Froissy Museo e Centro di Ricerca Archeologico

Progetto vincitore del concorso internazionale per la realizzazione del nuovo museo e centro di ricerca archeologico della Breche et de la Noye Vendeuil-Caply / France / 2011

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Il progetto si inserisce nello spessore del suolo, diventando quasi invisibile dal teatro gallo-romano, ed è pensato come estensione del paesaggio, un’inserzione nella catena delle valli e depressioni che la topografia della Picardie disegna in questo orizzonte. Il museo è un segno scavato nel suolo, un edificio non definito dalla sua presenza o dalla sua materialità ma al contrario dalla sua assenza, ed è attraverso un gioco di scavi e aperture che il museo tenta, come il sito archeologico che lo circonda, di svelare l’invisibile. Il museo si lascia scoprire dai visitatori attraverso il movimento, percorrendo una rampa dal livello di accesso della strada verso la porta d’ingresso al museo, nella parte inferiore. La rampa, posizionata lungo l’asse del cammino che condurrà al teatro, fa quasi scivolare lentamente i visitatori nello spessore del terreno, rendendo manifesti i diversi strati del suolo, passando dal suolo naturale, il paesaggio attuale, al suolo artificiale, quello del museo, fino agli strati archeologici più in basso. Allo stesso tempo il museo è anche un sollevarsi dal suolo, che permette di aprire una ‘tasca’ nel paesaggio, consentendo l’ingresso e la diffusione della luce al suo interno. Lungo la rampa d’accesso la facciata principale del museo è una ‘lama’ realizzata in doghe di acciaio verniciato, di colore bruno non omogeneo, che integra nel suo spessore i percorsi di accesso, gli spazi espositivi, i depositi, gli uffici e i laboratori del museo.


 


 


The project set into the earth, almost invisible from the Gallic-Roman amphitheatre. It is designed as an extension of the landscape, an insertion within the chain of valleys and depressions that the Picardie topography forms along the horizon.  The museum is a sign, excavated into the earth, a building that is not defined by its presence or its materiality but, on the contrary, by its absence. It is through a play of excavations and openings that the museum attempts, like the archaeological site that surrounds it, to reveal the invisible.  The museum allows itself to be discovered by visitors through movements, walking along a ramp from the level of the road towards the entrance to the museum, in the lower area. This ramp, positioned along the axis of the future path that will lead to the amphitheatre, almost slides the visitor into the depth of the earth, displaying its various layers, passing from the natural existing landscape, into the artificial landscape of the museum, arriving at the layers of archaeology, which sink even deeper.  The museum is also simultaneously the rising of the ground plane, allowing for the opening of a cut in the landscape to bring natural light into its interior.  Along the access ramp, the only façade of the museum is a ‘blade’ of dark brown painted steel panels that contains the entrance paths, the exhibition area, storages, offices and laboratories of the museum.


 

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    Il progetto si inserisce nello spessore del suolo, diventando quasi invisibile dal teatro gallo-romano, ed è pensato come estensione del paesaggio, un’inserzione nella catena delle valli e depressioni che la topografia della Picardie disegna in questo orizzonte. Il museo è un segno scavato nel suolo, un edificio non definito dalla sua presenza o dalla sua materialità ma al contrario dalla sua assenza, ed è attraverso un gioco di scavi e aperture che il museo...

    Project details
    • Year 2011
    • Work started in 2006
    • Work finished in 2011
    • Main structure Steel
    • Client COMMUNAUTE DES COMMUNES DES VALLEES DE LA BRECHE ET DE LA NOYE
    • Cost 1.650.000 €
    • Status Completed works
    • Type Museums / Archaeological Areas
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