Riqualificazione mercato coperto | Angelo Vestri

Concorso di idee Forte dei Marmi / Italy / 2012

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INTRODUZIONE Il progetto redatto come risposta al bando di concorso prevede la realizzazione del nuovo mercato coperto e di alloggi di edilizia pubblica. I temi principali su cui si fondano le scelte progettuali riguardano la ricerca di un "rapporto" con i due elementi naturali preponderanti della zona, ossia il mare e le Alpi Apuane e la sostenibilità. Il primo riguarda una scelta meramente architettonica, il secondo viene avvertito come una necessità sempre più impellente. La soluzione progettuale adottata prevede una porzione del fabbricato a destinazione residenziale di tipo economico, mentre la parte preponderante del complesso è destinata ad attività commerciali di tipo misto che siano in grado di attirare un pubblico diversificato con l'intento di far "vivere" l'edificio anche al di fuori delle orario di apertura dei negozi del mercato. Il complesso è caratterizzato da un livello interrato destinato a parcheggi, un piano terra a destinato al commercio e avente anche funzione di piazza coperta e basamento per i due corpi di fabbrica superiori: uno destinato a pubblici esercizi e l'altro a residenze di tipo economico. MOTIVAZIONI DELLE SCELTE PROGETTUALI Il progetto per il nuovo mercato coperto di Forte dei Marmi, inserito in un contesto ambientale e architettonico notevolmente caratterizzato, è l’occasione per riqualificare un brano di città oggi mal utilizzato e con architetture di scarso pregio. L’area oggetto del concorso si trova in pieno centro cittadino ed è delimitata da una viabilità estremamente condizionante vista la ridotta sede stradale. Inserita in questo contesto, la nuova immagine dell’area, dovrà essere in grado di svelare le peculiarità latenti del luogo e diventare il nuovo riferimento per la vita sociale dell’intera comunità. L’intervento si propone pertanto di sintetizzare l’idea di come il Mercato coperto sia in grado di esprimere una sua identità connaturata al luogo. Da qui, la necessità di avere un rapporto simbolico con i due elementi più importanti della zona: il mare e le Alpi Apuane. L’idea di “portare” il mare e la montagna dove in realtà la sola possibilità è quella di intuire che ci siano diventa l’occasione per restituire nuova vitalità ed importanza ad un’area oggettivamente poco comprensibile. L’idea del rapporto con questi due elementi naturali così forti è diventata una priorità assoluta, un intento progettuale che ha influenzato l’intera composizione architettonica e l’inserimento urbanistico del nuovo Mercato: idea che da sola è capace di garantire quella qualità architettonico - ambientale che attualmente l’area oggetto del concorso non ha. L’edificio assume pertanto un ruolo di riferimento per la collettività in grado di conferire misura e al tempo stesso dinamicità al luogo in cui è inserito. Il nuovo Mercato rappresenta una sorta di "corridoio immaginario", dunque uno spazio di servizio del paesaggio naturale di Forte dei Marmi. Il rapporto che si viene ad instaurare con il mare e la montagna non è quindi solo simbolico in senso astratto, ma anche fisico: grazie alla sua capacità comunicativo - percettiva espressa attraverso la sensazione di profondità data dalla flessione del corpo principale che si affaccia direttamente sulla piazza, il nuovo Mercato diventa il luogo di aggregazione per eccellenza che esalta il senso di appartenenza e di comunità. Il rapporto tra la piazza e l’edificio assume pertanto un significato centrale nella vita quotidiana dei singoli cittadini. La piazza si carica di un significato teso alla ricerca di uno spazio collettivo, ma allo stesso tempo diventa anche spazio di approdo, spazio da attraversare e percorrere, spazio che consente di misurare prima e di sostare dopo. Un grande piano che assicura al progetto continuità visiva e funzionale, che sottolinea la fluidità e la facilità di accesso alla piazza e al Mercato senza l’introduzione di inutili barriere, ostacoli o ingiustificati salti di quote. Il rapporto tra piazza ed edificio è di costante penetrazione ed appartenenza cercando con insistenza un dialogo alla scala del territorio. Non solo: questo rapporto, semplice e diretto consente anche di misurare la relazione, della quale il progetto si fa carico, alla scala urbana: il fronte principale, caratterizzato dalla dinamicità dei suoi “aggetti”, acquista una profondità che sottolinea, in chiave contemporanea, l’importanza del rapporto tra facciata e portico; rapporto concepito come ulteriore elemento di aggregazione. INSERIMENTO URBANISTICO L’edificio del nuovo Mercato di Forte dei Marmi costituisce un idoneo e rinnovato fondale prospettico rispetto al nuovo assetto dell'area. Posizionare l’edificio all’estremità sud-est del lotto ha come scopo quello di