Centro polifunzionale a Fiesse (Bs) | Mariano Biazzi Alcàntara

Concorso di idee Fiesse / Italy / 2011

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.PREMESSA Il territorio circostante Fiesse è il vero spunto generatore del progetto, sia per l’approcio rivolto al disegno urbano dell’area Madella che come richiamo tipologico degli edifici pubblici da progettare e da insediare nella stessa area richiesti dal bando del concorso. .L’AREA MADELLA: DA VUOTO URBANO A PIAZZA PUBBLICA L’area Madella, oggetto del concorso e individuata dal bando come futura sede del nuovo centro polifunzionale, si presenta attualmente come un pezzo di paese abbandonato, una zona morta (o vuoto urbano) ricavata dalla demolizione di vecchi edifici rurali a loro volta da tempo abbandonati. Ci si trova di fronte quindi al bisogno primario di dare un nuovo assetto e disegno a questo vuoto al fine di riqualificarne e definirne l’identità urbana necessaria alla sua integrazione nel contesto generale del paese. L’area assume una connotazione pubblica e diventa cosi’ una Piazza il disegno della quale viene generato riportando idealmente il disegno caratteristico degli appezzamenti e confini dei campi agricoli della campagna attorno al paese. L’intersecazione degli assi formano sia le aree di edificazione delle architetture che quelle destinate alla pavimentazione o al verde urbano. La nuova Piazza assumera’ un ruolo importante di ricucitura dell’impianto urbanistico di Fiesse e diventerà inoltre uno spazio attraente per la cittadinanza, uno spazio con una propria identità da vivere e usufruire non solo come luogo di incontri ma anche ospitando manifestazioni, mercati e sagre popolari. La Piazza sarà per la maggior parte pavimentata in pietra di luserna a spacco posata a correre intervallata da zone di verde. .GLI EDIFICI Per lo studio degli edifici si è partiti dal presupposto di dare la possibilità all’amministrazione di edificare per stralci seguendo un disegno architettonico unitario che permetta, anche nelle fasi di costruzione, la visione di un progetto globale che non dia la sensazione di abbandono o di incompiuto. Un impianto edilizio a blocco unico e a corte chiusa preclude e impedisce le premesse di realizzazione per fasi sopra descritte, per cui si rende necessario la rottura e la creazione di elementi che permettano maggiore permeabilità fra gli stessi e l’area pubblica. In questo modo la Piazza prende ulteriore forza divenendo un luogo non solo di incontro ma anche dal carattere riconoscibile. Gli edifici infatti seguono l’orientamento degli assi della Piazza ed hanno tutti la facciata d’accesso rivolta verso il centro della stessa. Seguendo la logica della realizzazione per fasi si potrà quindi costruire un edificio per volta senza snaturare il disegno globale dell’area che comunque resterà ben definita come sistema Piazza. La distribuzione interna degli stessi dipenderà naturalmente dalle esigenze funzionali e dalle metrature richieste per ogni edificio, pertanto l’ambulatorio medico, la sala polivalente e il Centro diurno anziani saranno distribuiti su un livello solo, mentre la Banca e il Municipio avranno piu’ piani utili (2 per la Banca e 3 per il Municipio). Gli edifici sono concepiti per essere corpi edilizi a consumo energetico ’’quasi zero’’ pertanto la loro progettazione richiede ottime prestazioni dell’involucro e impianti efficienti. Tutto l’edificio è concepito come un “corpo attivo” in grado di adattarsi alle sollecitazioni ambientali, caratteristiche della pianura padana dove si passa da inverni freddi a estati calde ed umide, al fine di ridurre i propri consumi energetici. Oltre al consumo energetico durante la fase di esercizio dell’opera si è tenuto in considerazione anche l’impatto ambientale durante l’intera vita utile, dalla costruzione all’eventuale smantellamento, dell’edificio. Per le strutture verrà utilizzata una tecnologia costruttiva “a secco”, con struttura portante a telaio in legno ed acciaio, in modo tale da poter utilizzare l’intero spessore della parete per i materiali isolanti. Le pareti avranno trasmittanza termica pari a 0.10 W/m K così come le coperture, che generalmente negli edifici generano gran parte delle superfici disperdenti. Gli impianti che garantiscono il fabbisogno energetico degli edifici sono costituiti da pompe di calore elettriche ad alta efficienza abbinate a sonde geotermiche. L’energia elettrica necessaria al funzionamento delle pompe di calore sarà ottenuta da pannelli fotovoltaici a silicio amorfo posti in copertura. Questo tipo di pannello, dal ridotto spessore, garantisce una elevata produzione di elettricità anche se non rivolti verso sud e in condizioni di luce naturale diffusa. L’impianto idraulico di ogni edificio è composto da impianto geotermico ampliabile con solare termico laddove ci sia la necessità di maggiore acqua calda. Infine tutte le coperture degli edifici cosi’ come la Piazza, in corrispondenza delle aree verdi, sarà dotata di impianto per il recupero dell’acqua piovana. Esternamente ogni edificio viene rivestito con parete ventilata in lastre di pietra di luserna alcune con finitura fiammata e altre liscia. La pietra utilizzata in facciata richiama e fortifica, mediante la continuità materica e visiva, il carattere del complesso di edifici e la Piazza.
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    .PREMESSA Il territorio circostante Fiesse è il vero spunto generatore del progetto, sia per l’approcio rivolto al disegno urbano dell’area Madella che come richiamo tipologico degli edifici pubblici da progettare e da insediare nella stessa area richiesti dal bando del concorso. .L’AREA MADELLA: DA VUOTO URBANO A PIAZZA PUBBLICA L’area Madella, oggetto del concorso e individuata dal bando come futura sede del nuovo centro polifunzionale, si presenta attualmente come un pezzo di paese...

    Project details
    • Year 2011
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Town Halls / multi-purpose civic centres / Office Buildings
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