Torre dei Conti | Ion Budeci

Tra le numerosissime torri baronali citate dalle fonti letterarie e raffigurate in vedute panoramiche della città di Roma, due in particolare risaltavano per la grandiosità e l’altezza: la Torre dei Conti, denominata anche Turris Urbis (torre della città) e la Torre delle Milizie, mastio poderoso di un complesso fortificato ormai scomparso . La Torre dei Conti fu una delle fortezze più gigantesche e formidabili che Roma avesse visto sorgere nell’età di mezzo ; non fu costruita ex novo e unitariamente, ma fu eretta utilizzando preesistenti strutture che furono incorporate all’interno della nuova fabbrica . In questa infatti sono racchiuse altre due costruzioni riconosciute come un’esedra del Foro della Pace ed una torre di epoca precedente. Il Foro della Pace e l’annesso al tempio erano stati costruiti tra il 71 e il 75 d.C. dall’imperatore Vespasiano per celebrare la conquista del Tempio e dei suoi tesori di Gerusalemme da parte dei Romani. L’estensione di questo grandioso complesso costruito in prossimità del Foro di Nerva o Transitorio era di 16.500 mq. Settimio Severo (193-211) ordinò più tardi la parziale ricostruzione del Tempio della Pace e delle aule adiacenti, devastati da un incendio scoppiato alla fine del regno di Commodo (176-192).