Restauro della torre medioevale di Castellaro | marinella orso

Valorizzazione e messa in sicurezza del Parco delle Sculture di Rainer Kriester Vendone / Italy / 2011

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1) Classificazione dell’intervento Recupero e messa in sicurezza della torre medioevale e delle aree pubbliche circostanti site in Frazione Castellano e contestuale potenziamento delle infrastrutture di servizi e valorizzazione del “Parco delle Strutture di Rainer Kriester”. 2) Localizzazione e finalità dell’intervento L’intervento proposto è finalizzato alla valorizzazione dell’areale sito in Fraz. Castellaro originariamente occupato dal Castello Dei Clavesana, la fortezza più importante della vallata, di cui a oggi sono visibili alcuni resti delle mura, caratterizzato da una torre principale a pianta esagonale, utilizzata probabilmente come prigione, e da una torre secondaria, ormai quasi totalmente diruta, addossata ad un piccolo fabbricato realizzato in epoca più recente ed utilizzato come atelier dello scultore Rainer Kriester. Significativi non solo i valori paesistici dell’area ma anche quelli culturali in quanto essa si configura come unico esempio nel comprensorio ingauno di “Parco Tematico all’aperto” destinato all’esposizione permanente di oltre trenta opere scultoree del famoso scultore tedesco che qui ha svolto una parte importante della sua attività artistica. Diffusi, invece, i livelli di degrado sia dei manufatti storici che degli spazi aperti, privi di sistemazioni idonee per un utilizzo in condizioni di sicurezza. Altrettanto carenti risultano infine le dotazioni di servizi e di spazi attrezzati per la sosta, particolarmente necessari in relazione ai numerosi eventi culturali quali spettacoli teatrali, concerti di musica classica e da camera, presentazioni letterarie, continuamente promossi dalla “Fondazione Kriester”. Tale ambito coincide con i terreni di proprietà del Comune di Vendone, contraddistinti con i mappali 288, 302 e 440 del F. 16 nonché con alcune aree di proprietà della “Fondazione Kriester”, di cui è membro attivo lo stesso Comune, censite con i mappali 301, 289 e 290. Data la particolare valenza comprensoriale della zona, nella concreta prospettiva di un potenziamento delle attività culturali che consenta più ampi livelli di fruizione turistico-culturale, l’Amministrazione Comunale ha recentemente acquisito altri spazi (mappali 287-308) da destinare a parcheggio pubblico. 3) Cenni storici Vendone è situato a mezza costa, sulle colline immerse negli olivi, nell’entroterra di Albenga Provincia di Savona, lungo la Valle Arroscia. È’ un piccolo Comune di circa 500 abitanti, composto da nove frazioni: Celsa, Castellaro, Crosa, Vallone, Cantone, Leuso, Villa, Curenna e Borgo. La configurazione paesistica d’insieme risulta di sostanziale equilibrio fra insediamenti ed ambiente naturale. Per quanto riguarda le notizie storiche, possiamo senz’altro affermare che quelle di una certa rilevanza e delle quali abbiamo a tutt’oggi qualche riscontro sia nella bibliografia sia come tracce reali sul territorio, risalgono al periodo alto medioevale, caratterizzato dalla dominazione dei Marchesi Arduinici poi divenuti Marchesi di Clavesana che, dopo un’aspra lotta cedettero la zona intorno al XIV secolo al vicino Comune di Albenga. Tuttavia il territorio è stato legato agli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia di Albenga fondata dai Liguri Ingauni prima alleata di Cartagine e poi conquistata e sottomessa dai Romani. Dopo la caduta dell’Impero Romano anche il territorio di Vendone seguì gli avvenimenti legati alle invasioni barbariche e le successive dominazioni che da esse hanno avuto origine, fino ad arrivare al 950-951 allorchè, Berengario II Rè d’Italia per proteggersi dalle invasioni Saracene divise i propri territori in tre Marche: Arduinica, Aleramica, Obertenga. La Marca Arduinica aveva uno sviluppo territoriale verticale che dall’alto Piemonte giungeva fino alla costa ligure comprendendo interamente la zona dell’Albenganese. Una delle prime preoccupazioni dei Marchesi Arduinici fu quella di riorganizzare il territorio in modo da proteggersi dalle invasioni Saracene. E’ a quell’epoca e a quello scopo che probabilmente risale la costruzione di numerosi castelli presenti nella zona costiera e dell’entroterra ligure due dei quali anche su territorio del Comune di Vendone. A quell’epoca infatti, sul territorio comunale, insistevano due castelli fortificati: il primo in frazione Curenna, il secondo in frazione Castellaro che in origine doveva essere un mastio a base quadrangolare di cui rimane solo una torre principale in pietra esagonale alta circa 25 metri, alcuni frammenti e basamenti della cinta muraria ed una torre secondaria in gran parte diruta. Subito dopo la morte della diretta