Riconfigurazione Spaziale della Cattedrale del Castello Aragonese di Ischia

Waved Ischia / Italy / 2009

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La costruzione della nuova Cattedrale, realizzata nel XIV secolo in stile romanico, avvenne al di sopra di una esistente cappella che ne divenne l’attuale cripta, riplasmata nel XV secolo, ebbe il suo massimo splendore nel 1509 con la celebrazione delle nozze tra Vittoria Colonna e Ferrante d’Avalos marchese di Pescara. Successivamente ritoccata nel XVIII secolo durante l’episcopato di Mons. Cotignola (1692-1702), venne fortemente danneggiata nel 1809 dal fuoco delle fregate inglesi che la resero inagibile e ne avviarono il declino. La fabbrica dell’Assunta è a pianta basilicale suddivisa in tre navate, di cui le due laterali coperte da volte a crociera a cui si annettono cappelle votive ed ambienti della sacrestia, ci permette di individuare una successione di spazi a diversa importanza. Così il punto focale, sede dell’altare, veniva scandito da un arco trionfale oltre il quale lo spazio si apriva per lasciare spazio ad una probabile cupola a sesto ribassato al di sotto della quale inondata dalla luce avevano luogo le funzioni. La luce aveva sempre svolto una grande importanza negli spazi cerimoniali, e non a caso la disposizione ovest-est della quasi totalità degli edifici ecclesiastici conferiva una chiara indicazione del passaggio tra oscurità e salvezza nella luce divina. Il prolungato stato di parziale rudere della Cattedrale dell’Assunta ha modificato notevolmente nel tempo il rapporto tra invaso spaziale interno e paesaggio esterno, conferendo una nuova visione del rapporto tra luogo ed edificio. La perdita della facciata e della copertura dell’invaso principale ha creato, infatti, una diretta continuità percettiva tra edificio e natura che, se da una parte caratterizza fortemente la fruizione estetica del monumento, dall’altra crea enormi problemi di conservazione. Questo conquistato rapporto tra edificio e natura non può a nostro avviso essere perso, è quindi nostra intenzione limitare fisicamente lo spazio in modo nuovo, con un elemento capace di preservare le preesistenze ed al tempo stesso di permettere la pressoché integrale percezione dello spazio esterno/interno. Abbiamo pensato ad uno scrigno che non celasse il contenuto e che si confutasse quale semplice contenitore. Un oggetto che diviene simbolo per ciò che protegge. Uno scrigno che nasce dalle geometrie della cattedrale, ricalcando i confini delle tre navate, e che si eleva scomponendosi per mezzo delle spinte provenienti dalle preesistenze che esso ricopre. Come in geologia i movimenti tra i continenti provocano lacerazioni, brecce, pressioni con conseguente fuoriuscita di magma, così le preesistenze ricoperte dal nuovo edificio spingono anch’esse per fuoruscire deformando la struttura che le contiene. Il nuovo edificio disgregandosi in copertura in una serie di anelli concentrici richiama un paesaggio vulcanico ricco di crateri e crinali che permettono la visione dall’esterno delle preesistenze interne e dall’interno della volta celeste.
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    La costruzione della nuova Cattedrale, realizzata nel XIV secolo in stile romanico, avvenne al di sopra di una esistente cappella che ne divenne l’attuale cripta, riplasmata nel XV secolo, ebbe il suo massimo splendore nel 1509 con la celebrazione delle nozze tra Vittoria Colonna e Ferrante d’Avalos marchese di Pescara. Successivamente ritoccata nel XVIII secolo durante l’episcopato di Mons. Cotignola (1692-1702), venne fortemente danneggiata nel 1809 dal fuoco delle fregate inglesi che la...

    Project details
    • Year 2009
    • Client Comune di Ischia (NA)
    • Status Competition works
    • Type multi-purpose civic centres / Churches / Monuments / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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