Cittadella dell'Edilizia | Alessandro Pagani

Progetto finalista del concorso di progettazione "La Cittadella dell'Edilizia" di Como Como / Italy / 2011

1
1 Love 1,386 Visits Published
Il progetto per la Cittadella dell’Edilizia nasce dall’idea di realizzare un edificio che possa rispondere all’esigenza della committenza di avere degli spazi che possano mettere in relazione aree di carattere prevalentemente didattiche con aree destinate ad uffici e spazi sia aperti che chiusi riservati ad attività pratiche. L’oggetto di concorso è molto interessante non esistendo edifici prettamente analoghi a quello richiesto, in quanto non si tratta di progettare esclusivamente una scuola, ma una struttura dinamica e versatile che possa ospitare spazi sia aperti che chiusi con destinazioni legate ad attività scolastiche sia teoriche che pratiche ed attività legate al settore terziario. Sono diversi i fattori che concorrono alla progettazione di un luogo ma irrinunciabile, per comprenderne l’identità, è l’analisi del contesto in cui si andrà ad intervenire. L’opera architettonica ed a maggior ragione un’opera pubblica importante è sicuramente il materializzarsi di qualcosa di più alto e profondo costituito dalla cultura di quell’ambiente e di quella società, una cultura che è nello stesso tempo la condizione e il condizionamento del proprio lavoro. L’idea di progetto nasce originariamente da considerazioni legate alla morfologia dell’area oggetto del concorso e sul tessuto del costruito esistente. I due lotti si trovano in una zona periferica della città di Como, in cui la presenza dell’attività terziaria e produttiva è molto marcata. Il tessuto urbano risulta disomogeneo e variegato così come le tipologie degli edifici limitrofi. Vi sono ampi spazi aperti non ancora definiti e i palazzi destinati ad uffici si alternano a capannoni industriali e a palazzi con caratteristiche architettoniche legate ad un’edilizia di carattere economico popolare. Il flusso veicolare in alcune ore del giorno è molto accentuato lungo la via Belvedere e la via Del Lavoro, sia per questioni legate alla presenza di attività produttive e terziarie, sia come parte del collegamento fra la via Canturina e la statale dei Giovi. Come richiesto dal bando di concorso il progetto prevede la realizzazione di un edificio che vuole avere una propria identità definita e riconoscibile che possa costituire sia a livello visivo sia a livello di utilizzo un polo di attrazione nel tessuto morfologicamente, funzionalmente ed architettonicamente disomogeneo. Non avendo riferimenti significativi di edifici simili a quello oggetto del concorso si è deciso di seguire la conformazione propria del lotto delimitato dagli assi stradali, organizzando gli spazi chiusi attorno ad una corte centrale. L’edificio appare esternamente come un grande recinto definito dai confini del lotto, le aperture sono ricavate da feritoie contraddistinte da finestre molto strette ed allungate a voler proteggere la riservatezza interna dal rumore del traffico veicolare esterno. I quattro prospetti esterni sono contraddistinti dall’utilizzo del calcestruzzo a vista, il quale simboleggia uno dei materiali tipici dell’edilizia e vuole esaltare la tipologia funzionale svolta all’interno dell’edificio. Questa particolarità oltre ad avere una forte valenza simbolica si inserisce nella linea progettuale volta all’essenziale ed al risparmio economico. La corte chiusa prevede la realizzazione di tre corpi di fabbrica disposti a C con affaccio a sud verso la via Del Lavoro, sulla quale è stata progettata una piazza sopraelevata, sfruttando il dislivello naturale del terreno di 4 m. , che permette all’esterno di percepire visivamente le attività svolte all’interno della struttura. Questa piazza mantiene ad ogni modo il carattere di ambiente privato rimanendo chiuso rispetto alla strada pubblica. Tale piazza è il luogo di accesso per tutti gli ambienti interni. E’ stato previsto un sistema di accessi distinti e indipendenti per permettere il differente flusso di utenza ai tre diversi ambienti quali la scuola, gli uffici, e l’area di supporto alle attività di cantiere. In questo modo le tre aree distinte possono essere utilizzate per via del tutto indipendentemente e in differenti momenti della giornata evitando interferenze tra le diverse utenze. L’affaccio sulla piazza degli ambienti interni è accentuato visivamente dalla realizzazione di ampie superfici vetrate, ottenendo una permeabilità visiva tra interno ed esterno. Il punto centrale della corte è costituito dall’area destinata alle attività di cantiere all’aperto. Tale area è stata collocata ad una quota inferiore rispetto alla piazza, prevedendo una separazione naturale fra i due elementi. L’accesso dei mezzi di carico e scarico avviene dalla via Monte Santo alla quota -4,50 m., questo accesso per gli automezzi e per il trasporto del materiale permette di separare il flusso pedonale da quello veicolare in due luoghi ben distinti e situati in posizioni opposte. Le tre parti dell’edificio sono unite da una copertura complanare con una inclinazione verso l’interno della corte. Le differenze fra le altezze interne sono state risolte giocando sul declivio naturale del terreno, in modo tale che esternamente l’edificio appaia omogeneo con un’unica copertura complanare mentre internamente vi siano diverse altezze che sfruttano l’andamento naturale del terreno. I parcheggi sono disposti nel II lotto, come da indicazioni progettuali della committenza, si è deciso comunque di dare l’opportunità mediante spazio libero lungo la via del Lavoro per la sosta temporanea, per carico e scarico merci leggere, e per parcheggi per disabili. L’edificio dal punto di vista energetico si colloca in classe C, come meglio illustrato nella relazione tecnica. Per non superare l’importo dei costi di realizzazione fornito dal bando, l’impianto fotovoltaico ed il sistema di ventilazione interno dell’aria sono stati inseriti come opere facoltative. Tali impianti permettono all’edificio di incrementare la classe energetica con un impiego limitato di risorse economiche. E’ possibile infatti ammortizzare il costo dell’impianto fotovoltaico in soli sette anni grazie agli incentivi statali, come meglio illustrato nella relazione tecnica.
1 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Il progetto per la Cittadella dell’Edilizia nasce dall’idea di realizzare un edificio che possa rispondere all’esigenza della committenza di avere degli spazi che possano mettere in relazione aree di carattere prevalentemente didattiche con aree destinate ad uffici e spazi sia aperti che chiusi riservati ad attività pratiche. L’oggetto di concorso è molto interessante non esistendo edifici prettamente analoghi a quello richiesto, in quanto non si tratta di progettare esclusivamente una scuola,...

    Project details
    • Year 2011
    • Main structure Mixed structure
    • Client Parti Sociali Edili di Como
    • Cost 3.500.000
    • Status Competition works
    • Type Schools/Institutes
    Archilovers On Instagram
    Lovers 1 users