CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE PER LA RICONFIGURAZIONE SPAZIALE DELLA CATTEDRALE DEL CASTELLO ARAGONESE DI ISCHIA

LIGHT Ischia / Italy / 2009

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Il progetto ha tentato di interpretare queste valenze senza a andare modificare l’impianto planimetrico e limitandosi a “proteggere” dall’ingiuria del tempo le testimonianze rimaste. Una grande copertura trasparente sostenuta da tralicci disegnati in acciaio poggianti, in alcuni casi direttamente sul terreno e, quando necessario, sulle murature, permette di proteggere tutto l’apparato murario, disegnando e chiudendo lo spazio senza interrompere il senso di contiguità con l’ambiente che avvolge l’intero complesso. A livello perimetrale, lo stesso risultato si ottiene, avvolgendo, letteralmente - l’intero complesso edilizio, in un una pellicola di tessuto non tessuto trasparente, sostenuto da una leggerissima struttura in metallo, quasi invisibile. Il senso di trasparenza che si legge, sia dall’interno verso l’esterno che viceversa dall’esterno verso l’interno, consente una più alta valenza architettonica della presenza della Cattedrale, offrendola allo sguardo del mondo in tutto il suo splendido e aulico fascino. Questo consente di filtrare la salsedine marina e mitigare l’impatto della ventosità su tutto l’apparato decorativo della Cattedrale. A terra l’intervento progettuale previsto riguarda la semplice applicazione di un intavolato rialzato dal piano esistente con semplici appoggi; questo ci consente eventuali integrazioni impiantistiche senza opere edilizie significative. Interventi minimali, di scarso impatto ambientale e con una notevole integrazione paesaggistica, con costi abbastanza contenuti e, soprattutto interamente reversibili, tanto da poter ipotizzare quasi un “cambio di abito” ogni tanto per renderlo idoneo anche a manifestazioni culturali, ad esempio, ad un particolare periodo dell’anno. La scelta di non proporre modifiche planimetriche significative (anche perché tutti gli spazi logistici possono essere ricavati in aree limitrofe – come bagni e locali tecnologici) consente di lasciare ampie possibilità sull’utilizzo del complesso per varie funzioni che possono spaziare dalla semplice mostra d’arte al concerto o, perché no, allo svolgimento di una ritualità liturgica. La conservazione di tutte le partizioni murarie passa anche dall’analisi puntuale delle strutture per le quali sono da ipotizzare interventi di consolidamento, assestamento ed eventuale integrazione con parti di strutture cadute o dissestate.
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    Il progetto ha tentato di interpretare queste valenze senza a andare modificare l’impianto planimetrico e limitandosi a “proteggere” dall’ingiuria del tempo le testimonianze rimaste. Una grande copertura trasparente sostenuta da tralicci disegnati in acciaio poggianti, in alcuni casi direttamente sul terreno e, quando necessario, sulle murature, permette di proteggere tutto l’apparato murario, disegnando e chiudendo lo spazio senza interrompere il senso di contiguità con l’ambiente che avvolge...

    Project details
    • Year 2009
    • Status Competition works
    • Type Monuments
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