usufruitori dell’area e della cerniera che veniva a costituire con le diverse zone dell’intorno la forma dell’edificio si è piano piano evoluta fino ad arrivare alla forma a freccia che assume nel progetto. Le funzioni primarie che ci era stato chiesto di inserire nell’edificio erano una mensa universitaria e uno spazio espositivo. Si è poi pensato di inserire anche uno spazio adibito a sala di lettura e a sala multimediale. Dall’ingresso a quota – 4 sulla punta del triangolo, si entra in un atrio di grandi dimensioni diviso in due spazi da un portale interno che contiene la segreteria dell’area, i servizi e la scala a chiocciola che serve tutti i piani. Gli altri angoli del triangolo sono sfruttati come scale di sicurezza e vani ascensore. Procedendo nell’atrio si accede poi alla mensa universitaria dotata di spazio cucina e servizi. Questi ambienti, con un altezza pari a 6.50m, hanno la possibilità di aprire la sala da pranzo sull’esterno ampliando lo spazio, durante le stagioni calde su un spazio interrato sempre a quota – 4 con parete feng shui dove l’acqua della fontana scende a modi di cascata in una vasca che perimetra tutto lo spazio. Salendo di un piano si arriva alla sala mostre, situata a quota 0, dove non vi e’ alcuna possibilita’ di accesso ma dove le ampie vetrate, all’esterno specchianti, annullano l’idea di uno spazio chiuso. Per tale spazio e’ stato studiato un particolare percorso formato da pennellature rimovibili da utilizzare per le esposizioni. Al primo piano, a quota 2.50, si e’ inserito un prolungamento dello spazio espositivo su una zona soppalcata sfruttata anche per i servizi. Da questa e’ possibile accedere all’esterno su una grande terrazza soprastante la sala mensa, pensata come spazio espositivo esterno accessibile anche attraverso delle scale dal cortile a quota 0. Al secondo piano è stato infine inserito lo spazio adibito a sala multimediale e sala lettura che si affaccia come un terrazzo sul piano dello spazio espositivo e che presenta un altro piccolo terrazzo esterno che sovrasta quello al piano sottostante e uno spazio pensato come reception (, anche se forse sarebbero stato più utile sfruttarlo come servizi). Le tavole e il plastico sono state realizzate interamente a mano senza l'utilizzo di alcuna tecnologia computerizzata.
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    Project details
    • Year 2000
    • Main structure Reinforced concrete
    • Status Research/Thesis
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / multi-purpose civic centres / Libraries / Bars/Cafés / Restaurants / Art Galleries / Book shops / Media Libraries
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