lasciare spazio ad una nuova piazza per la città e allo stesso tempo di far diventare il prospetto principale del Mercato la nuova icona di Forte dei Marmi, riconoscibile e dotata di una forza comunicativa. L’accessibilità alla piazza, è esclusivamente pedonale. All'estremità della stessa è previsto un attraversamento carrabile che collega Via Vittorio Veneto con Via Piave. I parcheggi ad uso pubblico e quelli per il personale, sono stati collocati nel piano interrato posto sotto il livello della piazza, al quale si accede per mezzo di rampe a doppio senso di marcia lungo Via Amilcare Ponchielli e lungo Via Piave. In parte minore sono previsti dei parcheggi anche lungo l'attraversamento carrabile sopra citato. Il piano interrato è messo in comunicazione con il resto della struttura attraverso due collegamenti verticali. Grazie a questa nuova configurazione planivolumetrica si potrà ottenere un facile accesso sia veicolare che pedonale. Scelta giustificata dal fatto che l’impianto urbano trova una sua forza propositiva e una sua coerenza progettuale, nella volontà di concentrare tutte le attività principali in due ambienti unici ed unitari: la piazza ed il Mercato; le altre superfici sono state pensate in funzione di questa esigenza primaria in modo tale da rendere esplicita, senza nessuna incertezza e ambiguità, la chiarezza dell’impianto formale e sostanziale del progetto urbano e della sua necessità di esprimere una propria coesione relazionale. Il libero accesso pedonale è voluto in modo da agevolare l’ingresso e l’attraversamento della piazza in modo semplice e diretto. LA NUOVA PIAZZA Lo spazio pubblico più importante introdotto dal progetto è la nuova piazza ad uso esclusivamente pedonale. La nuova piazza è concepita come un unicum con la facciata principale del nuovo Mercato: con la sua dimensione e la sua collocazione in aderenza al prospetto dell'edificio, la piazza assume con forza il ruolo di centro civico e luogo di aggregazione per la collettività di Forte dei Marmi. Il progetto si propone come lo strumento necessario per rielaborare in chiave contemporanea il tradizionale rapporto tra lo spazio pubblico e l'edificio, caratteristico di così tanti luoghi della costa mediterranea; ciò viene fatto introducendo una dimensione sospesa, metafisica, che si genera dall'incontro della piazza, trattata sostanzialmente come un piano vuoto e la superficie aggettante e sagomata della facciata del Mercato. La piazza è impostata alla stessa quota di quella attuale e costituisce la copertura del nuovo parcheggio interrato: si tratta di un vuoto che ospita anche un piccolo parco urbano. Nella piazza si fa largo quello che costituisce l'accesso principale al complesso; esso è stato concepito attraverso una serie di viali, che partendo da un punto si dipanano a raggiera e abbracciano le aree a verde. L'arredo urbano della piazza è costituito da sedute in pietra e lampioncini aventi un'altezza di un metro. IL NUOVO MERCATO La nuova sede del Mercato di Forte dei Marmi si compone di tre elementi: un basamento e due corpi di fabbrica al piano primo che si innestano perpendicolarmente ad esso e con il loro forte aggetto rappresentano una sorta di abbraccio e di richiamo rispettivamente per chi si trova nella piazza e per chi proviene da Via Amilcare Ponchielli. Il basamento rappresenta lo snodo fondamentale del complesso avente la funzione di passaggio, di piazza coperta e luogo dedicato al commercio. La sua posizione rappresenta la naturale conclusione della piazza ma non rappresenta una chiusura poiché permette di camminare intorno al proprio perimetro e scegliere i vari percorsi pedonali che si innestano poi lungo Via Piave, Via Amilcare Ponchielli e Via Vittorio Veneto. L'ingresso è previsto sia dalla nuova piazza che da Via Piave. I due corpi di fabbrica posti al primo piano svolgono un ruolo fondamentale a livello compositivo. L'edificio destinato ad accogliere sei residenze di tipo economico, avente uno sviluppo rettilineo, aggetta verso Via Ponchielli ed è sostenuto, proprio come fosse un albero, da una serie di pilastrini in acciaio bianco che si riflettono negli specchi d'acqua sottostanti. L'edificio destinato invece ai pubblici esercizi aggetta e si incurva verso la piazza come a volerla abbracciare e al tempo stesso vuole rappresentare un punto di vista privilegiato e "puntato", proprio come se fosse un cannocchiale, verso le Alpi Apuane. Le testate di questo edificio sono costituite da vetrate a tutta altezza con l'intento di voler rappresentare un tramite che dal mare ci porta verso la montagna in modo da collegare idealmente i due elementi. Il rapporto tra questi due corpi di fabbrica è da ricercarsi nella vista che uno offre all'altro, poiché l'edificio destinato ai pubblici esercizi può essere considerato, per l'altro corpo di fabbrica, una sorta di giardino, vista la presenza