Piccola casa in campagna | DARIO DI LUZIO

Il luogo Il contesto locale su cui si colloca il sito oggetto dell'intervento è rappresentato dalla prima fascia di colline che dalla vallata del fiume Pescara salgono dolcemente verso il massiccio della Majella. Le campagne che disegnano i pendii sono caratterizzate prevalentemente da colture a seminativo intervallate da vigneti a capanna ed uliveti. La disposizione geometrica delle colture viene segnata dalla vegetazione spontanea lungo le linee di compluvio e dalle linee sinuose delle strade. L'edilizia presente in questo territorio ha, in prevalenza, qualità piuttosto scadente sia dal punto di vista prettamente architettonico quanto di inserimento nel contesto ambientale. Legato spesso allo sfruttamento delle potenzialità edificatorie dei siti più che alla ricerca di qualità ,vivibilità, equilibrio con il contesto e necessità abitative, l'inserimento dei manufatti sul territorio avviene sovente con stravolgimenti delle caratteristiche orografiche del sito anche con sproporzionate opere di contenimento e cancellazione delle peculiarità agricole e naturali. Lungo la strada comunale che collega la frazione di Colle S. Antonio alla frazione di Brecciarola, dove una scarpatina sulla sinistra segna il confine amministrativo tra Bucchianico e Casalincontrada, l'uliveto, disposto a perfetto reticolo ortogonale, si affaccia sul pendio orientato a mezzogiorno. Nel mezzo dell'uliveto, protetto dalle alte querce che perimetrano il confine nord, si colloca l'edificio di progetto. L'architettura Facendo proprie le peculiarità del sito, la casa è progettata per inserirsi in modo discreto tra i filari di ulivi. Essa si innesta nel pendio in modo che il naturale andamento del terreno rimanga pressoché inalterato. La sua architettura, tutt'altro che vernacolare, dialoga in modo nuovo ed efficace con il contesto naturale sia nell'immediato intorno che nei lontani orizzonti montani. I lati est ed ovest si aprono con un rapporto forte e diretto con la campagna ergendosi a scoprire il maestoso panorama verso il Gran Sasso. Il lato nord si presenta sostanzialmente chiuso e protetti verso i filari di querce con aperture piccole e liberamente poste sulla superficie bianca della parete. Il lato sud presenta la complessità delle relazioni con l'ambiente rurale risolta, con i vari ambienti interni: al piano seminterrato il guscio trasparente del giardino d'inverno sfrutta l'esposizione per l'irraggiamento solare la cui energia viene immagazzinata nell'adiacente vasca d'acqua per collaborare con l'impianto a pompa di calore (elettrico e parzialmente alimentato da pannelli fotovoltaici); il piano terra risulta completamente chiuso da parete coibentata, al piano notte il loggiato con piccola serra a cielo aperto media l'ingresso dei raggi del sole nelle camere.