Riqualificazione urbana a Giustenice | marinella orso

Riqualificazione degli spazi di connettivo e del tessuto edilizio della frazione di San Michele Giustenice / Italy / 2008

0
0 Love 1,253 Visits Published
RELAZIONE SINTETICA Recuperare l'identità urbana compromessa da segnali dissonanti che avevano alterato equilibri raggiunti durante lunghi processi di evoluzione dell'ambiente rafforzando il rapporto di fiducia tra Amministrazione pubblica e cittadini, aumentando il cosiddetto “capitale sociale” del quartiere, nella consapevolezza che la riqualificazione urbana non è solo questione di “mattoni”, di infrastrutture e di qualità architettonica ma anche, e soprattutto, di rapporti sociali, di sviluppo socio-economico e di equità socio-ambientale. È questo l'obiettivo che il Comune di Giustenice ha perseguito promuovendo gli interventi di recupero abitativo ed ambientale della frazione di San Michele attraverso un processo di progettazione partecipata concretizzatosi con la redazione e l’attuazione di un Programma Organico d’Intervento redatto ai sensi della L.R. n. 57/1995 (Nuove Norme sui Programmi Complessi), della L.R. 25/87 (Contributi Regionali per il Recupero Abitativo), L.R. 179/1992 (Norme sull’Edilizia Residenziale Pubblica), ed approvato con Delibera di G.R. n. 330 del 16/04/2004, la cui ammissibilità a finanziamento pubblico era subordinata all’adesione al medesimo da parte di tutti i soggetti privati proprietari degli immobili mediante sottoscrizione di apposito Atto Unilaterale d’Obbligo contenente l’impegno ad attuare il recupero a fini abitativi, come residenza primaria, degli stessi. Si è trattato di un progetto complesso, mirato a valorizzare i saperi, le competenze e l’impegno presenti nel nucleo al fine di elaborare soluzioni di riuso degli spazi di connettivo e degli edifici capaci di contribuire alla riqualificazione formale, funzionale e sociale dell’insediamento potenziandone il ruolo di polarità territoriale storicamente svolto all’interno dell’ambito comunale, sia per naturale collocazione rispetto al sistema delle frazioni, sia perché da sempre in esso si concentrano e si svolgono la maggior parte delle attività collettive locali, sia di tipo ludico-ricreativo che culturale-religioso. Propedeutica alla definizione delle soluzioni progettuali è stata una lunga attività di coinvolgimento degli attori locali sviluppata attraverso riunioni collegiali tra cittadini, tecnici ed amministratori seguite da incontri mirati con i singoli soggetti interessati al fine di raccogliere esigenze e proposte indispensabili per la definizione di soluzioni efficaci e condivise. Obiettivo fondamentale del POI è stata la definizione delle azioni strategiche per la rivitalizzazione del nucleo mediante: ­ l’eliminazione dei livelli di degrado degli edifici e degli spazi di connettivo ­ il miglioramento dell’accessibilità ­ il potenziamento delle dotazioni di servizi pubblici o di uso pubblico ­ la mitigazione del rischio idrogeologico conseguente alla presenza di dissesti in alcuni tratti del versante su cui sorge il nucleo ­ la riqualificazione funzionale ed architettonica degli edifici privati ­ l’incentivazione della funzione residenziale stabile quale “prima casa”. Punto di partenza è stato il rilievo puntuale di tutto il patrimonio edilizio attraverso la lettura: ­ dello stato di degrado degli edifici, sia esterno che interno ­ dei livelli di occupazione degli immobili ­ delle caratteristiche tipologiche dei fabbricati per ognuno dei quali sono stati evidenziati gli elementi di pregio e quelli impropri. In particolare sono stati graficizzati tutti i fronti costruiti del nucleo e per ogni unità minima d’intervento è stata definita la puntuale proposta progettuale. È stato poi eseguito il rilievo di dettaglio degli interni di tutte le unità edilizie individuando per ognuna di esse la tipologia di riuso più appropriata che è stata chiaramente definita con i proprietari degli immobili i quali hanno pertanto svolto un ruolo veramente attivo nella definizione del programma. Tale soluzione è stata graficizzata ed utilizzata per la definizione del computo metrico estimativo indispensabile per la quantificazione economica degli interventi espressamente richiesta dal POI. Per ogni edificio è stata infatti redatta una scheda di sintesi secondo un apposito modello predisposto dalla R.L. all’interno del programma di edilizia residenziale pubblica con il quale è stato quantificato il contributo massimo ammissibile per ogni singolo intervento di recupero. Lo stesso procedimento è stato utilizzato per la definizione degli interventi pubblici. Per ogni opera pubblica, partendo dal rilievo dello stato di fatto è stata definita la soluzione di progetto, anch’essa quantificata in