Centro Servizi di Theresienwiese
Munich / Germany / 2002
5
A prima vista, il nuovo Centro Servizi di Theresienwiese, nella città di Monaco di Baviera, somiglia ad una sorta di barra di rame posata su una grande area pianeggiante. La facciata e il tetto di questa monolitica costruzione sono infatti quasi interamente rivestiti in rame lucido. Il suo design, perfetto sia dal punto di vista formale che da quello artistico, ha vinto il Premio tedesco per le facciate 2005, indetto dalla FVHF (Associazione tedesca materiali per facciate di muri non strutturali). La giuria si è lasciata convincere dalla ambivalenza fra unità costruttiva e struttura tecnica, ed ha tenuto a sottolineare la precisione con cui il progetto vincente ha curato ogni particolare e ogni connessione del rivestimento in rame realizzato con materiale TECU®.
La Theresienwiese, grande spazio aperto all’interno della città, si presenta quasi tutto l’anno come un luogo deserto e tranquillo. Tutto cambia quando, alla fine di ogni estate, hanno inizio i lavori di installazione delle strutture necessarie per ospitare quella che è forse la più grande festa popolare del mondo. Da quel momento in poi, e per tutta la durata della festa, c’è una specie di atmosfera da assedio che coinvolge la Theresienwiese e tutto il vicinato. La Oktoberfest, tenuta per la 171° volta nel 2004, trae la sua origine dalle corse di cavalli che si tennero su questo grande prato nel 1810, in occasione delle festività nuziali del Principe Ludwig. Con i circa sei milioni di visitatori che giungono alla festa, le autorità si trovano ad affrontare una serie di difficili scelte organizzative, allo scopo di accogliere gli ospiti nel miglior modo possibile. Fino al 2003, le autorità municipali, le forze di polizia e i servizi di soccorso disponevano, come base per le loro operazioni, di un agglomerato di containers smontabili, situato alla periferia del grande prato della Theresienwiese. Questa soluzione ‘temporanea’ si è in realtà protratta per quasi 30 anni, ma in fin dei conti non è stata in grado di soddisfare gli standards odierni di edilizia e sicurezza. Urgeva una nuova soluzione che non togliesse nulla al caratteristico aspetto del celebre grande prato della Theresienwiese.
Bandito nell’estate del 2002, il concorso per il progetto di un nuovo centro servizi, fu vinto dallo studio di progettazione Volker Staab Architekten di Berlino, che presentò un progetto insolito e del tutto coerente a ciò che veniva richiesto: una struttura, di forma semplice e armoniosa, magnificamente rivestita su ogni lato con rame TECU®. I suoi quattro atri sono gli unici elementi che interrompono la continuità della facciata, portando luce al piano interrato il quale, da solo, costituisce più di metà del volume complessivo dell’edificio.
Uno degli aspetti più caratteristici della Theresienwiese è la costa erbosa che sale verso la Theresienhöhe. Gli architetti erano dell’avviso che cancellare il valore storico di questo scorcio installandogli un paesaggio artificiale proprio davanti, non avrebbe risolto la questione in modo soddisfacente. Era invece necessario progettare una realtà diversa da una normale costruzione – una realtà inoltre che non sembrasse l’inizio di un progetto edilizio più ampio, in un luogo che da secoli è un grande spazio aperto. Il tutto doveva quindi apparire come struttura tecnica essenziale, un puro e semplice componente dell’infrastruttura operativa della Oktoberfest. Il suo aspetto fisico però non spicca nei giorni della festa, diventa semmai palese negli altri mesi dell’anno. Rimanendo allora la struttura quasi del tutto inutilizzata, è essenziale garantirne la sicurezza e proteggere i preziosi materiali tecnici che si trovano al suo interno. Ma la vera funzione dell’edificio si esplica proprio nei giorni della Oktoberfest. Per questi motivi, era necessario che la struttura fosse progettata soprattutto per il lungo periodo di inattività. I progettisti dovevano quindi valutare non solo l’aspetto dell’edificio nel contesto del grande prato circostante, ma anche le condizioni e le esigenze di un fabbricato che rimane quasi del tutto inutilizzato per buona parte dell’anno.
Oggi, il Centro Servizi di Theresienwiese si presenta in forma semplice, precisa, con un struttura che si adatta esclusivamente alle complesse esigenze di funzionalità che le competono.
