Lavorare nella luce | Salvatore Cozzolino

Uffici in un antico casale Urgnano / Italy / 2009

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Nella zona di Bergamo è stata completamente restaurata un’ampia cascina, tipica costruzione rurale, trasformandola in edificio per uffici. Trattandosi di una testimonianza edilizia delle antiche pratiche contadine, il progetto ha dovuto mediare tra le esigenze funzionali e di rappresentanza contemporanee e la conservazione dell’aspetto e delle tipologie costruttive, recuperando le dimensioni originarie degli ambienti e inserendo una scala, l’ascensore, le attrezzature impiantistiche. Se all’esterno il vincolo conservativo ha prodotto una misurata mediazione tra nuovo e antico, all’interno i progettisti Francesca Russo e Salvatore Cozzolino, pur tutelando dimensioni e murature principali, hanno sviluppato un discorso di maggiore autonomia formale e di espressività spinta. L’idea di condurre ad una percezione unitaria dell’edificio, non potendosi attuare sulla “pelle”, è stata perseguita all’interno attraverso la definizione di un elemento multipiano: un mobile gigantesco che attraversa, visivamente e costruttivamente, tutti i livelli fino alla mansarda, facendo da sfondo, attraverso le vetrate, alla vista dall’esterno. L’aspetto generale dell’edificio rimanda ad una teca vetrata che contiene un solido “mobile extra-large”, colorato e luminoso, che, con una particolare tecnica di fotoincisione, riporta la figura di un “papavero impossibile”, omaggio floreale al capo, femmina, dell’ufficio. Le asole che il mobile determina nei solai sono coperte con vetro per la massima comunicazione tra i piani e per incrementare la luce nella parte centrale dell’edificio. Contemporaneamente segno architettonico e componente di arredo, l’armadio senza confini conferisce carattere alla singola camera e si rapporta perfettamente con i mobili, tavoli e contenitori, della collezione MDL, disegnata da Michele De Lucchi per Unifor, che compongono tutto l'arredo operativo degli uffici. Sempre sui fronti figurano diversi prismi bianchi: sono vasi alti più di un metro, realizzati con acciaio inox e Corian, per ospitare le fiorite stagionali. I due livelli principali, piano terra e primo piano, dedicati alle attività con il pubblico, prevedono due grandi sale per riunioni laddove, probabilmente, esistevano le logge per i depositi di attrezzi e di granaglie. In questo modo, senza alterare il carattere di spazi aperti-coperti, due ampie vetrate proteggono e “mostrano” le attività collettive. Il secondo piano (quarto livello), caratterizzato dalla copertura inclinata con le travi e il tavolato di legno ben visibili, è destinato alle attività di studio, concentrazione e relax dei professionisti. Il livello -1, sede dei depositi, mette in comunicazione l’edificio principale con gli altri, con il garage e con altri locali minori. Pur dovendo ripristinare ogni elemento costruttivo è stato previsto di riutilizzare il legno come componente strutturale principale, sia articolando la copertura a falde, sia conformando i solai dei vari livelli con travetti a vista e travi massiccie lamellari sulla facciata. Sul fronte principale compaiono l’intonaco chiaro leggermente spatolato e i ricorsi di lamiera di rame, ossidato disomogeneamente a mano. Il corpo, basso e allungato, della reception-attesa è stato completamente ricostruito e si caratterizza per l’aspetto del fronte ottenuto con una pannellatura uniforme di tavole di legno di larice che rappresenta una chiaro riferimento ai locali per l’essiccazione dei prodotti agricoli. All'interno le schiette forme delle costruzioni rurali sono contrappuntate dal design contemporaneo delle scrivanie operative e dei contenitori Unifor. Il lato destro dell’edificio è più stretto e meno attraversato dalla luce. Per questo motivo è destinato ai collegamenti e ai servizi. I bagni sono illuminati da un complesso sistema di “tubi di luce” che conducono i raggi del sole, e l’aria fresca, dal tetto a falde fino al piano terra. I locali igienici sono caratterizzati dal piano-lavabo di legno naturale massiccio, irregolare e solcato da lesioni, ma sopratutto da un rivestimento continuo di mosaico Opus, steso come un tappeto che risvolta dal pavimento alla parete. La nuova scala che collega tutti i piani, particolarmente leggera e ariosa, è realizzata a sbalzo da una parete di cemento armato. Gradini e parete sono ugualmente rivestiti con resina epossidica di colore oro perlescente. Una finitura che ha influenzato le scelte cromatiche delle facciate e dei serramenti colore titanio. Il corrimano, tiepido al tatto, è di acrilalluminio termoformato. progetto: STILELIBERO (Salvatore Cozzolino e Francesca Russo) local architect: Fabrizio De Liguoro foto: Mario Carrieri urbanistica: studio Broggia-DeLiguoro strutture: studio Finazzi impresa generale: Ghezzi
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    Nella zona di Bergamo è stata completamente restaurata un’ampia cascina, tipica costruzione rurale, trasformandola in edificio per uffici. Trattandosi di una testimonianza edilizia delle antiche pratiche contadine, il progetto ha dovuto mediare tra le esigenze funzionali e di rappresentanza contemporanee e la conservazione dell’aspetto e delle tipologie costruttive, recuperando le dimensioni originarie degli ambienti e inserendo una scala, l’ascensore, le attrezzature impiantistiche. Se...

    Project details
    • Year 2009
    • Work started in 2006
    • Work finished in 2009
    • Main structure Wood
    • Cost 1.500.000,00
    • Status Completed works
    • Type Office Buildings
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