Piano di Recupero per la realizzazione di unità abitative | Angela Sbragi

Case Passive Arezzo / Italy / 2011

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L’intervento per la prima denominata “Il Fienile” prevede la realizzazione di circa 84 mq di SUL, con destinazione residenziale distribuita mediante la realizzazione di 2 livelli fuori terra e da uno interrato. L’intervento nasce dal vigneto: entrare in silenzio in uno scorcio di paesaggio così silenzioso e sincero, così caratteristico della zona, e dopo un lungo percorso progettuale collocare il volume all’interno di quel piccolo “BORGO RURALE” che sembri li da sempre. Sono la vigna, l’ulivo, i terrazzamenti pronunciati che disegnano i luoghi, sono loro gli unici protagonisti. Lasciarsi alle spalle il paese di San Martino e poco dopo svoltare per una strada di campagna modellata dai dislivelli del terreno e dal via vai nel tempo delle macchine agricole; ed è qui lungo questa strada, che prende vita la nostra idea progettuale. Percorrere la strada e trovarsi davanti il fienile, nome che ci fa ricordare altri tempi, ma collegato da un'unica idea di fondo: il “PAESAGGIO RURALE”. Esternamente, il casale si mimetizza, parla il linguaggio del mondo circostante, fatto di tradizione rurale, di colori naturali. Internamente, l’ambiente diventa astratto. Il piccolo dislivello tra il soggiorno e la cucina, ideale prosecuzione dei dislivelli armonici del terreno circostante e quasi ideale prosecuzione. Immagini in movimento, paesaggi e colori entrano dal mondo esterno mutando con il variare delle stagioni.E ogni forma, ogni volume, ogni materiale utilizzato è frutto di un continuo colloquio con la campagna circostante. Pietra, murature e anche materiali moderni saranno utilizzati per costituire un insieme di elementi prospettici dati dall’ambiente circostante con particolare riguardo al sistema costruttivo e messa in opera dei materiali impiegati. Per i serramenti esterni sarà impiegato il legno naturale e utilizzeremo per paramenti e rivestimenti esterni intonaco di tipo civile a calce e coloriture in tempera a colori naturali. Particolare attenzione verrà posta nella scelta delle specie da utilizzare negli spazi verdi annessi al nucleo abitativo; verranno impiegate specie autoctone provenienti preferibilmente da vivai locali; verranno impiantate “piante a pronto effetto”, ossia piante di alcuni anni allevate in contenitori in modo da garantire un aspetto gradevole e funzionale in tempi considerati ragionevoli. Il percorso progettuale che ci ha portato a proporre l’idea nasce dalla consapevolezza e dal rispetto dei luoghi in cui l’intervento dovrà dialogare, ed è proprio questo rispetto che dovrebbe animare ogni nuova realizzazione al di là di ogni mera copiatura di fabbricati esistenti. L’idea architettonica va sicuramente giudicata come dovrebbe essere cura il capire quello che si vuole esprimere attraverso il linguaggio scelto e rappresentato e non nascondersi dietro diciture prestampate che non hanno il coraggio di dire quello che non piace e soprattutto il perché e in base a cosa. Stratigrafie ben delineate sia negli spessori che nei materiali, così come gli infissi, le schermature, la copertura; un percorso progettuale preciso e evidente, non troppo moderno, ma solo al passo con le leggi “ambientali” che cambiano e che dobbiamo rispettare. Ad oggi, ogni scelta progettuale attentamente valutata, che va dallo spessore e al tipo di isolante, dall’ infisso, ai solai isolati con pannelli in sughero, è arrivata dopo un percorso impegnativo e anche dispendioso dal punto di vista economico, per raggiungere uno standard abitativo che non è presente nel territorio, non solo comunale, ma nazionale (ad eccezione di un solo fabbricato da poco certificato in Trentino); questa caratteristica sembra sia passata in secondo piano e non sia stata oggetto di valutazione. L’installazione in copertura di collettori solari ci ha portato a studiare attentamente un manto di copertura che riuscisse in modo naturale ad integrare i pannelli per mitigare l’impatto visivo, che specialmente nei territori rurali risulta molto forte: ecco perché l’utilizzo di una tegolatura (tipo Erlur Karnat) in laterizio ma di una colorazione antracite in modo da limare al massimo la presenza.
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    Project details
    • Year 2011
    • Main structure Reinforced concrete
    • Client privato
    • Status Current works
    • Type Single-family residence
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