«Alla ricerca della Città Ideale: Il Luogo del Mercato Coperto: che farne?»
concorso di idee Ancona / Italy / 2006
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L’intervento proposto si articola attraverso un percorso critico che riconosce il ruolo strategico di un ambito urbano complesso qual è quello individuato dal bando di concorso, riaffermandone la centralità in una rinnovata relazione con l’asse commerciale di via Nino Bixio.
Relazione che, ci si augura, riverberi effetti benefici non solo sulle parti adiacenti ma anche su quelle più lontane.
I PRESUPPOSTI DEL PROGETTO
Fagocitato da una crescita continua e quasi incontrollabile, tipica peraltro dello sviluppo post-bellico delle città costiere, marchigiane ed abruzzesi, lo spazio del mercato ha progressivamente perduto quel carattere originario e distintivo che le immagini dell’epoca ancora trasmettono, seppure parzialmente.
Nelle fotografie esso ci appare, infatti, come un luogo sospeso tra tradizione e modernità; un anello di congiunzione tra le diverse dinamiche di un’economia in fase di cambiamento; un punto di incontro tra entroterra e mare dove lo stesso orientamento dell’asse della fabbrica sembra sottintendere simbolicamente questa vocazione al confronto ed alla possibile unificazione di due componenti essenziali nel territorio di Falconara. Il mercato coperto traduceva, nella sua pur contenuta spazialità, anche il senso di una continuità storica con la specificità urbana (non solo italiana) degli spazi destinati agli scambi; continuità combinata, tuttavia, con una spinta innovatrice resa manifesta dalla configurazione architettonica della struttura.
Nel riferirsi all’immagine delle costruzioni ottocentesche in metallo, la forma del mercato coperto di Falconara Marittima scaturiva, tuttavia, come decisamente semplificata, specie nelle articolazioni delle membrature, dall’uso del cemento armato che restituiva, nel biancore del materiale, un manufatto scheletrico all’apparenza astratto ma vivamente incisivo nella determinazione della nuova identità moderna della città adriatica. Purtroppo successivi interventi di adeguamento funzionale (con chiusure e superfetazioni) hanno tradito l’impianto aperto e permeabile dell’opera ottundendone la comprensione e ponendo in seria discussione la legittimità della sua esistenza.
FINALITA’ DELL’INTERVENTO
Il nostro progetto intende, allora, riguadagnare una condizione spaziale più consona con l’importanza localizzativa del sito e riconsiderare il valore storico di un’opera riconosciuta ufficialmente degna di conservazione, seppur assai compromessa.
Gli obiettivi di riqualificazione e sviluppo di via Nino Bixio, dettati dal bando di concorso, ci hanno indotto ad osservare l’area oggetto d’intervento quale parte integrante di un sistema ambientale ben più ampio di quello del lotto di pertinenza del mercato esteso oltre la strada e le piazze che lungo essa si dipanano.
Si tratterà, dunque, di:
1. Ri-aprire il rapporto fisico e visivo con la trama dei vuoti urbani antistanti e retrostanti il mercato (via Bixio, via Verdi);
2. riscoprire le profondità trasversali verso via Marsala e la più lontana via Leopardi in una sorta di ricongiunzione ideale con il territorio risalente verso i Castelli e, così, ri-orientare l’invaso spaziale del mercato;
3. dare forma ad uno spazio specifico entro cui esporre la struttura, liberata e restaurata, del mercato;
4. ri-vitalizzare usi sociali molteplici e differenziati;
5. valorizzare le funzioni commerciali al dettaglio in una fruibilità più allargata;
6. ri-qualificare l’uso collettivo dello spazio, attraverso l’inserimento di possibili nuove attività di carattere artistico e culturale;
7. aumentare la dotazione di spazi per attività espositive.
Essenziale ci è apparso, per questi scopi, il lavoro sul suolo teso a trasformare ed estendere la pavimentazione del mercato coperto ed integrarla con le superfici dell’ambito pedonale piantumato che fronteggia l’area di studio lungo via Bixio.
Il manufatto originale è contenuto in uno spazio definito da una sorta di ampia teca virtuale delineata da una cornice preziosa (in rete metallica dorata) che disegnando il perimetro di un ideale volume prismatico vi incastona, secondo una relazione dialettica, reperto storico e il nuovo, sovrastante volume, della sala espositiva aperto come un cannocchiale verso Falconara Alta.
Nel luogo di tale architettura viene, in tal modo, a definirsi una piazza aperta su due lati e parzialmente coperta. Ambito di nuova socializzazione, esso attualizzerà il significato dell’originale mercato coperto suscitando vitalità urbana in relazione con le iniziative avviate per la promozione dell’asse commerciale.
prof. Aldo Benedetti
Relazione che, ci si augura, riverberi effetti benefici non solo sulle parti adiacenti ma anche su quelle più lontane.
