Villa a Cerro | Dario Pescia

Per la realizzazione di questa casa in collina è stata demolita e ricostruita una villa unifamiliare esistente, con il vincolo di mantenere la sagoma esterna originale.

Il progetto di ristrutturazione previsto è stato indirizzato verso una completa demolizione e ricostruzione dell'edificio originario, di modesto aspetto, composto da due volumi accorpati e ben distinti nelle loro forme. L'intervento di nuova costruzione ha dovuto mantenere il sedime originario e anche il profilo d'insieme, rispettando le altezze e le volumetrie fuori terra così come da regolamento edilizio comunale. In aggiunta, il progetto ha previsto un piano seminterrato e una piscina a "L" in aderenza sul fronte ovest dell'abitazione.

La nuova costruzione appare quindi con i due corpi di fabbrica uniti da una vetrata continua a doppia altezza con funzione di cerniera dei due volumi, accentuandone così la diversità tipologica originaria. L'obiettivo primario dell'intervento è stato quello di realizzare un'architettura contemporanea che potesse permettere di avere continui scorci prospettici verso la natura circostante, ricca di boschi e montagne e che riuscisse a far dialogare il moderno tecnologico, enfatizzato dalle ampie vetrate, con la tradizionale architettura della casa rurale con pietra di luserna "faccia a vista".

La distribuzione interna della casa avviene centralmente con un corpo scala vetrato e aggettante sulla parte nord verso il bosco/giardino e con l'ascensore panoramico trasparente.

Gli spazi interni sono stati concepiti per ridurre al minimo i percorsi e lasciare ovunque una totale libertà di raggiungere l'esterno; la zona giorno, prevista al piano terra, con le estese vetrate scorrevoli è in diretto contatto con il giardino e la zona sundeck della piscina sembra parte del soggiorno. La zona notte, posizionata al piano primo e sottotetto, comprende cinque suites con altrettanti terrazzi.

Al piano seminterrato è stata realizzata una zona wellness/relax (sul lato ovest della casa) con uscita esterna verso la parete trasparente della piscina. Quest'ultima apertura in plexiglass, scenografica perchè grande come il lato corto della vasca, permette alla luce di rendere luminosa una parte di casa che altrimenti sarebbe in ombra e rende suggestiva la vista di chi nuota all'interno della piscina. Le grandi aperture sono state ideate come vere e proprie scatole vetrate. La luce predomina e la casa stessa diventa una "meridiana" dove il sole penetrando da aperture diverse segnala il trascorrere della giornata. Questa scelta progettuale ha portato inevitabilmente a prestare notevole attenzione alle caratteristiche tecniche dei serramenti e dei vetri per diminuirne le dispersioni termiche in inverno e per ridurre l'apporto calorico in estate. Proprio per questo e anche per migliorare il comfort visivo interno della casa, visto le generose aperture, sono state predisposte delle schermature solari "filtranti", esterne, che consentono di riparare la casa dal caldo eccessivo senza precludere la vista verso l'esterno.

La parte impiantistica della casa, tecnologicamente all'avanguardia, è stata improntata all'ottenimento del risparmio energetico con l'utilizzo della geotermia orizzontale, sia per il caldo che per il fresco e sia per l'impianto sanitario in parallelo con il riscaldamento che per l'eventuale utilizzo nella stagione estiva della piscina. Anche l'impianto elettrico è stato concepito con sistema "bus aperto tipo connex" consente infatti una notevole flessibilità d'uso volta alla riduzione degli sprechi.

È stata inoltre valutata con sensibilità anche l'illuminazione esterna del giardino per evitare l'inquinamento visivo, illuminando con discrezione solo alcuni percorsi e sempre con il concetto di luce riflessa. Un occhio di riguardo è stato dato ai dettagli, agli arredi interni e alle finiture, con elementi studiati e realizzati su nostri disegni sempre in armonia con l'architettura della casa, rinunciando al superfluo per rendere il tutto misurato ed equilibrato.

Collaboratori: Eugenio Biasin ; Minna Nietsche ; Paolo Canova