LA CASA PASSIVA | Sauro Lastrucci

PIANO DI RECUPERO IN LOCALITA' SAN MARTINO - COMUNE DI CAPOLONA (AREZZO): Arezzo / Italy / 2012

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L’intervento per l’unità immobiliare “Il Fienile” nel suo complesso prevede la realizzazione di circa 84 mq di SUL, con destinazione residenziale collocata all’interno delle p.lle 73, superficie distribuita mediante la realizzazione di 2 livelli fuori terra e da uno interrato. L’idea forte che anima il fabbricato o meglio che ha ispirato chi ha disegnato i volumi e li ha collocati è il PAESAGGIO. L’intervento nasce dal luogo e soprattutto dal vigneto della p.lla 73; entrare in silenzio in uno scorcio di paesaggio così silenzioso e sincero, così caratteristico della zona, e dopo un lungo percorso progettuale collocare il volume all’interno di quel piccolo “BORGO RURALE” che sembri li da sempre. E’ la vigna, l’ulivo, i terrazzamenti pronunciati che disegnano i luoghi, sono loro gli unici protagonisti; la “casa” sarà semplice spettatrice di viste che sono lì da sempre e ci rimarranno. L’idea di ruralità, avendo visitato per giorni questi luoghi, è nata da se e l’abbiamo seguita in ogni nostro passo progettuale che ci ha portato alla realizzazione di una proposta progettuale, che vive di segni identificativi forti e precisi ricollocabili al paesaggio rurale con il quale vogliamo interagire. Lasciarsi alle spalle il paese di San Martino, e poco dopo svoltare a destra per una strada di campagna modellata dai dislivelli del terreno e dal via vai nel tempo delle macchine agricole; ed è qui lungo questa strada, lungo i famosi viottoli, che prende vita la nostra idea progettuale. Non cercate la bifamiliare con il cancello privato, il posto per la macchina e l’isola invalicabile tutto in torno; qui non la troverete. Niente di tutto questo. Magari, potrà anche non piacere, ma si parte da un presupposto forte e preciso: sarai tu che andrai un giorno a vivere nella tua “casa” in loc. Ragnaia, e non l’artefice della trasformazione, secondo le tue esigenze, di un luogo che vive in quel modo da sempre; prendere o lasciare. Percorrere la strada e trovarsi davanti il fienile, nome che ci fa ricordare altri tempi, ma collegato da un'unica idea di fondo: il “PAESAGGIO RURALE”. Ci troviamo davanti un dialogo di sguardi; la casa osserva il paesaggio esterno che la circonda – splendido – e che la invade internamente. Esternamente, il casale si mimetizza, parla il linguaggio del mondo circostante, fatto di tradizione rurale, di colori naturali. Internamente, l’ambiente diventa astratto. La “tradizione” esterna entra nella casa come una serie di dipinti sule pareti. Ogni funzione nella casa è accompagnata da un dipinto da osservare: un dipinto generato dalle finestre che “catturano” il paesaggio, lo incorniciano e lo proiettano all’interno. Il piccolo dislivello tra il soggiorno e la cucina, ideale prosecuzione dei dislivelli armonici del terreno circostante e quasi ideale prosecuzione. Immagini in movimento, paesaggi e colori entrano dal mondo esterno mutando con il variare delle stagioni. E ogni forma, ogni volume, ogni materiale utilizzato è frutto di un continuo colloquio con la campagna circostante. Pietra, murature e anche materiali moderni saranno utilizzati per costituire un insieme di elementi prospettici dati dall’ambiente circostante con particolare riguardo al sistema costruttivo e messa in opera dei materiali impiegati. Per i serramenti esterni sarà impiegato il legno naturale e utilizzeremo per paramenti e rivestimenti esterni intonaco di tipo civile a calce e coloriture in tempera a colori naturali. Particolare attenzione verrà posta nella scelta delle specie da utilizzare negli spazi verdi annessi al nucleo abitativo; verranno impiegate specie autoctone provenienti preferibilmente da vivai locali; verranno impiantate “piante a pronto effetto”, ossia piante di alcuni anni allevate in contenitori in modo da garantire un aspetto gradevole e funzionale in tempi considerati ragionevoli. Il percorso progettuale che ci ha portato a proporre l’idea nasce dalla consapevolezza e dal rispetto dei luoghi in cui l’intervento dovrà dialogare, ed è proprio questo rispetto che dovrebbe animare ogni nuova realizzazione al di là di ogni mera copiatura di fabbricati esistenti. L’idea architettonica va sicuramente giudicata come dovrebbe essere cura il capire quello che si vuole esprimere attraverso il linguaggio scelto e rappresentato e non nascondersi dietro diciture prestampate che non hanno il coraggio di dire quello che non piace e soprattutto il perché e in base a cosa. Stratigrafie ben delineate sia negli spessori che nei materiali, così come gli infissi, le schermature, la copertura; un percorso progettuale preciso e evidente, non troppo moderno, ma solo al passo con le leggi “ambientali” che cambiano e che dobbiamo rispettare. L’obbiettivo di progettazione che ci siamo prefissi è la realizzazione di un immobile che recepisca la Direttiva Europea 2010/31/UE sulla prestazione energetica in edilizia (“edifici a energia quasi zero”) (si precisa che la legge è già stata licenziata dal Senato e delega il Governo a recepire la direttiva e approvare le norme italiane per gli edifici ad “energia quasi zero entro il 9 maggio 2012”). Ad oggi, ogni scelta progettuale attentamente valutata, che va dallo spessore e al tipo di isolante, dall’ infisso, ai solai isolati con pannelli in sughero, è arrivata dopo un percorso impegnativo e anche dispendioso dal punto di vista economico, per raggiungere uno standard abitativo che non è presente nel territorio, non solo comunale, ma nazionale (ad eccezione di un solo fabbricato da poco certificato in Trentino); questa caratteristica sembra sia passata in secondo piano e non sia stata oggetto di valutazione. Si precisa, per una migliore lettura, che le svasature presenti nelle aperture sono state attentamente valutate alla luce degli apporti gratuiti solari dell’immobile, in modo da non utilizzare aggetti esterni come protezione, ma solo persiane così come ci impone al comma 9 il sopracitato art. 23. L’installazione in copertura di collettori solari ci ha portato a studiare attentamente un manto di copertura che riuscisse in modo naturale ad integrare i pannelli per mitigare l’impatto visivo, che specialmente nei territori rurali risulta molto forte: ecco perché l’utilizzo di una tegolatura (tipo Erlur Karnat) in laterizio ma di una colorazione antracite in modo da limare al massimo la presenza.
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    L’intervento per l’unità immobiliare “Il Fienile” nel suo complesso prevede la realizzazione di circa 84 mq di SUL, con destinazione residenziale collocata all’interno delle p.lle 73, superficie distribuita mediante la realizzazione di 2 livelli fuori terra e da uno interrato. L’idea forte che anima il fabbricato o meglio che ha ispirato chi ha disegnato i volumi e li ha collocati è il PAESAGGIO. L’intervento nasce dal luogo e soprattutto dal vigneto della p.lla 73; entrare in silenzio in uno...

    Project details
    • Year 2012
    • Work started in 2012
    • Main structure Reinforced concrete
    • Client PRIVATO
    • Contractor DA STABILIRE
    • Cost 545.000
    • Status Current works
    • Type Single-family residence
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