detentrice dei diritti marchionali sulla Marca Arduinica, la Contessa Adelaide di Susa avvenuta nel 1091, si scatenò la lotta per la successione che vide tra i suoi diretti e indiretti discendenti farsi avanti un nipote della Contessa Adelaide, tale Bonifacio del Vasto. Quest’ultimo unifica buona parte dei possedimenti dell’originario Ceppo Aleramico. I territori subordinati a Bonifacio del Vasto comprendevano tutto il Piemonte meridionale fin quasi a Torino e sulla Costa Ligure andavano dal Torrente Arrestra, tra Varazze e Cogoleto, al Torrente Armea presso San Remo. Alla morte di Bonifacio del Vasto avvenuta nel 1130, il suo immenso patrimonio viene suddiviso tra i suoi otto figli dando origine a numerosi Marchesati. In particolare nel territorio del Comune di Vendone assumevano un importante ruolo le famiglie dei Della Lengueglia, dei Basso e dei Carlo. A seguito della volontà di affermazione del nuovo Comune di Albenga, derivò un via via sempre più netto contrasto con i Marchesi di Clavesana che sfociò in lotte spesso sanguinose che sarebbero durate oltre due secoli. Al termine di queste lotte, il territorio del Comune di Vendone fu ceduto dai Marchesi di Clavesana al libero Comune di Albenga nel 1301 e ciò segnò la fine del secolare antagonismo con i Marchesi di Clavesana. Purtroppo, sembra che nell’ambito di complessi accordi di pace intercorsi tra le due parti, il Castello situato in frazione Castellaro venne quasi interamente distrutto. 4) Contenuti della proposta progettuale Il progetto propone un primo lotto funzionale di azioni per la valorizzazione del sito finalizzate al restauro dei manufatti storici ed alla sistemazione degli spagli aperti di loro pertinenza da perseguire con l’utilizzo di tecnologie costruttive e materiali biocompatibili oltrechè coerenti con le metodologie del restauro dei manufatti di valore storico. In particolare si prevede: EDIFICI DI IMPIANTO STORICO ­ recupero dei fronti interni ed esterni delle torri mediante eliminazione degli elementi che presentano distacchi; ­ rifacimento dei giunti di malta con prodotti a base di calce idraulica naturale ed inerti calcarei e silicei selezionati in modo da avere una curva granulometrica analoga a quella originaria; ­ sostituzione del solaio intermedio della torre medioevale con nuovo impalcato costituito da struttura in ferro e tavolato in legno; ­ recupero della copertura mediante pulitura dell’estradosso, impermeabilizzazione e ripristino del sistema di smaltimento delle acque piovane e ricostruzione delle murature di coronamento; ­ inserimento nella torre medievale di scala interna in ferro e vetro per l’accesso al piano intermedio e chiusura delle bucature presenti mediante inserimento, sul filo interno dello stipite, di serramenti in ferro e vetro; ­ realizzazione di idoneo impianto di illuminazione atta a garantire la visitabilità dei manufatti in condizioni di sicurezza nonché a migliorare la loro leggibilità a livello paesistico. AREE ESTERNE ­ rimodellamento delle aree poste in prossimità della torre per ridurre gli attuali dislivelli, ampliare gli spazi per attività culturali e rendere l’area accessibile anche a persone diversamente abili; ­ sistemazione del percorso di accesso alla torre mediante adeguamento delle pendenze e realizzazione di pavimentazione naturale in terra stabilizzata; ­ inserimento di idonee recinzioni lungo le aree accessibili agli utenti; ­ realizzazione di rete di illuminazione idonea a garantire la leggibilità dei diversi spazi per la cui alimentazione si prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico integrato nella copertura dell’edificio di epoca più recente; ­ realizzazione di idonei servizi igienici funzionali anche a soggetti diversamente abili; ­ valorizzazione del “Parco delle Sculture” mediante spostamento di due opere al fine di creare un ampio spazio per manifestazioni culturali, ed installazione di illuminazione scenografica e segnaletica multimediale ed interattiva.
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    1) Classificazione dell’intervento Recupero e messa in sicurezza della torre medioevale e delle aree pubbliche circostanti site in Frazione Castellano e contestuale potenziamento delle infrastrutture di servizi e valorizzazione del “Parco delle Strutture di Rainer Kriester”. 2) Localizzazione e finalità dell’intervento L’intervento proposto è finalizzato alla valorizzazione dell’areale sito in Fraz. Castellaro originariamente occupato dal Castello Dei Clavesana, la fortezza più importante...

    Project details
    • Year 2011
    • Work started in 2010
    • Work finished in 2011
    • Client Comune di Vendone
    • Contractor ERREBI Costruzione - Genova
    • Cost 490000,00
    • Status Completed works
    • Type Parks, Public Gardens
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