termini di costi d’intervento e di contributo pubblico ammissibile. Tali elaborazioni sono state integrate, come specificatamente richiesto dalla Legislazione Regionale, con la normativa gestionale, con la quale sono stati definiti i rapporti tra Comune e soggetti attuatori, nonché con la fattibiltà finanziaria, quale specificazione delle capacità d’intervento dei soggetti sia pubblici che privati. Al Comune, in particolare, veniva assegnato l’obbligo di istituire un ufficio speciale del POI, entro due mesi dall’approvazione del medesimo, con compiti specifici, disgiunti dai controlli urbanistico-edilizi degli uffici, quali : . la predisposizione della convenzione con i diversi soggetti attuatori e di un Capitolato Tipo per gli interventi privati di recupero, . lo svolgimento di un ruolo di assistenza periodica ai privati per la definizione delle pratiche procedurali e di controllo dei requisisti soggettivi degli stessi ai sensi della L.R. 179/92 e L.R. 25/87 al fine dell’erogazione dei finanziamenti, . il monitoraggio delle fasi di attuazione anche in relazione all’erogazione dei contributi. Ulteriori compiti assegnati all’Ente pubblico sono stati le attività di raccordo con la Regione con l’obbligo di rendicontare progressivamente le attività svolte, nonché la predisposizione di un Piano di visibilità e di comunicazione delle attività del programma mediante incontri pubblici, cartellonistica e monitoraggio delle fasi attuative con documentazione grafica e fotografica. L’importo complessivo degli interventi autorizzati è stato pari a € 1.587.871,22 ed è stato finanziato secondo la seguente ripartizione: ­ risorse soggetti pubblici: Comune di Giustenice € 48.000,00 Regione Liguria € 776.721,62 di cui € 221.335,65 ex P.Q.R. edilizia agevolata € 524.177,22 ex P.Q.R. edilizia sovvenzionata € 31.208,75 ex L.R. 25/87 ­ risorse soggetti privati: € 726.023.35 ex L. 179/92 € 36.626,25 ex L.R. 25/87 L’approvazione del POI ha quindi permesso di iniziare la realizzazione di tutti gli interventi previsti. Per quanto riguarda le opere pubbliche la maggiore attenzione e’ stata rivolta alla riqualificazione degli spazi di connettivo che sono stati sottoarticolati in quattro ambiti: ­ la viabilità minore, dove si è prevista e realizzata la sostituzione del manto in asfalto con una pavimentazione continua in lastre di porfido integrata da parti in acciottolato ­ l’ampliamento del parcheggio esistente, attestato all’ingresso del nucleo, essenziale per concorrere alle esigenze di sosta conseguenti alla pedonalizzazione della piazza ­ la realizzazione di una nuova area di sosta, ottenuta mediante la creazione di un terrazzamento artificiale avente la duplice funzione di migliorare le dotazioni di servizi pubblici e consentire, nello spazio sottostante, la formazione di un’autorimessa pertinenziale funzionale all’unità U1 ­ la piazza, banalmente definita dal piano in asfalto ed usata prevalentemente come parcheggio veicolare, per la quale si è previsto un nuovo assetto formale, semplice e rigoroso, che è disceso dalla volontà di sottolineare le assialità principali dell’area ed in particolare quella coincidente con il percorso matrice di impianto storico del nucleo. È stato così creato un piano continuo costituito da lastre di porfido di larghezza costante interrotte da parti in pietra di lessinia posizionate secondo una successione di fasce volutamente interrotte verso i margini dell’area per sottolineare idealmente ad ovest le connessioni con il costruito e ad est con gli assi di visuale estesa che caratterizzano l’area. Tale intervento è risultato terzo classificato al Concorso “Architettura Orizzontale” (anno 2009) promosso dall’Ente Porfido del Trentino e dalla Facoltà di Architettura di Ferrara ed ha vinto il “Premio PAI 2010” nella categoria “Sistemazione spazi urbani e paesaggistici”. È stato inoltre pubblicato sulle riviste “www.architettura.it” del 30/12/2010, “Paesaggio Urbano n. 6/2010” e “L’Ufficio Tecnico – Novembre-Dicembre 2010”.
0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    RELAZIONE SINTETICA Recuperare l'identità urbana compromessa da segnali dissonanti che avevano alterato equilibri raggiunti durante lunghi processi di evoluzione dell'ambiente rafforzando il rapporto di fiducia tra Amministrazione pubblica e cittadini, aumentando il cosiddetto “capitale sociale” del quartiere, nella consapevolezza che la riqualificazione urbana non è solo questione di “mattoni”, di infrastrutture e di qualità architettonica ma anche, e soprattutto, di rapporti sociali, di...

    Project details
    • Year 2008
    • Work started in 2004
    • Work finished in 2008
    • Client Comune di Giustenice
    • Status Completed works
    • Type Public Squares
    Archilovers On Instagram