Foro Boario - Cuneo | Enrico Pacifico

Cuneo_ ipotesi di riqualificazione del margine ovest della città storica Cuneo / Italy / 2008

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L’area oggetto di studio è rappresentata dagli spazi pubblici presenti all’interno del “triangolo” occidentale della città di Cuneo, con particolare riferimento all’asse viario di Corso Kennedy e all’isolato dell’ex-Foro Boario che è stato man mano abbandonato dalle Amministrazioni Comunali, fino a diventare com’è oggi una distesa di asfalto adibita a parcheggio a pagamento. A testimonianza delle antiche funzioni, rimane oggi soltanto la struttura in cemento del 1926. Negli ultimi anni, con la previsione di realizzare una cittadella universitaria proprio nella fascia Ovest della città, si è intervenuti sui singoli edifici senza realizzare un disegno di insieme che permettesse ai singoli elementi puntuali di costituire una parte di città armonica. Questi aspetti, uniti alla richiesta della cittadinanza di trovare una funzione pubblica per l’isolato del Foro Boario, ha determinato e in qualche modo segnato il percorso progettuale. Il νόυς del progetto è composto prevalentemente da tre elementi principali: 1) il disegno delle mura medievali; 2) lo spazio non costruito; 3) il fil rouge. Dopo aver effettuato alcune ricerche riguardanti le mura medievali, le idee che ho ritenuto più interessanti erano proprio quelle che tenevano in maggiore considerazione la geometria dei baluardi cuneesi. L’intenzione prevalente è stata di cercare di contenere il progetto all’interno dei limiti fisici posti in passato a difesa della città e, in un certo senso, di far loro ri-acquistare la forza che avevano un tempo. La seconda lente attraverso cui focalizzare il progetto è la volontà di non “emergere”. Questo aspetto permette di creare un connubio forte tra la necessità di avere degli spazi costruiti al cui interno svolgere attività diversificate, e la volontà di non “occupare” una piazza importante per il centro storico di Cuneo. L’accesso ai locali interrati avviene tramite la struttura preesistente che funge da foyer e che conduce ai tre piani interrati. Questi ultimi hanno come “fulcro” un cavedio che, oltre ad illuminarli, consente di portare alla luce il bastione medievale presente nell’area. Il primo piano interrato è utilizzato come locale commerciale al cui interno troviamo alcuni negozi e parte dei locali di servizio al teatro, la torre scenica, due sale prove, oltre alla superficie principale di parcamento. Al secondo piano trova spazio il teatro da 738 posti, un bar, i camerini, i laboratori e i depositi del teatro stesso, oltre ad un’ulteriore piccola area a parcheggio. All’ultimo piano interrato si collocano due sale cinema da 120 posti, il bar principale e due sale di registrazione. L’ultimo spunto progettuale è quel filo rosso che accompagna lo sguardo all’interno di tutti gli spazi pubblici importanti per il margine ovest della città di Cuneo. Così come i marinai utilizzavano un filo rosso per districare le gomene di una nave che si erano precedentemente aggrovigliate, così qui un ipotetico fruitore ha la possibilità di seguire un percorso progettuale che lo conduca da piazza Galimberti fino in piazza Torino, attraverso alcuni ambiti urbani riqualificati. Inoltre l’espressione fil rouge, avendo come significato principe quello di “filo conduttore”, è servita come primo gradino di una scala mobile che partiva dai Contratti di Quartiere II, al cui interno tanti elementi vicini per posizione non venivano considerati nella loro complessità urbana, ma lasciati come pedine su un tavolo senza una scacchiera che desse loro senso, e che man mano ha tentato di raggiungere un insieme più ordinato di idee. Ecco, questo potrebbe essere il fine ultimo di tante parole e linee: creare un filo conduttore all’interno di tutto il margine occidentale della città che unisse tutti quei luoghi importanti alla vita stessa della città e, proprio da questo filo, far nascere tutta una serie di linee che, con una geometria o con un’altra, creassero degli ambiti urbani.
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    L’area oggetto di studio è rappresentata dagli spazi pubblici presenti all’interno del “triangolo” occidentale della città di Cuneo, con particolare riferimento all’asse viario di Corso Kennedy e all’isolato dell’ex-Foro Boario che è stato man mano abbandonato dalle Amministrazioni Comunali, fino a diventare com’è oggi una distesa di asfalto adibita a parcheggio a pagamento. A testimonianza delle antiche funzioni, rimane oggi soltanto la struttura in cemento del 1926. Negli ultimi anni, con la...

    Project details
    • Year 2008
    • Status Research/Thesis
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / multi-purpose civic centres / Multi-purpose Cultural Centres / Theatres / Concert Halls / Cinemas / Exhibitions /Installations / Music schools/Music academies / Dance academies
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