Restauro e risanamento conservativo della Cappella della Compagnia | Filippo Martini

Strada di Linari - Loc. Linari - Barberino Val d'Elsa (FI) Loc. Linari - Barberino Val d'Elsa / Italy / 2011

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Il presente intervento di Restauro Conservativo si propone di ripristinare gli originari elementi architettonici strutturali ed estetici, attraverso una prima fase di messa in sicurezza del sito e delle porzioni del tetto ancora presenti, una seconda fase di rifacimento strutturale della copertura e una fase finale di reinserimento degli elementi architettonici di memoria storica. Prima fase – La messa in sicurezza esterna verrà garantita dal montaggio di un ponteggio continuo su tutto il perimetro dell'edificio, con altezza superiore a quella della copertura, in modo da evitare problemi di caduta dall'alto di detriti, tegole o altri elementi architettonici precari. Internamente verrà puntellata la volta a vela, con l'ausilio di un ponteggio e di pali in ferro, così da garantirne la stabilità statica. Successivamente sarà rimosso il manto di copertura, lo scempiato di mezzane, i pochi elementi lignei costituenti l'orditura secondaria e principale ed infine verrà rimossa anche la capriata. Questa prima fase si concluderà con il consolidamento dell'estradosso della volta a vela, con la ripulitura e il pareggiamento della testa delle murature verticali, nonché con il cuci-scuci in corrispondenza delle poche pareti lesionate o franate. Seconda fase – Il rifacimento della copertura avrà inizio con il posizionamento delle due capriate lignee (stile palladiano come in originario), previo inserimento di dormiente realizzato in mattoni pieni per una estensione di almeno sessanta centimetri; una volta verificata la rispondenza orizzontale delle due murature esterne, della muratura posta a separazione tra navata e presbiterio e delle due nuove capriate, andremo a collocare gli elementi lignei dell'orditura principale (longitudinale). Verrà previsto l'inserimento di un piccolo cordolo di cemento armato nel quale andranno “affogati” i travetti costituenti l'orditura secondaria; di conseguenza verrà steso lo scempiato di mezzane in cotto e sarà realizzato uno strato di calcestruzzo con rete elettro-saldata, da collegarsi alla testa del cordolo precedentemente descritto. Al di sopra dello strato cementizio sarà posizionato uno strato di cinque centimetri di isolamento termico (fibra di legno) e lo strato impermeabile (guaina). Infine vi sarà il manto di copertura in coppi ed embrici in laterizio, cercando di riutilizzare, laddove possibile, quegli elementi originari ancora in buone condizioni, precedentemente smontati e accatastati; saranno comunque privilegiati gli elementi autentici in posizione di aggetto di gronda sia laterale che tergale. Nelle facciate laterali, per poter fissare agevolmente le “cicogne” dei canali di gronda in rame, sarà previsto l'inserimento di una mezzana (sporgenza massima 10cm) al di sotto della tegola, in modo che venga mantenuta l'altezza utile sotto gronda pari a quella attuale (vedi elaborati grafici). Terza fase – Di seguito al rifacimento della copertura, occorrerà procedere con il ripristino di alcuni elementi architettonici che attualmente risultano parzialmente danneggiati o addirittura del tutto mancanti. La “torre” campanaria, presente nelle testimonianze fino ai primi anni duemila, oggi non è presente e dovrà essere riproposta così come si presentava un tempo: verrà realizzata in mattoni di laterizio e sarà caratterizzata da un coronamento nella parte inferiore, sul quale sarà impostata la monofora che accoglierà la campana e da un tetto a due falde simmetriche con diverse pendenze. Per quanto riguarda il coronamento del timpano della facciata principale, il pensiero progettuale è indirizzato nel ripristinare le porzioni mancanti, attraverso l'inserimento di elementi in cotto, del tutto simili agli originari, così da fornire nuovamente una lettura completa dell'intero edificio di culto. Il restauro della Cappella, oltre a creare un enorme beneficio alla struttura, potrà essere utile anche al processo di rinascita culturale del Borgo di Linari, località che negli ultimi decenni ha vissuto un progressivo stato di abbandono e che solo di recente, attraverso una serie programmatica e corale di interventi da parte dell'Amministrazione Comunale, privati e cittadinanza intera, sta avviandosi verso una nuova riqualificazione.
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    Project details
    • Year 2011
    • Work started in 2011
    • Work finished in 2011
    • Main structure Mixed structure
    • Client Ente Parrocchia di S.Stefano a Linari
    • Contractor Soc. Edil Di Leo srl
    • Cost 50.000
    • Status Completed works
    • Type Churches / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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