della serra solare e della copertura verde, della cui vista si gode affacciandosi da ognuna delle finestre che si aprono sul lato esposto a sud del fabbricato destinato alle residenze. E' previsto che i box per la vendita della merce al dettaglio vengano addossati alla parete esposta a sud, provvista di aperture modulari affinché ogni attività commerciale, specialmente quelle che vendono generi alimentari, possano avere il ricambio d'aria previsto anche dalle norme igienico - sanitarie. I servizi igienici verranno previsti in corrispondenza dei due corpi scala che saranno provvisti anche di ascensore ad uso esclusivo del personale. L'edificio ha uno sviluppo complessivo, in altezza, di 8 metri fuori terra, come da prescrizione della scheda tecnica allegata al Piano Complesso. Il piano interrato avrà un'altezza netta di 2,50 m. , il piano terra 3,50, il primo livello adibito ai pubblici esercizi 3,50 m. , mentre per le abitazioni 3m. SOSTENIBILITA' Un capitolo a sé lo merita la sostenibilità del progetto non perché sia scollegata dal pensiero architettonico d'insieme ma perché ne rappresenta il carattere principale. La sostenibilità è un concetto e un modo di fare architettura molto in voga in questo periodo, a volte anche abusandone il significato. Concretamente, passo ad illustrare cosa è stato previsto per rendere autonomo energeticamente l'edificio, per rispondere anche alla direttiva U.E. 31/2010 che dal 1° febbraio 2012 abrogherà la Direttiva U.E. 2002/91, la quale imporrà, a partire dal 2018, che gli edifici pubblici di nuova costruzione siano "edifici a energia quasi zero". Concetto energetico: - Forte coibentazione termica - Utilizzo diretto dell’energia solare passiva con finestre a sud, a ovest e a est - Azione combinata di ventilazione naturale e meccanica con recupero di calore dell’aria - Riscaldamento a battiscopa radiante funzionante a basse temperature - Uso della luce naturale per l’illuminazione degli ambienti - Uso di lampade ad alto rendimento (con bassa produzione di calore) - Sistemi automatici di regolazione, accensione e spegnimento dei punti luce L’edificio, è orientato circa a nord-sud. La ventilazione naturale si otterrà collocando griglie e aperture manovrabili all’interno di ogni ambiente. Un valido contributo al risparmio energetico nell’illuminazione è dato dall’adozione di sistemi automatici di regolazione, accensione e spegnimento dei punti luce (sensori di luminosità e di presenza, sistemi di regolazione). Gli interventi inerenti alla regolazione riguardano: - il comando manuale per aree distinte, - il controllo automatico a tempo, - il comando automatico con rilevatore di presenza, - la regolazione del flusso luminoso in funzione del decadimento delle lampade, dell’orario e dell’apporto di luce diurna. Per tornare alla ventilazione dell’edificio, la ventilazione naturale sarà assistita da dispositivi meccanici integrativi che entrano in funzione solo quando le condizioni climatiche non sono idonee a garantire portate d’aria adeguate, o nei casi in cui necessiti una risposta pronta del sistema, ( ventilazione ibrida); la scelta si è orientata verso un sistema inserito nel controsoffitto ad ugelli che immettono aria fresca ed assorbono l’aria viziata, con l’accortezza di garantire assenza di correnti d’aria e di rumori d’impianto, e introducendo il recupero di calore, con cui è possibile coprire circa il 75% dell’energia necessaria per la ventilazione. Riguardo alla gestione delle temperature interne, la scelta costruttiva è stata quella di privilegiare un’alta inerzia termica lavorando sulla massa dell’edificio. Nelle aree mediterranee una notevole importanza la rivestono le caratteristiche di sfasamento e smorzamento della temperatura; il materiale per eccellenza che risponde a queste caratteristiche è il laterizio, impiegato, in questo progetto, in blocchi ad alta efficienza termica sui quali viene innestata la sottostruttura che sorregge la parete ventilata che è presente su tutti i lati dell'edificio, utilizzando però tecniche e materiali diversi. Le facciate ventilate utilizzano in parte pianelle di laterizio cotte a temperature diverse in modo da ottenere un interessante effetto cromatico a fasce in facciata, ed in parte viene utilizzata la parete verde verticale costituita da pannelli preassemblati già completi della vegetazione. Si è optato per questo mix per ottenere un senso di familiarità del progetto, poiché il laterizio è il materiale tradizionale per eccellenza a cui si è voluta legare l'immagine di "giardino" di cui si può godere tutto l'anno affacciandosi dalle finestre delle abitazioni circostanti. Una scelta che vuole far "vivere" l'edificio per tutto l'anno, dandogli un'immagine sempre diversa a seconda delle stagioni. L'intento che si vuole raggiungere è di far godere, a chi abita nelle vicinanze, non solo della vista dell'edificio