I PRESUPPOSTI DEL PROGETTO
Fagocitato da una crescita continua e quasi incontrollabile, tipica peraltro dello sviluppo post-bellico delle città costiere, marchigiane ed abruzzesi, lo spazio del mercato ha progressivamente perduto quel carattere originario e distintivo che le immagini dell’epoca ancora trasmettono, seppure parzialmente.
Nelle fotografie esso ci appare, infatti, come un luogo sospeso tra tradizione e modernità; un anello di congiunzione tra le diverse dinamiche di un’economia in fase di cambiamento; un punto di incontro tra entroterra e mare dove lo stesso orientamento dell’asse della fabbrica sembra sottintendere simbolicamente questa vocazione al confronto ed alla possibile unificazione di due componenti essenziali nel territorio di Falconara. Il mercato coperto traduceva, nella sua pur contenuta spazialità, anche il senso di una continuità storica con la specificità urbana (non solo italiana) degli spazi destinati agli scambi; continuità combinata, tuttavia, con una spinta innovatrice resa manifesta dalla configurazione architettonica della struttura.
Nel riferirsi all’immagine delle costruzioni ottocentesche in metallo, la forma del mercato coperto di Falconara Marittima scaturiva, tuttavia, come decisamente semplificata, specie nelle articolazioni delle membrature, dall’uso del cemento armato che restituiva, nel biancore del materiale, un manufatto scheletrico all’apparenza astratto ma vivamente incisivo nella determinazione della nuova identità moderna della città adriatica. Purtroppo successivi interventi di adeguamento funzionale (con chiusure e superfetazioni) hanno tradito l’impianto aperto e permeabile dell’opera ottundendone la comprensione e ponendo in seria discussione la legittimità della sua esistenza.
FINALITA’ DELL’INTERVENTO
Il nostro progetto intende, allora, riguadagnare una condizione spaziale più consona con l’importanza localizzativa del sito e riconsiderare il valore storico di un’opera riconosciuta ufficialmente degna di conservazione, seppur assai compromessa.
Gli obiettivi di riqualificazione e sviluppo di via Nino Bixio, dettati dal bando di concorso, ci hanno indotto ad osservare l’area oggetto d’intervento quale parte integrante di un sistema ambientale ben più ampio di quello del lotto di pertinenza del mercato esteso oltre la strada e le piazze che lungo essa si dipanano.
Si tratterà, dunque, di:
1. Ri-aprire il rapporto fisico e visivo con la trama dei vuoti urbani antistanti e retrostanti il mercato (via Bixio, via Verdi);
2. riscoprire le profondità trasversali verso via Marsala e la più lontana via Leopardi in una sorta di ricongiunzione ideale con il territorio risalente verso i Castelli e, così, ri-orientare l’invaso spaziale del mercato;
3. dare forma ad uno spazio specifico entro cui esporre la struttura, liberata e restaurata, del mercato;
4. ri-vitalizzare usi sociali molteplici e differenziati;
5. valorizzare le funzioni commerciali al dettaglio in una fruibilità più allargata;
6. ri-qualificare l’uso collettivo dello spazio, attraverso l’inserimento di possibili nuove attività di carattere artistico e culturale;
7. aumentare la dotazione di spazi per attività espositive.
Essenziale ci è apparso, per questi scopi, il lavoro sul suolo teso a trasformare ed estendere la pavimentazione del mercato coperto ed integrarla con le superfici dell’ambito pedonale piantumato che fronteggia l’area di studio lungo via Bixio.
Il manufatto originale è contenuto in uno spazio definito da una sorta di ampia teca virtuale delineata da una cornice preziosa (in rete metallica dorata) che disegnando il perimetro di un ideale volume prismatico vi incastona, secondo una relazione dialettica, reperto storico e il nuovo, sovrastante volume, della sala espositiva aperto come un cannocchiale verso Falconara Alta.
Nel luogo di tale architettura viene, in tal modo, a definirsi una piazza aperta su due lati e parzialmente coperta. Ambito di nuova socializzazione, esso attualizzerà il significato dell’originale mercato coperto suscitando vitalità urbana in relazione con le iniziative avviate per la promozione dell’asse commerciale.
prof. Aldo Benedetti
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L’intervento proposto si articola attraverso un percorso critico che riconosce il ruolo strategico di un ambito urbano complesso qual è quello individuato dal bando di concorso, riaffermandone la centralità in una rinnovata relazione con l’asse commerciale di via Nino Bixio.Relazione che, ci si augura, riverberi effetti benefici non solo sulle parti adiacenti ma anche su quelle più lontane.I PRESUPPOSTI DEL PROGETTOFagocitato da una crescita continua e quasi incontrollabile, tipica peraltro...
- Year 2006
- Client Comune di Falconara Marittima
- Status Competition works
- Type Multi-purpose Cultural Centres
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