laboratori Racotek | Giovanni Vaccarini

Teramo / Italy / 2000

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La costruzione di un edificio industriale è uno dei temi di architettura più affascinanti; la presenza di attività multiple in cui fortissima è la componente meccanico-produttiva è portatrice di forti ispirazioni progettuali. In tempi recenti alcuni esiti dell'industrializzazione e prefabbricazione edilizia hanno comunque impoverito il lessico compositivo di questi spazi riducendoli spesso a scatole amorfe risultato della mera estruzione della massima area edificabile. Il progetto è insediato in un lotto di 1400 mq è situato a Bellante lungo l'asse di collegamento Teramo-Giulianova nella parte dell'Abruzzo a confine con le Marche. La società Racotek, concessionaria del marchio di sigillanti Dow Corning, nell'insediare il suo nodo di distribuzione per il centro Italia, ha richiesto al progettista non solo la costruzione degli spazi necessari all'attività di stoccaggio, confezione e spedizione, ma anche la definizione di un'immagine architettonica che contraddistingua il loro marchio. L'insediamento nel sito è improntato ad una forte identità formale che tenti di dialogare, riproponendone geometrie ed allineamenti, con un territorio ibrido tra la condizione urbana e quella suburbana/agricola. L'adiacenza ad una importante asta di collegamento viario e l'esposizione principale dell'edificio (est-ovest), sono due delle istanze che maggiormente hanno informato tutto il progetto definendone le scelte organizzative e formali. L'edificio è organizzato per "fasce" funzionali che ne disegnano sia l'organizzazione planimetrica e sia il disegno dei prospetti, definendo parti matericamente e volumetricamente riconoscibili: - fascia amministrativa-gestionale, - movimentazione merci - produttiva. La fascia produttiva, che rappresenta la parte di maggiore estensione è costituita da un alto basamento murario sormontato da un sistema di lamelle che disegnano una sorta di "squame" metalliche schermanti una parete di circa cinque metri interamente in policarbonato. La copertura dell'unità produttiva è disegnata con un impluvio asimmetrico che sul lato sud sbalza con una accentuata pensilina in cemento faccia a vista. Nella fascia di movimentazione merci il montacarichi, corpo usualmente nascosto all'interno della massa muraria, qui, viene esibito, portato fuori dell'edifico ed incastrato alle due pensiline a sbalzo che segnano la frattura tra la parte produttiva e la parte amministrativa. Il volume est dell'edificio,la parte gestionale/amministativa, è rivestito con un involucro, una parete ventilata in cotto montato a secco su di una sottostruttura metallica. Il più tradizionale dei materiali, dunque, viene sottoposto ad una vera e propria operazione di manipolazione in cui lo stesso pezzo viene montato in posizioni e passi molteplici, in modo da formare una "pelle" di facciata che si presenta di volta in volta parzialmente chiusa (come nelle pareti continue) o parzialmente aperta a costituire un sistema frangisole . Il materiale è un laterizio trafilato delle dimensioni 5per15per 50/45cm . Il sistema di ancoraggio, è costituito da una serie di guide metalliche di raccordo con la tamponatura di chiusura e da un sistema di tenuta che si innesta nei tre fori laterali del cotto. La composizione di queste superfici complesse costringe, inoltre, ad una ulteriore riflessione rispetto al valore figurativo di una superficie così fatta; da un lato infatti il riferimento primario è la cortina muraria classica, in cui l’elemento singolo, il mattone, è matericamente solidale al pezzo contiguo, dall’altro, nelle superfici in laterizio montate a secco giuntate e tenute attraverso una struttura secondaria in metallo, è proprio la disgiunzione degli elementi a costituire l’argomento compositivo principale, ovvero il fattore su cui lavorare per conferire unicità ed espressività.
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    La costruzione di un edificio industriale è uno dei temi di architettura più affascinanti; la presenza di attività multiple in cui fortissima è la componente meccanico-produttiva è portatrice di forti ispirazioni progettuali. In tempi recenti alcuni esiti dell'industrializzazione e prefabbricazione edilizia hanno comunque impoverito il lessico compositivo di questi spazi riducendoli spesso a scatole amorfe risultato della mera estruzione della massima area edificabile. Il progetto è insediato...

    Project details
    • Year 2000
    • Status Completed works
    • Type Factories
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