feeling the cube | Alessandra Fanì

eco-design Milan / Italy / 2012

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Il progetto nasce da una riflessione sui numerosi stimoli sensoriali che ci vengono dall’esterno: visivi, tattili e olfattivi; ogni giorno ci colpiscono e, più di ogni altro input , fanno affiorare alla nostra mente, in modo del tutto inconscio, ricordi vissuti. Vogliamo far rinascere il giaciglio di paglia: luogo in cui presente e passato si scambiano di posto per assumere significati in continuo mutamento. Lo facciamo con la volontà di recuperare materiali della tradizione che hanno apparentemente esaurito il loro ciclo vitale, per dar loro nuova vita senza cancellarne la storia. FEELING THE CUBE è una seduta/pouf di dimensioni mt 1,00x1,00x0,55(h). Il prototipo realizzato è composto da tre materiali principali: La base: una struttura in ferro e ferro zincato , ricavata da scarti di vecchie ringhiere recuperate dall’abbandono: la modalità di assemblaggio dei vari pezzi rende volutamente riconoscibile l’origine degli stessi; una base d’appoggio in pannelli in legno per casseforme, trattati con olio naturale dalle alte qualità ecologiche. La seduta: due balle di paglia di mt 1,00x0,5x0,45(h), avvolte da un leggero involucro in “rete da pesca” che raccoglie e contiene la paglia, materiale archetipo della realtà di un tempo passato, la cui immagine ci riporta al sole e alla vita all’aperto. Anallergica e traspirante, la paglia possiede ottime proprietà ergonomiche, reagisce alla pressione che riceve da un corpo con elasticità, rispondendo alle specifiche in termini di comfort fisico e igrometrico. Il rivestimento: la fodera della seduta è realizzata con pellame dalle diverse textures, ottenuta dall’assemblaggio di pezzi ricavati da tagli di lavorazione di industrie di borse, cuciti assieme in fasce e tessute tra loro come su un telaio a rivestire la paglia rendendo la seduta un oggetto unico. L’oggetto, inoltre, è stato pensato per essere ulteriormente scomposto in due elementi andando a formare così un tavolino (base) e una o due sedute (paglia e pelle) da appoggiare a terra, più basse e quindi dall’atmosfera ancor più intima e informale. Una suggestiva stratigrafia di materiali riciclati e di recupero che diventa una commistione di “consistenze sensoriali”, a simboleggiare le diverse storie di vita vissuta di ciascuno, e che, oltre a caratterizzare l’oggetto per la sua unicità di produzione, stimola le sensazioni di chi ne viene a contatto, tattile e olfattiva, le maggiori in grado di risvegliare i ricordi più remoti e stabilire connessioni spesso inaspettate. L’oggetto presentato diventa, per questo, experiences’ container, le cui sensazioni sono veicolate dalle persone che interagiscono sedendovisi, a cui attingere in modo del tutto personale attraverso il metodo empirico del dialogo e dell'esperienza.
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    Project details
    • Year 2012
    • Status Completed works
    • Type Custom Furniture
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