L’edificio sorge in modo poco appariscente sul grande prato della Theresienwiese, visto che il materiale vivente del suo guscio in rame dovrebbe, secondo le intenzioni, perdersi un po’ alla volta, come un camaleonte, nella tavolozza di colori della Theresienwiese. Con il passare del tempo, infatti, l’ossidazione naturale cui è sottoposto il rivestimento in rame, tenderà a conferire all’edificio sfumature cromatiche simili a quelle del dorsale che si trova alle sue spalle. Ci vorrà circa un anno perché i pannelli di TECU® diventino di color bruno scuro, quasi nero. Più avanti nel tempo inizierà a formarsi la patina verde tipica del rame sulle parti del tetto e delle facciate del Centro Servizi direttamente esposte agli agenti atmosferici. A quel punto la struttura sfumerà definitivamente nell’ambiente che la circonda.
La struttura interna del corpo ‘di rame’ risulta ovvia soltanto grazie all’alternanza del materiale di superficie – lastre normali e lastre perforate, entrambe in TECU®. I vani utilizzati dal pubblico sono in vetro e le lastre di rame li proteggono sia dalla radiazione solare eccessiva, sia da atti di vandalismo. Essendo rivestito l’intero edificio, risultano inoltre protette tutte le aree alle quali si può accedere da fuori. Solo gli atri, che invece non sono raggiungibili dall’esterno, hanno grandi vetrate. Gli atri si trovano nella zona posteriore del Centro Servizi, e provvedono ad illuminare le stanze interne che hanno un’aria un po’ trasognata grazie al fatto che le vetrate sono colorate di un verde intenso, e fungono da contrasto all’aspetto decisamente ermetico delle facciate esterne. Sono state studiate anche aperture in corrispondenza dei muri ai due capi opposti dell’edificio, per consentire l’accesso ai vani ad essi retrostanti. Saracinesche pieghevoli in rame consentono di aprire il guscio esterno del fabbricato per le zone ufficio situate nel retro.
L’aspetto esterno dell’edificio infatti cambia ogni anno, quando esso viene aperto all’inizio della Oktoberfest: tre grandi saracinesche verticali scorrevoli, parzialmente rivestite con rame perforato TECU®, evidenziano, già in lontananza, le tre entrate al pubblico dell’ala orientale dell’edificio. Insegne luminose contrassegnano le entrate: ‘Direzione’, ‘Pronto Soccorso ’, ‘Polizia’. Dietro si trova un corridoio che scorre lungo la facciata orientale e collega tutti gli spazi fra di loro: il Commissariato di polizia nella zona sud dell’edificio, il Centro raccolta Vigili del Fuoco, il Centro medico della Croce Rossa, i servizi igienici al centro; e infine l’Ufficio del Turismo, il Centro Assistenza Giovani, e l’Ufficio oggetti smarriti nell’ala nord dell’edificio.
Il rivestimento esterno del Centro Servizi ha già ampiamente dimostrato che la durata nel tempo e i vantaggi estetici del materiale TECU® Classic vengono notevolmente esaltati dalle sue ulteriori qualità di enorme resistenza a tutte le possibili influenze esterne. Per sottolineare il fatto che l’edificio è un luogo del tutto aperto e ricettivo al pubblico, le autorità decisero di non innalzare un recinto davanti alle entrate durante i giorni della Oktoberfest del 2004. Trovandosi in prossimità delle grandi tende che accolgono i visitatori, la facciata est dell’edificio dovette sopportare non poca usura quando la festa entrò nel suo momento più caldo. Se nella fase iniziale della Oktoberfest la facciata in rame lucido brillava– per restare in tema – come un boccale di birra, dopo pochi giorni erano già ben visibili le prime macchie di sporco, dovuti in parte al fatto che i bevitori di birra più energici avevano eletto questa parte esterna dell’edificio a vespasiano. Tuttavia, il rivestimento di rame solido e maglia a coste può far fronte a sollecitazioni ben più logoranti. Il processo di ossidazione farà presto scomparire ogni traccia.
Al termine della festa, smontati gli ultimi giochi e le ultime tende, chiuse le saracinesche in rame, ed abbassate le porte verticali scorrevoli, il Centro Servizi si trasforma di nuovo in una scultura architettonica minimalista. Tuttavia, il Centro Servizi non viene del tutto abbandonato nei restanti mesi dell’anno: l’Ufficio di Turismo occuperà infatti gli spazi situati nell’ala nord per tutto l’anno, il che equivale ad un utilizzo continuo di 20% del tutto. L’edificio nel suo complesso è progettato in modo che non necessiti di alcuna manutenzione durante i mesi di inattività. L’unica operazione necessaria è quella del pompaggio di acqua attraverso la tubazione di acqua corrente potabile dell’edificio, per prevenire formazioni batteriche. Ciò avviene in modo completamente automatico ogni 72 ore. Questo principio di non-manutenzione trova nuova conferma nel rivestimento esterno dell’edificio, ulteriore vantaggio fornito dal materiale TECU®. Il suo guscio infatti viene semplicemente lasciato a cavarsela da sé, diventando sempre più resistente con il tempo, sempre più ricco di sfumature cromatiche – insomma, sempre più bello.
