GUSCI PROTETTIVI PER DISSUASORI DI SOSTA E PARACARRI | SANTO DENTI

“Vincitore del Primo Premio assoluto del Concorso Internazionale “Plastic Technologies Award 2012” Milan / Italy / 2012

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Il progetto, scaturisce dall'interpretazione di un celebre prodotto di Industrial design che da circa un trentennio sta proliferando incontrastato nelle nostre città: il “Panettone” di Mari. Ovviamente non si tratta del dolce meneghino, ma bensì del paracarro progettato dall'Industrial Designer Enzo Mari, il quale, della prelibatezza natalizia, ha ripreso la forma, opportunamente stilizzata, ed il nome. Con il passare del tempo, questo oggetto è stato utilizzato in infinite combinazioni, come dissuasore di sosta, per delimitare corsie stradali e parcheggi, come basamento per la segnaletica stradale, come sbarramento alle autovetture in corrispondenza delle ciclo pedonali, etc etc, invadendo le strade delle nostre città, già congestionate dal vertiginoso aumento del traffico automobilistico. Il “panettone” è realizzato in calcestruzzo vibrato, ha le seguenti dimensioni: ø cm. 50, Altezza dai cm.50 ai cm. 60, Peso: dai kg. 215 ai kg. 250 ca. Ha un'armatura lungo l'asse che termina nella sommità con un foro circolare o quadrato, atto all'inserimento di anelli o ganci per la movimentazione o per il fissaggio di piantane segnaletiche stradali. L'utilizzo selvaggio del “panettone” come dissuasore di sosta è la diretta conseguenza dell'imperversare, lungo le nostre strade, di vetture parcheggiate incivilmente: ovvero, a malcostume segue malcostume. Come evidenziato sinteticamente nelle immagini introduttive inserite nella Tavola n°1, ho riscontrato le seguenti problematiche di carattere funzionale: 1) L'altezza del “panettone”, da cm.50 a cm.60 lo rende invisibile agli occhi di chi guida un'autovettura. 2) Il colore grigio del cemento si mimetizza nelle nostre strade urbane. 3) Per il pedone, il ciclista o il motociclista rappresentano un pericolo dato che il calcestruzzo è decisamente più resistente del corpo umano. 4) Il calcestruzzo è decisamente più resistente anche delle nostre autovetture, al minimo urto sono danni molto costosi. Partendo da queste considerazioni di carattere pratico, il mio intento principale non è quello di polemizzare, con un Maestro dell'Industrial Design come Enzo Mari, bensì è quello di raccogliere tutti gli stimoli progettuali possibili per poter esprimere, a mia volta, un progetto completo e credibile, rispondente a bisogni pratici, che possa comunicare, stimolare, incuriosire, suggerire altre discussioni e, perché no, anche divertire. Da questi presupposti comuni hanno avuto origine le 4 linee progettuali (scelte tra alcune decine), identiche nell'anima, ma che si diversificano per il messaggio in esse racchiuso e nelle finalità: G.love.MI ovvero “Ama Milano”, ovvero “agguantami” ovvero “proteggimi” e al contempo “proteggiti”: Il messaggio è immediato, un preservativo variopinto che avvolge un oggetto grigio vagamente fallico; il fine è semplice, diffondere nelle nostre strade e comunicare giocosamente, esplicitamente senza moralismi, l'uso del preservativo come strumento di protezione efficace contro la diffusione dell'HIV. i Pom è un tributo ironico e gioioso, all'opera di un uomo affamato e folle che con la forza delle idee ha semplicemente rivoluzionato le sorti dell'umanità. “Souvenir d'Italie” è probabilmente il progetto più ambizioso; ovvero trasformare un anonimo blocco di cemento nel simbolo Universale del kitsch e del “viaggio”: la bolla di vetro con la neve. All'interno di questa bolla, verrà rappresentata l'infinita variegata moltitudine delle persone, dei paesaggi, delle città, delle invenzioni e delle creazioni italiane, in ambito naturalistico, cinematografico, artistico, letterario, architettonico, poetico, musicale, paesaggistico, storico, industriale e chi più ne ha più ne metta. Con “Souvenir d'Italie” lo scopo è quello di offrire uno strumento comunicativo-divulgativo alternativo di estrema forza, capace di rompere con i “Luoghi Comuni” per suggerire al visitatore o al turista il giusto “Ricordo dell'Italia”, il meglio dell'Italia. “Baci a Mari” è anch'esso un tributo ironico e gioioso (solo vagamente critico), all'opera del Maestro Enzo Mari. Come per tutti gli altri progetti sopra descritti, anche in “Baci a Mari” si risponde alle problematiche funzionali rilevate precedentemente, rendendo il “Panettone” più evidente, più visibile e più morbido. Come da un blocco di cemento si possa arrivare al tenero cioccolatino perugino ed infine ad una panchina per innamorati, non lo si può comprendere con il pragmatismo: una transustanziazione così radicale la si può dedurre solo con l'ironia. Come “G.love.MI”, “i Pom” e “Souvenir d'Italie”, anche “Baci a Mari” solo in superficie rappresentano un divertissement; ad un'analisi più attenta si comprende lo scopo più profondo insito in tutti questi progetti (o metaprogetti): suggerire e stimolare le aziende italiane ad investire nella creatività, in nuove forme di comunicazione, di non temere la sfida della globalizzazione credendo nelle proprie potenzialità, ma soprattutto consapevoli di tutto ciò che la nostra nazione ha saputo e saprà generare.
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    Il progetto, scaturisce dall'interpretazione di un celebre prodotto di Industrial design che da circa un trentennio sta proliferando incontrastato nelle nostre città: il “Panettone” di Mari. Ovviamente non si tratta del dolce meneghino, ma bensì del paracarro progettato dall'Industrial Designer Enzo Mari, il quale, della prelibatezza natalizia, ha ripreso la forma, opportunamente stilizzata, ed il nome. Con il passare del tempo, questo oggetto è stato utilizzato in infinite combinazioni, come...

    Project details
    • Year 2012
    • Work started in 2012
    • Status Competition works
    • Type Shopping Malls / Showrooms/Shops / Bars/Cafés / Discos, Clubs / Custom Furniture / Graphic Design / Advertising / Leisure Centres
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