Concorso per ADEGUAMENTO LITURGICO DELLA CATTEDRALE DI IVREA

II classificato Ivrea / Italy / 2011

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Il presente intervento progettuale riguarda l’adeguamento liturgico della Cattedrale di Ivrea, secondo le direttrici della riforma liturgica voluta dal Concilio Ecumenico Vaticano II (c.f.r. la Costituzione Conciliare Sacrosanctum Concilium, 1963). Il progetto mira ad un equilibrio tra lo stato di conservazione dell’immobile, la sua identità storico-artistica e la necessità di nuove ipotesi di studio che possano soddisfare le esigenze Conciliari di adeguamento degli spazi liturgico-celebrativi. Il progetto tende ad una sintesi articolata tra intuizioni liturgiche e soluzioni funzionali pienamente rispettose dei dettami dal bando; un risultato sinergico tra i vari componenti del gruppo (architetti, consulente liturgico, artista, ecc…) il cui intento è quello di dare una risposta progettuale che orienti verso “nuovi itinerari di fede” considerando i principi proposti dal Sacrosanctum Concilium, nel capitolo concernente lo spazio "sacro", quali: • l'arte sacra ha relazione con l'infinita bellezza divina (n.122); • lo spazio sacro deve consentire lo svolgimento delle azioni liturgiche e la partecipazione attiva dei fedeli (n.124). L'applicazione di tali principi ha determinato i punti di forza di questo progetto ridisegnando un nuovo spazio maggiormente legato all’orientamento, alla tensione escatologica, alla dinamica iniziatica ed al mistero celebrato nella liturgia. L’iter progettuale conseguito ha tenuto conto di un’attenta e scrupolosa analisi preliminare di indagine storico-artistico delle emergenze da tutelare, degli spazi celebrativi attuali e dei percorsi ad essi legati. I problemi emersi durante la preliminare fase analitica riguardano: 1. la promozione dell’unità dell’assemblea che celebra e la salvaguardia dell’unicità e centralità dell’altare, nel pieno rispetto della tipologia e dell’involucro storico nel quale agiamo; 2; l’aspetto celebrativo, ovvero fare costante memoria, grata, dell’evento della redenzione; 3. la riqualificazione della relazione fra i luoghi celebrativi e l’aula, (omogeneità tra Altare-Ambone - Cattedra), una progettazione unitaria anche tra lo spazio e i poli liturgici; 4. la riprogettazione per un’idonea relazione tra i celebranti, i ministri (in particolare i concelebranti) e i fedeli che compongono l’assemblea; 5. la particolare attenzione da attribuire ai percorsi processionali per le celebrazioni più solenni, in particolare la Messa Crismale e le ordinazioni presbiterali o episcopali; 6. la differenziazione in sede progettuale sia a livello dimensionale che di materiali per la realizzazione della Cattedra che deve essere unica, in previsione, anche di una sede presbiterale. Emerge chiaramente che l’area presbiteriale così come è attualmente strutturata determina una forte distanza tra il celebrante e l’assemblea ed una scarsa visibilità dei poli liturgici (la mensa, sovrastata posteriormente dall’antico altare marmoreo, pur essendo in asse con l’ingresso, non è individuabile come fuoco liturgicamente predominante determinando un ulteriore distacco rispetto all’assemblea riunita), unitamente ad un disordine complessivo degli arredi interni. In questa ottica, anche l’antico e monumentale ambone, risulta anacronistico rispetto alla Liturgia contemponea. L’intervento progettuale proposto intende dunque, recuperare i segni liturgici nella loro necessaria evidenza e visibilità, mantenendo inalterato, l’involucro storico-artistico, la pavimentazione, i corpi illuminanti e non costituendo nessun mutamento tipologico e volumetrico, attraverso: A. l’adeguamento liturgico dei poli liturgici fondamentali (Altare, Ambone, Cattedra e Sede presbiterale) per i quali si considera la particolare tipologia del “luogo di culto” Cattedrale: sede della cattedrale episcopale dalla quale il vescovo preside le liturgie e per questo chiesa principale della diocesi. Questa caratteristica non deve essere solo teorica ma, dove possibile, deve essere anche fisica e spaziale, considerando degli spazi congrui alle celebrazioni liturgiche nella consapevolezza che in una Cattedrale si celebrano liturgie che in altre chiese normalmente non avvengono, con un presbiterio che possa accogliere le celebrazioni diocesane solenni. • Altare: punto centrale delle celebrazioni liturgiche, luogo del sacrificio eucaristico e punto focale per tutta l’assemblea. • Ambone: luogo della proclamazione della Parola di Dio, non semplice leggio ma spazio fisico ben riconoscibile. • Cattedra: elemento caratterizzante la chiesa cattedrale e segno del ministero episcopale. B. l’adeguamento liturgico dei sistemi fissi di accesso e dei percorsi per la circolazione interna oltre che la disposizione dell’arredo e delle suppellettili mobili (banchi sostituiti da sedie e/o sgabelli) per la promozione di una assemblea attiva e partecipe.
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    Il presente intervento progettuale riguarda l’adeguamento liturgico della Cattedrale di Ivrea, secondo le direttrici della riforma liturgica voluta dal Concilio Ecumenico Vaticano II (c.f.r. la Costituzione Conciliare Sacrosanctum Concilium, 1963). Il progetto mira ad un equilibrio tra lo stato di conservazione dell’immobile, la sua identità storico-artistica e la necessità di nuove ipotesi di studio che possano soddisfare le esigenze Conciliari di adeguamento degli spazi liturgico-celebrativi....

    Project details
    • Year 2011
    • Status Competition works
    • Type Churches
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