La Theresienwiese, grande spazio aperto all’interno della città, si presenta quasi tutto l’anno come un luogo deserto e tranquillo. Tutto cambia quando, alla fine di ogni estate, hanno inizio i lavori di installazione delle strutture necessarie per ospitare quella che è forse la più grande festa popolare del mondo. Da quel momento in poi, e per tutta la durata della festa, c’è una specie di atmosfera da assedio che coinvolge la Theresienwiese e tutto il vicinato. La Oktoberfest, tenuta per la 171° volta nel 2004, trae la sua origine dalle corse di cavalli che si tennero su questo grande prato nel 1810, in occasione delle festività nuziali del Principe Ludwig. Con i circa sei milioni di visitatori che giungono alla festa, le autorità si trovano ad affrontare una serie di difficili scelte organizzative, allo scopo di accogliere gli ospiti nel miglior modo possibile. Fino al 2003, le autorità municipali, le forze di polizia e i servizi di soccorso disponevano, come base per le loro operazioni, di un agglomerato di containers smontabili, situato alla periferia del grande prato della Theresienwiese. Questa soluzione ‘temporanea’ si è in realtà protratta per quasi 30 anni, ma in fin dei conti non è stata in grado di soddisfare gli standards odierni di edilizia e sicurezza. Urgeva una nuova soluzione che non togliesse nulla al caratteristico aspetto del celebre grande prato della Theresienwiese.
Bandito nell’estate del 2002, il concorso per il progetto di un nuovo centro servizi, fu vinto dallo studio di progettazione Volker Staab Architekten di Berlino, che presentò un progetto insolito e del tutto coerente a ciò che veniva richiesto: una struttura, di forma semplice e armoniosa, magnificamente rivestita su ogni lato con rame TECU®. I suoi quattro atri sono gli unici elementi che interrompono la continuità della facciata, portando luce al piano interrato il quale, da solo, costituisce più di metà del volume complessivo dell’edificio.
Uno degli aspetti più caratteristici della Theresienwiese è la costa erbosa che sale verso la Theresienhöhe. Gli architetti erano dell’avviso che cancellare il valore storico di questo scorcio installandogli un paesaggio artificiale proprio davanti, non avrebbe risolto la questione in modo soddisfacente. Era invece necessario progettare una realtà diversa da una normale costruzione – una realtà inoltre che non sembrasse l’inizio di un progetto edilizio più ampio, in un luogo che da secoli è un grande spazio aperto. Il tutto doveva quindi apparire come struttura tecnica essenziale, un puro e semplice componente dell’infrastruttura operativa della Oktoberfest. Il suo aspetto fisico però non spicca nei giorni della festa, diventa semmai palese negli altri mesi dell’anno. Rimanendo allora la struttura quasi del tutto inutilizzata, è essenziale garantirne la sicurezza e proteggere i preziosi materiali tecnici che si trovano al suo interno. Ma la vera funzione dell’edificio si esplica proprio nei giorni della Oktoberfest. Per questi motivi, era necessario che la struttura fosse progettata soprattutto per il lungo periodo di inattività. I progettisti dovevano quindi valutare non solo l’aspetto dell’edificio nel contesto del grande prato circostante, ma anche le condizioni e le esigenze di un fabbricato che rimane quasi del tutto inutilizzato per buona parte dell’anno.
Oggi, il Centro Servizi di Theresienwiese si presenta in forma semplice, precisa, con un struttura che si adatta esclusivamente alle complesse esigenze di funzionalità che le competono.
L’edificio sorge in modo poco appariscente sul grande prato della Theresienwiese, visto che il materiale vivente del suo guscio in rame dovrebbe, secondo le intenzioni, perdersi un po’ alla volta, come un camaleonte, nella tavolozza di colori della Theresienwiese. Con il passare del tempo, infatti, l’ossidazione naturale cui è sottoposto il rivestimento in rame, tenderà a conferire all’edificio sfumature cromatiche simili a quelle del dorsale che si trova alle sue spalle. Ci vorrà circa un anno perché i pannelli di TECU® diventino di color bruno scuro, quasi nero. Più avanti nel tempo inizierà a formarsi la patina verde tipica del rame sulle parti del tetto e delle facciate del Centro Servizi direttamente esposte agli agenti atmosferici. A quel punto la struttura sfumerà definitivamente nell’ambiente che la circonda.
