Casa LGS

LGS House - The folded House We were surprised by the unusual initial idea put forward by the client: "I would like to have a house the sun does not shine into". We did not have a previous programme, so we worked on the idea of architecture of feeling, space as landscape, all developed in a playful way. We used very few elements: walls, glass, furniture and filters. The space is defined by manufactured exercises: folding, bending, looking for the emptiness between walls, slabs and ceilings, treated as 3D elements of equal value. A walk around the perimeter wall explains how it turns and is transformed into a thin line of glass that protects a space in the inner part of the plot. Everywhere is the same. In or out are just physical states. Glass, as a minimum to keep a good temperature, disappears blending the house and courtyard into one. The programme is defined placing the storage systems and services freely, as if they were lumps in this liquid space. Through their positions between the floor and ceiling planes we define different areas in a continuous fluid space. The spatial continuity of floors and ceilings makes the dividing wall a part of the interior space and vice-versa. But it is not modern transparency. It is not. Here, the courtyard, as a thick perimeter space, of solid light, becomes part of the inside. The house is adapted to the space by the wall bends on the dividing walls. Adjacent but detached at the same time, it becomes formally and conceptually independent from the built environment. Casa LGS - La casa piegata Siamo stati sorpresi dall'idea inusuale proposta dal cliente: “Voglio una casa dove non entri il sole”. Non c'era un programma definito, quindi abbiamo lavorato con l'idea di architettura di sensazioni, spazio e paesaggio, tutto sviluppato in un modo divertente. Abbiamo usato pochi elementi: muri, vetri, mobili e filtri. Lo spazio viene definito da essercizi di manufattura: piega, fletti, cercando il vuoto tra i muri, solai e tetti, trattati come elementi tridimensionali di uguale valore. Un giro attorno il muro perimetrale spiega come si gira e si trasforma in una sottile linea di vetro che protegge lo spazio interno al lotto. Ovunque e uguale. Dentro e fuori sono solo stati fisici. Vetro, il minimo per tenere una temperatura confortevole, sparisce e unisce casa e patio in uno solo. Il programma si definisce colocando i sistemi di immagazzinamento e di servizio liberamente, come noduli dentro questo spazio liquido. Mediante la loro posizione tra il piani di suolo e tetto definiamo le diverse aree in uno spazio fluido. La continuità spaziale di suoli e tetti fa diventare il muro perimetrale come parte dello spazio interno e viceversa. Ma non è la trasparenza moderna, non lo è. Qua, il patio, come un perimetro spesso di spazio, di luce solida, diventa parte del interno. La casa si adatta allo spazio mediante le pieghe del muro primetrale. Adiacente ma staccato allo stesso tempo, diventa formalmete e concettualmente indipendente del entorno costruito.