ma di un vero e proprio "panorama naturale" sempre diverso. Una cura particolare è stata dedicata alla coibentazione della copertura ( si può calcolare che d’estate alle nostre latitudini sulle coperture ricade una quantità di radiazione solare pari al doppio rispetto a quella che incide sulla parete più soleggiata), ottenuta, all'ultimo livello, con la tecnica del tetto rovesciato con strato isolante in polistirene estruso; mentre per il primo livello è prevista una copertura verde di tipo estensivo. Sulla copertura del secondo livello verranno alloggiati pannelli solari termici e fotovoltaici a completa integrazione architettonica. I pannelli solari termici avranno uno sviluppo di circa 54 mq. per una produzione giornaliera di acqua calda sanitaria pari a circa 4000 litri, in grado di soddisfare i bisogni dei sei appartamenti e del Mercato. I pannelli fotovoltaici avranno uno sviluppo di circa 380 mq. per una produzione di energia elettrica annuale che si aggira intorno ai 60.000 Kw. Vista la destinazione dell’edificio è probabile che ci si trovi in condizioni di esubero di produzione di acqua calda nei mesi in cui l’impianto termico è spento; questa risorsa potrebbe comunque essere messa a disposizione di altri edifici di proprietà comunale limitrofi all’area, oppure come avviene in processi virtuosi sperimentati (lo stabilimento Menarini a Firenze) a disposizione di edifici privati confinanti. Intorno al perimetro dell'edificio è prevista una vasca di raccolta dell'acqua piovana per raffrescare e umidificare la parete verde soprastante. Tre specchi d'acqua costituiscono arredo urbano della piazza e vasche di raccolta delle acque piovane. Internamente, invece, è prevista una serra solare che faccia da "cuscinetto" isolante per quanto concerne la facciata nord-est dell'edificio oltre ad assolvere al ruolo di "giardino coperto". La serra solare ha una copertura vetrata che rappresenta un taglio ed un particolare architettonico della copertura dell'edificio. FLESSIBILITA' E MANUTENZIONE Una delle caratteristiche funzionali più importanti del nuovo edificio del Mercato di Forte dei Marmi, oltre alla razionalità dell’organizzazione spaziale e distributiva descritta precedentemente, è la sua flessibilità; flessibilità intesa come capacità intrinseca dell’edificio stesso di poter essere amministrato e gestito in modo estremamente vantaggioso grazie alle soluzioni tecnologiche e costruttive adottate. L’aggregazione lineare, la distribuzione degli ambienti e le tecnologie utilizzate, sono tali da garantire un’adattabilità degli spazi interni, senza che venga pregiudicata la corretta e migliore utilizzazione possibile: le strutture orizzontali sono state dimensionate considerando un pacchetto di 70 cm totale di spessore, di cui 30 cm di solaio portante, mentre i restanti 40 cm sono stati previsti per consentire il passaggio di tutti gli impianti o mediante controsoffittature realizzate con pannelli removibili per la giusta manutenzione e l’ispezione, oppure mediante un pavimento flottante. Per aumentare il grado di flessibilità tutte le strutture verticali portanti, setti e pilastri, sono state inserite nelle murature perimetrali in modo tale da non compromettere la necessaria libertà distributiva ai vari piani; le luci dei solai, richiedono la tecnologia degli elementi prefabbricati precompressi che garantiscono l’economicità dell’intervento e l’ottenimento del piano libero conveniente alla geometria e alla composizione d’insieme dell’impianto. Anche i materiali utilizzati sono stati pensati per facilitare una manutenzione dell’intero edificio del mercato. In questo caso facilità di manutenzione è sinonimo di impiego di materiali capaci di fornire garanzie di durabilità nel tempo; materiali come il laterizio, la copertura e le pareti verdi sono estremamente affidabili e offrono ottime prestazioni legate al loro invecchiamento anche in un contesto particolarmente aggressivo come quello marino: durano nel tempo e hanno bisogno di una manutenzione minima che consente perciò di ottimizzare i costi di gestione e di manutenzione generale.
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    INTRODUZIONE Il progetto redatto come risposta al bando di concorso prevede la realizzazione del nuovo mercato coperto e di alloggi di edilizia pubblica. I temi principali su cui si fondano le scelte progettuali riguardano la ricerca di un "rapporto" con i due elementi naturali preponderanti della zona, ossia il mare e le Alpi Apuane e la sostenibilità. Il primo riguarda una scelta meramente architettonica, il secondo viene avvertito come una necessità sempre più impellente. La soluzione...

    Project details
    • Year 2012
    • Main structure Mixed structure
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture / Social Housing / Markets
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