La struttura interna del corpo ‘di rame’ risulta ovvia soltanto grazie all’alternanza del materiale di superficie – lastre normali e lastre perforate, entrambe in TECU®. I vani utilizzati dal pubblico sono in vetro e le lastre di rame li proteggono sia dalla radiazione solare eccessiva, sia da atti di vandalismo. Essendo rivestito l’intero edificio, risultano inoltre protette tutte le aree alle quali si può accedere da fuori. Solo gli atri, che invece non sono raggiungibili dall’esterno, hanno grandi vetrate. Gli atri si trovano nella zona posteriore del Centro Servizi, e provvedono ad illuminare le stanze interne che hanno un’aria un po’ trasognata grazie al fatto che le vetrate sono colorate di un verde intenso, e fungono da contrasto all’aspetto decisamente ermetico delle facciate esterne. Sono state studiate anche aperture in corrispondenza dei muri ai due capi opposti dell’edificio, per consentire l’accesso ai vani ad essi retrostanti. Saracinesche pieghevoli in rame consentono di aprire il guscio esterno del fabbricato per le zone ufficio situate nel retro.
L’aspetto esterno dell’edificio infatti cambia ogni anno, quando esso viene aperto all’inizio della Oktoberfest: tre grandi saracinesche verticali scorrevoli, parzialmente rivestite con rame perforato TECU®, evidenziano, già in lontananza, le tre entrate al pubblico dell’ala orientale dell’edificio. Insegne luminose contrassegnano le entrate: ‘Direzione’, ‘Pronto Soccorso ’, ‘Polizia’. Dietro si trova un corridoio che scorre lungo la facciata orientale e collega tutti gli spazi fra di loro: il Commissariato di polizia nella zona sud dell’edificio, il Centro raccolta Vigili del Fuoco, il Centro medico della Croce Rossa, i servizi igienici al centro; e infine l’Ufficio del Turismo, il Centro Assistenza Giovani, e l’Ufficio oggetti smarriti nell’ala nord dell’edificio.
Il rivestimento esterno del Centro Servizi ha già ampiamente dimostrato che la durata nel tempo e i vantaggi estetici del materiale TECU® Classic vengono notevolmente esaltati dalle sue ulteriori qualità di enorme resistenza a tutte le possibili influenze esterne. Per sottolineare il fatto che l’edificio è un luogo del tutto aperto e ricettivo al pubblico, le autorità decisero di non innalzare un recinto davanti alle entrate durante i giorni della Oktoberfest del 2004. Trovandosi in prossimità delle grandi tende che accolgono i visitatori, la facciata est dell’edificio dovette sopportare non poca usura quando la festa entrò nel suo momento più caldo. Se nella fase iniziale della Oktoberfest la facciata in rame lucido brillava– per restare in tema – come un boccale di birra, dopo pochi giorni erano già ben visibili le prime macchie di sporco, dovuti in parte al fatto che i bevitori di birra più energici avevano eletto questa parte esterna dell’edificio a vespasiano. Tuttavia, il rivestimento di rame solido e maglia a coste può far fronte a sollecitazioni ben più logoranti. Il processo di ossidazione farà presto scomparire ogni traccia.
Al termine della festa, smontati gli ultimi giochi e le ultime tende, chiuse le saracinesche in rame, ed abbassate le porte verticali scorrevoli, il Centro Servizi si trasforma di nuovo in una scultura architettonica minimalista. Tuttavia, il Centro Servizi non viene del tutto abbandonato nei restanti mesi dell’anno: l’Ufficio di Turismo occuperà infatti gli spazi situati nell’ala nord per tutto l’anno, il che equivale ad un utilizzo continuo di 20% del tutto. L’edificio nel suo complesso è progettato in modo che non necessiti di alcuna manutenzione durante i mesi di inattività. L’unica operazione necessaria è quella del pompaggio di acqua attraverso la tubazione di acqua corrente potabile dell’edificio, per prevenire formazioni batteriche. Ciò avviene in modo completamente automatico ogni 72 ore. Questo principio di non-manutenzione trova nuova conferma nel rivestimento esterno dell’edificio, ulteriore vantaggio fornito dal materiale TECU®. Il suo guscio infatti viene semplicemente lasciato a cavarsela da sé, diventando sempre più resistente con il tempo, sempre più ricco di sfumature cromatiche – insomma, sempre più bello.
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A prima vista, il nuovo Centro Servizi di Theresienwiese, nella città di Monaco di Baviera, somiglia ad una sorta di barra di rame posata su una grande area pianeggiante. La facciata e il tetto di questa monolitica costruzione sono infatti quasi interamente rivestiti in rame lucido. Il suo design, perfetto sia dal punto di vista formale che da quello artistico, ha vinto il Premio tedesco per le facciate 2005, indetto dalla FVHF (Associazione tedesca materiali per facciate di muri non...
- Year 2002
- Work finished in 2002
- Status Completed works
- Type multi-purpose civic centres
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