Antares sport village Spinea Italy | Studioversuro. Gianpaolo Versuro

L’intervento ha riguardato una radicale riqualificazione di un’area ubicata presso il comune di Spinea VE già adibita in precedenza ad attività sportiva e per un’estensione di circa 12.000 mq. Il progetto prevedeva la realizzazione delle seguenti attività sportive : - n. 5 campi da calcio “a cinque” di cui quattro coperti con struttura fissa in travi di legno lamellare; - n. 2 corpi di fabbrica ad un solo piano con destinazione spogliatoi e servizi; - n.1 edificio polifunzionale a due piani a supporto della attività sportiva comprensivo di ristorante, centro benessere, negozi, spazi tecnici e di deposito ; – sistemazione dell’area scoperta con la creazione di una piazza a forma semicircolare ed uno specchio d’acqua. Le scelte architettoniche che hanno portato alla conformazione del progetto sono: 1.Orientamento all’esposizione solare. La forma curvilinea dell’edificio con orientamento sud-ovest nasce da esigenze legate all’esposizione solare. La terrazza al piano primo e le pareti vetrate del prospetto sud-ovest nascono dalla volontà di eseguire un ambiente inondato di luce e di una generale sensazione di “trasparenza”. 2.Aspetti estetici. Il principale elemento architettonico generatore del progetto è stato la volontà di chiusura totale dell’intervento rispetto al contesto, identificato dalla solita periferia composta da anonimi “villini”. Un fronte esterno costituito da un “muro” ad andamento curvilineo ermeticamente chiuso, omogeneo e privo di aperture, se non quelle strettamente necessarie, contrapposto ad una corte interna totalmente vetrata e trasparente. 3. Materiali. Il ”muro” esterno deve essere tale anche in termini di scelta dei materiali e quindi l’uso dominante del materiale che storicamente rimanda alle “mura urbane”: il mattone di laterizio. Nella parte interna il mattone scompare per lasciar posto al vetro e acciaio sinonimo di trasparenza. Il legno invece è stato usato per esigenze funzionali. Facilità di posa, costi di costruzione ridotti e, per la copertura dell’edificio polifunzionale, anche per ragioni impiantistiche; infatti il sottotetto è strutturato come un vano tecnico aperto e areato che, oltre a permettere l’alloggiamento della parte impiantistica, produce una microventilazione del piano sottostante riducendo così il carico impiantistico nei periodi estivi.